L’ultimo film di Cristina Comencini è una celebrazione del “grande cinema italiano”. Il defunto latin lover del titolo, interpretato in flashback da Francesco Scianna, è Saverio Crispo, attore di fantasia che è stato messo a punto, evitando accuratamente di ricordarne uno in particolare, ispirandosi ad alcuni grandi attori italiani del passato: da Mastroianni a Gassman fino al Volonté dei western di Leone e Damiani girati in Spagna. ”Latin Lover” è una commedia “al femminile”, che ammicca con gradevolezza ad alcuni clichèe sulle donne: l’irresistibile fascino del pettegolezzo, e una sotterranea “sorellanza” che impedisce ai risentimenti di prevalere. Il film omaggia in modo esplicito l’Almodovar di “Volver” o di “Tutto su mia madre” chiamando in causa attrici come Marisa Paredes, Candela Peña e Lluìs Homar. Su tutto il cast spicca però un’imperdibile Virna Lisi, la cui duttilità interpretativa nel suo ultimo ruolo per il grande schermo la consegna definitivamente alla storia del miglior cinema italiano.