MATTEO SEDDA (DNAPPUNTI COREOGRAFICI 2024)
331^ residenza artistica
MATTEO SEDDA (DNAPPUNTI COREOGRAFICI 2024)
331^ residenza artistica
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FUCK ME BLIND
idea e regia Matteo Sedda
coreografia e performance Marco Labellarte, Matteo Sedda
suono Gio Megrelishvili
drammaturgia e disegno luci Margherita Scalise
creazione costumi Maarten Van Mulken
mentorship Igor Urzelai Hernando, Moreno Solinas
produzione Fuorimargine - Centro di Produzione di Danza e Arti Performative della Sardegna
coproduzione Théâtre de Vanves / Scène conventionnée dʼintérêt national « Art et création »
pour la danse et les écritures contemporaines à travers les arts (FR)
Con il sostegno di Grand Studio (BE)
RESIDENZE SʼALA – spazio per artisti (IT), Con lʼaiuto di Ad Lib - Residenze Belgio LIBITUM
(BE), Destelheide (BE), Residenza presso lo Studio Thor, con il supporto della compagnia Thor /
Thierry Smits (BE), Festival Pedra Dura (PT), Bora Bora (DK), BAMP (BE)
Ringraziamenti: FESTIVAL DE GENRES (FR), Aids, archives, and arts assemblies in Belgium
(BE), oester (BE), LILA Cagliari (IT) e Benoit Van Aken
Progetto vincitore di DNAppunticoreografici promosso e sostenuto in collaborazione tra Fondazione Romaeuropa (IT), Gender Bender Festival (IT), Triennale Milano Teatro (IT), Centro Nazionale di
produzione della danza Virgilio Sieni (IT), Operaestate Festival/Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa (IT), Lʼarboreto - Teatro Dimora di Mondaino (IT)
FMB di Matteo Sedda è il progetto vincitore del Premio DNAppunti Coreografici 2024 con la seguente motivazione:
Sensualità, gioia e fatica. Uno sguardo alla tradizione proiettato in una struttura coreografica complessa, in continua evoluzione. Una partitura asciutta e mistica allo stesso tempo. Un suono che muove l'aria e uno sguardo all'unisono, che raccontano una relazione, la sua nascita e il suo sviluppo.
Ispirato a Blue, ultimo film autobiografico di Derek Jarman, FUCK ME BLIND consiste in un duo dove i performer condividono lo stesso pivot point. Nel film girato prima della sua morte, data da complicanze da AIDS, il regista si fa carico della sua fine imminente come rivendicazione attiva della sua intera esistenza.
L’International Klein Blue, colore caro al regista e unica immagine del film, diventa l’input per iniziare una ricerca tangibile del corpo in continua rotazione verso l’infinito.
Attraverso la forza centrifuga, i danzatori si avvolgono e si plasmano, mentre Eros e Thanatos penetrandosi l’un l’altro coesistono come forze centripete in un equilibrio fatale e irriducibile. Da questo scambio di forze contrapposte emerge indisturbato Hypnos, inducendo lo spettatore a entrare in uno stato liminale, sospeso tra sogno e realtà.
Nel film di Jarman il blu si fa corpo, in FUCK ME BLIND il corpo danzante si fa blu.
Matteo Sedda, coreografo, danzatore e attivista di origine sarda, ha collaborato e continua a lavorare come freelance per diversi artisti, tra cui Jan Fabre, Enzo Cosimi, Aïda Gabriëls, Igor x Moreno e Dag Taeldeman & Andrew Van Ostade. Dal 2018, Sedda porta avanti una ricerca coreografica profondamente segnata dalla sua esperienza con l’HIV. Esplorando il desiderio e la vulnerabilità, mira a creare nuove rappresentazioni dell’AIDS che rinnovino il dialogo tra memoria storica e rielaborazione artistica. Il suo lavoro rende omaggio agli artisti persi a causa delle complicazioni legate alla GRID (Gay-Related Immune Deficiency), stabilendo un dialogo contemporaneo con il passato e facendo del proprio corpo infetto il punto di partenza per una nuova scrittura coreografica. Dopo il suo primo assolo, POZ!, in cui il suo coming out come persona che vive con HIV è diventato al contempo un manifesto politico e artistico, è attualmente impegnato in un nuovo duo coreografico, FUCK ME BLIND. Vincitore di DNAppunti Coreografici 2024, il duo debutterà il 19 ottobre 2025 al RomaEuropa Festival. Come attivista, condivide la sua esperienza personale per offrire informazioni e supporto sull’HIV. Collabora con diverse organizzazioni europee, tra cui LILA, Sensoa, Ex Aequo e Plateforme Prévention Sida.
DNAppunti coreografici è un progetto di sostegno per giovani coreografi italiani under35, promosso e sostenuto in collaborazione con Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale – Teatro Herberia – Centro di Residenza Emilia Romagna, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender International Festival Bologna, Triennale Milano Teatro.