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MUSICA: MASTER & YOUNG incontri in Musica / L'OPERA IN SCENA

MASTER & YOUNG incontri in Musica


Programma denso anche per la musica, dove il Festival ha intessuto collaborazioni e progetti per la formazione dei giovani artisti, la loro presentazione, il loro sostegno. Ecco allora i nuovi talenti della classica, tutti incoronati in prestigiose competizioni nazionali e internazionali. In collaborazione con il Teatro La Fenice: i pianisti Elena Nefedova, (21/7) di origine russa,  vincitrice dell’ultima edizione del Premio Venezia in musiche di Listz, Chopin e Grieg e Nicolas Giacomelli (21/08) laureato con il Premio Casella, in brani di Brahms, Schumann, Listz, Schubert e Prokofiev.  Il giovane pianista polacco Lukasz Krupinski è invece il vincitore del Concorso pianistico Internazionale di San Marino 2016, a Bassano (13/8) con musiche di Mozart, Busoni, Chopin e Schumann. Vero enfant prodige del violino è Giovanni Andrea Zanon, a 18 anni già vincitore dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali per il suo strumento, torna a Bassano con un programma dedicato a Beethoven, R. Strauss, Saint Saens e Ravel. (10/08).


Due speciali concerti sinfonici avranno come protagoniste le orchestre giovanili d’Europa e d’Asia: il primo è “Tamburi di pace Atto III – Appia e le altre” con Paolo Rumiz voce narrante e l’ European Spirit Youth Orchestra (2/8): un viaggio sulla prima grande via europea: l'Appia, per ritrovare un'Europa, mai così male amata come in questi tempi. Il secondo appuntamento (19/8) è con l’Asian Youth Symphony Orchestra: oltre 100 musicisti selezionati tra i migliori dell’Asia Orientale e del Sud-est Asiatico, in musiche di Strauss, Beethoven e Mahler.


Si rinnova l’ospitalità al CAMPUS DELLE ARTI, residenza di formazione musicale per giovani musicisti, diretto dalla pianista Angela Chiofalo, con la partecipazione di maestri di fama. Protagonisti anche, con i giovani allievi, di molti concerti che animeranno tutta Bassano dal 22/7 al 1/8. Tra i tanti, quelli con il pianista  Konstantin Bogino (27/7) tutto consacrato a Brahms, con l’Ensemble Maestri del Pollini (28/7) con i valzer di Strauss riletti da Schoenberg, Webern e Berg, (tema del Campus 2017 sono le forme musicali basate sulla danza), e con la giovanissima violinista Lucrezia Lavino Mercuri, Premio Campus 2016 (23/07).


L’OPERA IN SCENA


E’ ormai tradizione anche l’apertura estiva della lirica D’ESTATE, che porta al Teatro al Castello l’opera di Donizetti LUCIA DI LAMMERMOOR” (30/7). Una coproduzione con il Comune di Padova, con l’Orchestra di Padova e del Veneto, un cast di giovani e valenti artisti, diretti per la parte teatrale da Paolo Giani e per quella musicale da Giampaolo Bisanti.


Ma per la lirica inizia anche un nuovo sodalizio, quello con la Melofonetica Academy di Londra, che insegna l'espressività della lingua italiana agli artisti lirici. Per il 2017 ha scelto Bassano per la sua learning week estiva e il festival per presentare l’esito dello studio sulla lingua ideale del canto (5/8).  Per la stagione lirica poi, ai primi di ottobre (5,6,8/10), uno straordinario progetto rivolto soprattutto al pubblico dei più giovani: Il MAGO DI OZ di Pierangelo Valtinoni, prima esecuzione assoluta in Italia della nuova opera del talentuoso compositore vicentino, dopo il suo debutto trionfale al Teatro dell’Opera di Zurigo nel novembre 2016.

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TEATRO: L'ARTE DELLA COMMEDIA / EXPLORANDO IN VIAGGIO TRA STORIE E PAESAGGI

L'ARTE DELLA COMMEDIA / il teatro POPolare


Per uno dei suoi segmenti teatrali, Operaestate volge lo sguardo verso le radici del teatro popolare, scegliendo un approccio “pop”, orgogliosamente rivendicando la cultura che lo sostiene.


