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LA VEDOVA ALLEGRA

di Franz Lehar

LA VEDOVA ALLEGRA

di Franz Lehar

19 Dicembre 2014 | 20.30
PalaBassano,
Bassano del Grappa
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Prezzo: Platea € 35.00/31.00 Gradinata centrale € 28.00/26.00 Gradinata I° settore € 23.00/21.00 Gradinata II° settore € 18.00/16.00


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“La Vedova Allegra” gode di ininterrotta fortuna da oltre un secolo, da quando andò in scena per la prima volta al Theater an der Wien il 30 dicembre 1905. Una fortuna dovuta ad una miscela davvero equilibrata di temi classici della commedia (denaro, amore e gelosia), di un fascinoso colore musicale e di celebri danze. Operetta delle operette, il capolavoro dell’ungherese Lehár viene presentato nella fortunatissima messa in scena firmata nel 2009 da Ugo De Hana per il progetto Li.Ve. Un’edizione sfavillante che ne rinnova il fascino e la magia con il ritmo incalzante del racconto, le feste travolgenti, l’elegante divertimento.
Poco più di cento anni fa, quando il compositore ungherese Franz Lehár (1870-1948) presentò a Vienna “Die lustige Witwe” (La vedova allegra), non immaginava certo che il suo nome sarebbe stato per sempre associato all’operetta. Questo genere teatrale e musicale nato nella seconda metà dell’800 in Francia e in Austria in parte è assimilabile all’opera lirica ma differisce da questa per l’alternanza sistematica di brani musicali e parti dialogate. Dopo aver dominato trionfalmente le scene di tutto il mondo fino alla metà del ‘900, l’operetta era stata posta in se-condo piano dalle nuove forme di intrattenimento popolare, come il music hall e il cinema, entrando nel repertorio di compagnie meno attente alla resa musicale. La rivalutazio-ne di questo genere come produzione d’arte, in atto da alcuni anni, ha finalmente restituito anche “La vedova allegra” al grande patrimonio del teatro musicale europeo. Si tratta infatti di un capolavoro assoluto, sia dal punto di vista drammaturgico che musicale. Il carattere apertamente sensuale ed erotico della trama, riportano al clima disinibito della Vienna di Freud e Schnitzler. A Parigi vive Hanna Glawari, appena diventata vedova ed ereditiera di un barone milionario, e su di lei spera l’ambasciatore pontevedrino per salvare con l’eredità il suo paese dalla bancarotta, se riuscirà ad indurla a sposare un connazionale, il fascinoso conte Danilo Danilowitsch, attaché dell’ambasciata. Ma il fatto che i due fossero già stati innamorati in passato complica le cose, con dispetti e incomprensioni, fino alla felice soluzione che conclude la vicenda con l’immancabile matrimonio. Oltre ad essere probabilmente la più celebre di tutte le operette, “La vedova allegra” può essere considerata un’importante chiave di lettura del genere nel suo complesso, un concentrato di quel senso di “apocalissi leggera” che attraversa la cultura della belle époque finis Austriae. Gli alti funzionari e l’alta società dell’ambasciata pontevedrina a Parigi passano da una festa all’altra, ma l’improbabile Stato del Pontevedro è sull’orlo della bancarotta. Ora, benché il Pontevedro sia uno Stato fittizio, tutti sanno che esso non è affatto immaginario e che confina di sicuro con l’Impero asburgico. Ci troviamo insomma nel bel mezzo della décadence viennese nell’Austria di inizio Novecento, in cui la gaudente classe dominante sentiva la bancarotta inevitabile, e accusava il secolo in cui era costretta a vivere, benché ci vivesse volentieri. LA VEDOVA ALLEGRA Operetta in tre atti di Franz Lehár Libretto di Viktor Léon e Leo Stein Dalla commedia “L’attaché d’ambassade” di Henri Meilhac Personaggi e Interpreti: Hanna Glawary, ricca vedova: Daniela Schillaci Danilo Danilowitsch, conte, segretario dell'ambasciata: Alessandro Safina Mirko Zeta, barone ambasciatore pontevedrino a Parigi: Nicolò Ceriani Valencienne, sua moglie: Daniela Mazzuccato Njegus, impiegato di cancelleria dell'armata pontevedrina: Ugo Maria Morosi Camille de Rossillon : David Ferri Durà Cascada, visconte : Dario Giorgelè Raoul de St-Brioche : Max Renè Cosotti Bogdanowitsch, console pontevedrino : Matteo Ferrara Sylviane, sua moglie : Annalisa Massarotto Kromow, consigliere dell'armata pontevedrina :Giuliano Scaranello Olga, sua moglie: Giovanna Donadini Pritschitsch, addetto militare dell'ambasciata : Stefano Cosolini Praskowia, sua moglie : Elisabetta Battaglia Maestro concertatore e direttore Gianpaolo Bisanti Regia, scene, costumi e luci a cura del circuito "Li.Ve.", da un'idea originale di Hugo De Ana ripresa da Stefano Trespidi coproduzione Li.Ve ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO - CORO LIRICO LI.VE.