ALL WAYS
CIE Sharon Fridman
ALL WAYS
CIE Sharon Fridman
17 Luglio 2018 | 21.20
Prezzo: €20.00 intero/ €16.00 ridotto
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Un atteso ritorno per il pubblico di Operaestate: Sharon Fridman torna a Bassano con la coreografia All Ways
coreografia Sharon Fridman
danzatori
Melania Olcina, Diego Arconada
Tania Garrido, Freddy Houndekindo
Richard Mascherin, Lucía Montes
Juan Carlos Toledo, Fátima Cué
musica Danski-Idan Shimoni
produzione Compañía Sharon Fridman,
co-produzione INAEM, CAM,
Centro de Danza Canal,
Coreógrafos en Comunidad and
Teatro del Bosque
proiezioni live e design sonoro
Ofer Smilansky
disegno luci Olga García (AAI)
costumi MIZO, di Inbal Ben Zaken
design grafico oficina 4Play
suono Iñaki Ruiz
produzione & management
Lola Ortiz de Lanzagorta
All Ways segna il ritorno al festival di Sharon Fridman, coreografo israeliano attivo in Spagna, noto al pubblico bassanese per i suoi precedenti lavori, tra cui la creazione In Memoriam, che coinvolse cento danzatrici e trecento coristi in una celebrazione della forza della vita oltre la guerra, nel centenario del primo conflitto mondiale. Ma non solo: questa creazione celebra i dieci anni di lavoro in Spagna della compagnia, la chiusura di un cerchio nato attorno alle intuizioni dei primi tempi. Non è un caso quindi che All Ways prenda il via da una composizione circolare: un chiaro riflesso della traiettoria della stessa compagnia, che ha visto negli anni il proprio linguaggio e la propria ricerca consolidarsi. Specchio di questo percorso, la coreografia esplora l’utopia di un’armonia permanente, uno stato che si raggiunge solo dopo aver risolto i conflitti personali e aver trovato il proprio posto nel mondo. Archetipo tra i più antichi, quello del sentiero, del cammino, viene qui declinato dal punto di vista di una compagnia di danza: non un solo percorso, quindi, ma numerosi percorsi che coesistono e si incrociano nella ricerca dell’armonia. Un cammino che, nella creazione di Fridman, è segnato da cinque tappe della vita: il senso di perdita, la spinta alla ricerca, la terra dei sogni al confine tra passato e futuro, l’inevitabile innamoramento e la costruzione di noi stessi
nell’incontro con chi siamo veramente.