Rivive così la gloriosa tradizione della commedia dell’arte, a partire dalla sua maschera più celebre, protagonista della serata inaugurale del festival con la nuova produzione del Teatro Stabile  Veneto: “Arlecchino Furioso” (17/7 in Villa Ca’ Erizzo a Bassano). In scena gli attori di Stivalaccio Teatro, compagnia  rivelazione degli ultimi anni, presente in cartellone anche con i loro “Don Chisciotte” (21/7 a Loria) e “Romeo e Giulietta” (5/8 a Marostica) in salsa “comedia”.


Le donne della commedia dell’arte saranno raccontate da Luca Scarlini con Anna De Franceschi, in “La passion predominante” (1/8 Castelfranco Veneto).


Mentre Carlo Goldoni e Giambattista Basile, due autori capisaldi delle nostre radici teatrali e letterarie, trovano nuova linfa nell’interpretazione di artisti contemporanei come Tindaro Granata e Emma Dante rispettivamente a Bassano con: “La locandiera” (6/8) e “La Scortecata” (3/8) da “Lo cunto de li cunti”. Immancabile in un progetto che guarda al popolare, la presenza di Shakespeare, in particolare delle sue opere “venete” in “Quel Veneto di Shakespeare” di e con Andrea Pennacchi (18/7 Campolongo sul Brenta), oppure la gloriosa tradizione del teatro napoletano: da Antonio Petito alla sceneggiata, evocata da Punta Corsara in “Hamlet travestie” (31/7 a Bassano).


La commedia più divertente è al centro anche delle tradizionali cene spettacolo del festival: “La famiglia Soufflè” di Pantakin Circo Teatro (25 e 26/7 a Villa Razzolini Loredan-Asolo) e “Camerieri” di Mirko Artuso/Teatro del Pane (7/8 alla Vecchia Trattoria Da Doro-Solagna).


 


EXPLORANDO, in viaggio tra storie e paesaggi


EXPLORANDO è il percorso che meglio rappresenta, in questa edizione, il festival diffuso. Passeggiate teatrali, degustazioni spettacolari, nuove creazioni e speciali ambientazioni, scandiscono una bella estate alla scoperta di paesaggi, storie e sapori, per gli spettatori più curiosi.


Anche qui grandi protagonisti come Marco Paolini, con il suo “Tecno-Filò” ambientato in un paesaggio di eccezionale bellezza: la Tagliata della Scala a Primolano di Cismon del Grappa (11 e 12/8);  Antonia Arslan con il musicista Maurizio Camardi, che porterà ad Asiago suoni e storie del mediterraneo in “Dessaran-Orizzonti” (9/8). La poesia di Alda Merini interpretata da Alessio Boni nel “Canto degli esclusi” (18/8 a Bassano), e quella di Mario Rigoni Stern protagonista a Valstagna in “Stagioni” con Filippo Tognazzo e il Coro Valbrenta (4/8). Sempre alla ricerca di storie e personaggi da raccontare,  Luca Scarlini con il chitarrista Alberto Mesirca in “Il classico è un viaggio” (9/8), narra del pittore Domenico Pellegrini di Galliera Veneta, che portò il neoclassico in tutta Europa, mentre con la violinista Beatrice Zanon evocherà “La furia del colore” di Tintoretto, nella ritrovata Chiesetta di San Bartolomeo a Pove del Grappa, lungo il Brenta (17/8). Paesaggio protagonista assoluto anche in “Rampegare”, il site specific ideato dai F.lli Dalla Via con il Gruppo del Teatro Campestre alla Palestra di Roccia 4 Gatti di Tonezza del Cimone (5/8). Explorando in musica invece, con l'Ensemble Musagète, per raccontare le meraviglie della ceramica di Nove nel concerto “In musica, sulla via della ceramica” a Villa Barettoni, interpretando Vivaldi, Tartini, Malipiero (7/9).


