MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME
Fratelli Dalla Via
MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME
Fratelli Dalla Via
27 Agosto 2014 | 21.00
Prezzo: € 5,00
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Far fuori i genitori per vendicarsi di un futuro che da figli non si può godere. Il ritratto della borghesia veneta nel sarcasmo estremo del lavoro che ha vinto l’edizione 2013 del Premio Scenario. Un piccolo gioiello di teatro contemporaneo, capace di creare un linguaggio limpido, fatto di parole sferzanti e azioni fortemente simboliche. Una preghiera laica, ironica e irriverente!
COPRODUZIONE
Fratelli Dalla Via - Mio padre era come un figlio per me > #Trasparenze2013 from Teatro dei Venti on Vimeo.
Spettacolo vincitore Premio Scenario 2013 con la seguente motivazione della Giuria: “Con ironia raggelante e a tratti con punte di cinismo il lavoro affronta la tragica questione del suicidio, come scelta estrema compiuta da innumerevoli imprenditori colpiti da crisi economica. Raccontando la storia di una ricca famiglia del nord est italiano si traccia una sorta di cupa parabola sul conflitto generazionale. (...) Con uso intelligente dell’italiano regionale i due attori riescono a dar profondità e leggerezza a una vicenda estrema, ma allo stesso esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un processo autodistruttivo che lascia poche vie di fuga”.
“Il modo migliore per uccidere un genitore è ammazzargli i figli e lasciarlo poi morire di crepacuore: era il nostro piano perfetto ma papà e mamma ci hanno preceduto e si sono suicidati per primi. Ora ci tocca di seppellirli. Ora ci tocca di vestirli. Ora ci tocca rispettare le ultime volontà di due cadaveri. Hanno vinto loro, di nuovo. I morti sono i padroni di questa epoca. Quanto dura un’epoca ai tempi della polenta istantanea? Un anno, un mese, forse meno. Quella che raccontiamo dura 24 ore ed è fatta di euforia e depressione, di businnes class e low cost, di obesi e denutriti, nello stesso corpo. I protagonisti sono simbolo di una popolazione intera che soffre di ansia da prestazione. Il benessere li condanna alla competizione ma il traguardo gli viene sottratto. Il traguardo è diventato una barriera. Generazionale. Sociale. Culturale. Per costruire un futuro all’altezza di questo nome, bisognerebbe vomitare il proprio passato. Siamo
nati per riscrivere le nostre ultime volontà. Noi, in fondo, viviamo per questo: per arrivare primi, e negare di aver vinto."
Fratelli Dalla Via
di e con Diego Dalla Via Marta Dalla Via
scene e costumi Diego e Marta Dalla Via
partitura fisica Annalisa Ferlini
direzione tecnica Roberto Di Fresco
assistente di produzione Veronica Schiavone
spettacolo vincitore del Premio SCENARIO 2013