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BERTONI BOCCARDI MONGARDI

Litio

BERTONI BOCCARDI MONGARDI

Litio

04 Settembre 2017 | 21.00
CSC Garage Nardini,
Bassano del Grappa
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Prezzo: €5.00


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“Litio” è il primo album del collettivo composto da Alberto Boccardi (elettronica), Antonio Bertoni (contrabbasso) e Paolo Mongardi (batteria). Il suono rimanda all’incontro tra elettronica e strumentazione acustica, ma le varie tracce definiscono una continua reinvenzione della materia sonora che si fa ora ipnotica, ora reiterata, salendo e scendendo in continuazione e assumendo forme mutevoli. Un impianto ipnotico, composto da elementi ripetitivi in contrasto tra loro, che giustappone un ritmo sintetico a una texture ambientale, una melodia improvvisa a un suono poco addomesticato.
Elettronica Alberto Boccardi Contrabasso Antonio Bertoni Batteria Paolo Mongardi Produzione Boring Machines Alberto Boccardi, uno tra i sound artist più promettenti del nostro panorama elettronico, ha un background eterogeneo ed ha sempre guardato con interesse alla possibilità di sperimentare attraverso una molteplicità di linguaggi espressivi con l’audiovisuale, ambient drone, field recordings e strumenti acustici o elettroacustici. Oltre ad essere un ingegnere aerospaziale è laureato al conservatorio e ha avuto collaborazioni eccellenti, su tutte lo split del 2012 con il mostro sacro Lawrence English, prima del suo ottimo lavoro dal titolo “Fingers” (2014) dove appunto già si era fregiato dell’apporto prezioso di Paolo Mongardi (Fuzz Orchestra, DEUS!, Fulkanelli) alla batteria e di Antonio Bertoni al contrabbasso. “Litio” è quindi la messa a punto di una intesa già testata nei live e un approfondimento concettuale di una stimolante sinergia tra digitale ed elettroacustica. I risultati si aprono ad ineditI e accattivanti pastiche sonorI che plasmano e modellano il gioco d’insieme in flussi di grande suggestione emotiva. “Litio” è anche il primo album da studio del collettivo Boccardi/Bertoni/Mongardi. Il lavoro è incentrato sulla sinestesia delle propagazioni, sulla dinamica timbrica, sui contrappunti sinusoidali. Il suono rimanda all’incontro tra elettronica e strumentazione acustica, ma i diversi brani definiscono una continua reinvenzione della materia sonora che si fa ora ipnotica, ora reiterata, salendo e scendendo in continuazione e assumendo forme mutevoli. Un impianto ipnotico, composto da elementi ripetitivi in contrasto tra loro, che giustappone un ritmo sintetico a una texture ambientale, una melodia improvvisa a un suono poco addomesticato. Una ricerca semiotica raffinatissima e inconsueta che sottolinea lo spessore e la passione creativa di tre artisti eccellenti.