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JASON HU

Campus delle Arti Premio del pubblico 2018

JASON HU

Campus delle Arti Premio del pubblico 2018

26 Luglio 2019 | 21.20
Chiostro del Museo Civico,
Bassano del Grappa
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Prezzo: unico € 5


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Il vincitore del Premio “Campus delle Arti 2018” è il giovanissimo pianista cinese Jason Hu, classe 2002. Per il concerto inaugurale del Campus, eseguirà musiche di Bach, Chopin e Prokof’ev.
Johann Sebastian Bach dal Clavicembalo ben temperato, Libro I Preludio in Mi bemolle minore e fuga a 3 voci in Re diesis minore, BWV 853 Fryderyk Chopin Studio n. 1, op. 10, in do maggiore Notturno n. 2, op. 27 in re bemolle maggiore Studio n. 8, op. 10 in fa maggiore Ballata n. 2, op. 38 in fa maggiore Sergej Prokof’ev Sonata n. 3, op. 28 in la minore Allegro molto sostenuto Andante assai Allegro con brio, ma non leggero Fryderyk Chopin Polacca in la bemolle maggiore, op. 53 (“Eroica”)

Il vincitore del Premio “Campus delle Arti” edizione 2018 è il giovanissimo pianista Jason Hu, classe 2002. Dal 2009 studia all’Espoo Music Institute (Finlandia), come allievo di Sanna Vaarni. È stato premiato in numerosi concorsi internazionali, tra cui il Concorso pianistico di Tapiola 2015 e 2018, il Concorso pianistico Leevi Madetoja 2015, Steinway Piano Competition 2015, Tallinn Young Musician Piano Competition 2011 e Premio Veliky Novgorod al Concorso Rachmaninov 2014. Grazie al Premio Campus delle Arti 2018, è stato impegnato in un tour con numerosi concerti premio e una registrazione discografica professionale con l’etichetta Musikstrasse di Roma. Jason Hu eseguirà dal Clavicembalo ben temperato di Bach, il Preludio e fuga BWV 853, capolavoro di una purezza lineare inarrivabile il primo, pagina profondamente espressiva e nel contempo assai complessa la seconda. Di Chopin, gli Studi n. 1 e n. 8, op. 10,: ambientato nella solare tonalità di do maggiore il primo, notevolmente affine al primo dei Capricci paganiniani, cui si ispira, mentre nel n. 8 l’arpeggio è uno scintillante baluginìo sonoro. Sempre di Chopin la Ballata n. 2, op. 38 e il Notturno n. 2, op. 27: limpido e quieto, ispiratore di un senso di calma e di serenità. Con la famosa Polacca in la bemolle op. 53, del 1842, ritorna l’incandescente ispirazione epica in una straordinaria virtuosità di scrittura quasi beethoveniana.. Infine di Sergej Prokof’ev: la Sonata n. 3, op. 28 che colpisce per l’unità di pensiero, la violenza degli sviluppi e l’energia del temperamento che vi si manifesta.

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