SISTER(S)
exvUoto teatro
SISTER(S)
exvUoto teatro
26 Agosto 2015 | 22.30
Prezzo: € 5.00
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con
Laura Serena
Sandro Busolo
Andrea Dellai
drammaturgia Andrea Dellai
oggetti scenici
Riccardo Longo
Martina Pretto
sonorizzazione Marco Campana
regia Tommaso Franchin
Andrea Dellai
Una zona remota. Una stazione di benzina. Pochissime automobili.Molto caldo. Qualche carovana di indiani. A gestire la stazione di rifornimento sono in due, un fratello e una sorella: un microscopico universo “maschio” dove trastullarsi per troppe ore e lunghi silenzi. Un mondo fatto su misura. Una civiltà bombardata di slogan, in stato confusionario e razzista. E finalmente un giorno, alla stazione di benzina, giunge un frigorifero nuovo di zecca. Niente più carne andata a male. Niente più mosche sulle bistecche. Lo porta il camion di indiani, naturalmente. Quindi, nel racconto ci sono un maschio, una femmina, un frigorifero. E qualche auto. E una comitiva di indiani. Ma come in tutte le storie che si rispettino deve succedere qualcosa. Qualcosa di più. E qualcosa accade. Lui apre il frigorifero e vi trova chiusa dentro la Madonna. Forse in fuga dalla città, non si sa. Forse in crociera. Boh. Fatto sta che gli dà una notizia importante. Da un frigorifero, sì: forse non è il massimo, ma così è la storia. E non è finita: lui dovrà farsi suora. Sì, avete capito bene. Con velo, tunica sandali: tutto compreso, tutto incluso. Nostra Signora dell’Errore ha colpito e affondato. Come affrontare l’accaduto? Ci si può sottrarre ad una proposta del genere? Come può l’amore cresciuto ai bordi di un nulla, coccolato dalla notte e dalla luna, come può un amore che puzza ancora di benzina concepire ed accettare il distacco assoluto? Troppe domande, forse. Ci sono giorni in cui ti svegli e sei completamente diverso, senza sapere il perché. Ma lo senti che qualcosa è cambiato. “Sister(s)” è un inno alla libertà individuale, senza ma e senza se. È un inno ai legami che ci uniscono e che non oppongono domande. È una vicenda tanto più assurda quanto più crudelmente vera. Tanto più distaccata dalla realtà quanto più scolpita nell’anima di ciascuno. È una storia. Stop. Le cose accadono, punto e basta.