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STORIE DI UOMINI E DI VINI - Io sono il mio lavoro

Pino Petruzzelli

STORIE DI UOMINI E DI VINI - Io sono il mio lavoro

Pino Petruzzelli

10 Agosto 2016 | 21.00
Teatro Don Davide Paoletti,
Valstagna
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Prezzo: € 10,00/8,00


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Un grande affresco della storia d’Italia, visto attraverso gli occhi di chi lavora la terra per farne buon vino
Un grande affresco della storia d’Italia, visto attraverso gli occhi di chi lavora la terra. Dionigi, il protagonista, riceve un premio per un suo vino. E’ l’occasione per ripercorrere tutte le sue lotte per realizzare quel sogno, che racchiude in sé memoria di piccola e grande Storia. Una straordinaria epopea si muove tra la grandine e la siccità, tra burocrazia e declivi da dissodare. Un affresco sul valore etico del lavoro. Perché il vino di Dionigi, prima che di mandorla e liquirizia, sa di fatica, sudore, storia e voglia di resistere e di amare, malgrado tutto. Di e con Pino Petruzzelli. Produzione Centro Teatro Ipotesi. Nell’ora che lo separa della cerimonia ripercorre le tappe della sua vita in una sorta di “Posto delle fragole” bergmaniano. E’ il racconto di un piccolo produttore. Piccolo ma straordinario. Il racconto delle sue lotte per arrivare a produrre un vino da sogno. Utopico, forse. Un vino in cui passato e presente, tradizione e modernità si fondono dando vita a qualcosa da premiare. Un vino capace di racchiudere in sé memoria di piccola e grande Storia. Il vino di Dionigi racconta della civiltà che lo ha prodotto e per questo rimanda, attraverso profumi e sentori, alla sacralità del vino. Ovvero la natura unita al lavoro dell’uomo. La straordinaria epopea di Dionigi si muove tra la grandine di agosto e la siccità, tra una burocrazia asfissiante e declivi da dissodare, tra i richiami di un posto fisso in una qualche industria cittadina e muretti a secco da rimettere in piedi. In questo mare il nostro Dionigi sa bene che la sua sopravvivenza risiede nell’essere insieme contadino, imprenditore e anche un po’ artista. Lo spettacolo diviene così un affresco sul valore etico del lavoro. Un’etica da tramandare alle future generazioni come la più preziosa delle eredità, perché il lavoro ben fatto, oggi come ieri e come domani è sempre frutto di un forte legame tra generazioni. Dionigi è un vignaiolo e non separa il lavoro dalla vita ma le fonde insieme in un rapporto d’amore. E l’amore non divide ma unisce. Ci sono lavori che non possono prescindere dall’amore, così il vino di Dionigi prima che di mandorla e liquirizia, sa di fatica, sudore, storia e voglia di resistere e di amare, malgrado tutto.