EKFRASIS 1 – INTORNO AL GEORGE WASHINGTON DI CANOVA
Luca Scarlini
EKFRASIS 1 – INTORNO AL GEORGE WASHINGTON DI CANOVA
Luca Scarlini
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Nel 1816 Thomas Appleton, dopo numerose e complesse deliberazioni del Congresso, si recò a Roma da Antonio Canova: lo scopo era commissionare una statua di George Washington, eroe dell’indipendenza americana scomparso nel 1799, perché divenisse il simbolo di un nuovo Paese alla ricerca di una propria identità iconografica e in linea con la ricerca estetica del momento. L’artista era appena rientrato da una delicata missione diplomatica per conto del papa, che mirava a recuperare le opere d’arte sottratte da Napoleone in Italia. Infinita era stata la razzia che l’imperatore aveva effettuato nel paese, potendo contare sulle liste stese dal suo collaboratore Vivant Denon. Arte e potere, quindi, al centro di un’epoca in cui tutto cambiava, nel fuoco e nel furore delle rivoluzioni. Lo scultore di Possagno, a contatto con papi, imperatori e presidenti di nuove realtà repubblicane, visse da protagonista assoluto questi eventi. Una recente mostra presso la prestigiosa Frick Collection di New York ha riacceso l’attenzione sull’opera creata per il Congresso, divenendo il pretesto per affrontare quel periodo di rivolgimenti dal punto di vista del nostro scultore, apprezzato in tutto il mondo. Luca Scarlini ci narra le vicissitudini e il destino di un’opera che ebbe vita breve: collocata nel 1821 a Raleigh, capitale del North Carolina, fu distrutta poco dopo da un incendio. Lo fa accogliendoci alla Gipsoteca Canoviana di Possagno, dove la mostra Canova’s George Washington verrà riproposta a partire da settembre. Fryderyk Chopin Notturni op. 27 nn. 1 e 2 Andante Spianato e Grande Polacca Brillante op. 22 Etude op.10 n. 12 “Revolutionary”