Candidato all’Oscar come miglior film straniero, e trionfatore agli Oscar europei, un film che conferma il talento cristallino della regista tedesca Maren Ade, bravissima a raccontare il disgelo tra padre pensionato e figlia in carriera durante un surreale weekend a Bucharest. Una graffiante commedia sulla relazione tra il padre piuttosto inaffidabile e una figlia che è diventata il suo opposto, una manager produttiva h24, efficiente e affidabile ma senza un sorriso né uno straccio d'amore. Sembrerebbe un dejà vu, ma invece i guizzi e i colpi di scena sono così tanti da imprimere al copione uno stile e un tono particolari, originalissimi. Lui si chiama Winfried ma si diverte a camuffarsi dandosi un altro nome, Toni Erdmann. Raggiunge, inatteso e sgradito, la figlia a Bucarest dove lei sta combinando un grosso affare, e si mette d'impegno a terremotarle la vita. Naturalmente per la buona causa di vedere finalmente spuntare un sorriso sul suo viso triste…