NOVITÀ 2017: 5 STRAORDINARIE PASSEGGIATE TEATRALI commissionate dal festival per esaltare il protagonista indiscusso: il paesaggio della Pedemontana. A partire da quello della Valbrenta, tra i terrazzamenti di San Nazario (20/08) dove la compagnia Amor Vacui  racconterà di tabacco e di contrabbandieri, di abbandono e di rinascita, fino alla Grotta di Angelo con la musica di Saverio Tasca. Lungo le colline di Mussolente sarà l’”attrice-giardiniera” Lorenza Zambon (3/9) a far scoprire l’universo che c’è tra l’orizzonte e i nostri occhi, partendo dalla scenografica Villa Piovene fino al Santuario della Madonna dell’Acqua. A Molvena, (10/9) tra le dolci colline dei ciliegi, sarà soprattutto la maestà degli alberi ad incantare, con la guida di Vasco Mirandola, la musica di Erika Boschiero e le apparizioni dei danzatori di Dance Makers. Passeggiate teatrali anche nello splendido Parco di Villa Rossi a Santorso dove Carlo Presotto e la Piccionaia condurranno in “silent play” due esplorazioni (28/7 e 2/9) sul tema della notte, della luce, del dialogo tra uomo e natura.


Dedicati al centenario della grande guerra, tre appuntamenti tra teatro e musica ambientati in luoghi profondamente segnati da quei drammatici eventi. Nel restaurato Forte Lisser di Enego, prende vita “L'albero storto” di Beppe Casales (6/8): storie di trincea accompagnate dal Coro di Enego. Nel 2017 ricorre anche il centenario del bombardamento della Gipsoteca Canoviana di Possagno, qui verrà presentata (8/8) l’opera di Claudio Ambrosini  “Eroi sono quelli che costruiscono la pace” dal racconto di cento anni fa di un bimbo di Seren del Grappa, per coro maschile, soprano, voce narrante e strumenti. E infine sul Grappa, a Casara Andreon di Campo Solagna, la grande classica in un paesaggio incontaminato, già segnato da terribili suoni di guerra (12/08).


 


NOVITÀ 2017: una sorprendente esplorazione sul mondo vegetale tra musica e scienza con BOTANICA (6/9) al Castello di Bassano. E’ il nuovo straordinario progetto dei DeProducers: l’eccezionale collettivo musicale che dopo il successo di “Planetario”, continua a mettere in relazione musica e scienza, raccontando le meraviglie del mondo vegetale. Insieme con Stefano Mancuso, botanico di fama mondiale, tra video e scenografie originali, per svelare “i sensi” delle piante, trasformandoli in un meraviglioso racconto.

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CALL PER GIUGNO IN MUSICA AL CASTELLO

L’Assessorato alla promozione del Territorio e della Cultura di Bassano del Grappa intende proseguire l’esperienza nata per fare abitare la suggestiva location del “Teatro al Castello Tito Gobbi” ad alcune realtà artistiche non professionali del territorio. Per l’edizione 2017 di “Giugno in musica al Castello”, verranno selezionate 4 proposte presentate da: orchestre, cori e musicisti di Bassano e del bassanese al fine di fotografare la ricchezza di esperienze culturali nate e maturate nel territorio. Un occhio di riguardo verrà riservato alle attività giovanili, che associano all’aspetto artistico quello formativo, stimolando nelle nuove generazioni la passione e lo studio per le infinite possibilità offerte dal mondo delle sette note. Particolare attenzione avranno inoltre quei progetti che prevedono il coinvolgimento e/o l’affiancamento di artisti e/o realtà professionali che qualifichino la proposta. Per selezionare i soggetti territoriali l’Assessorato intende aprire una CALL PUBBLICA rivolta a tutte le realtà musicali di Bassano e del bassanese. I diversi soggetti interessati sono invitati a mandare entro e non oltre il 18 aprile alla seguente mail:
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un programma dettagliano della serata, corredato di breve scheda biografica e, dove possibile, tracce video o audio rappresentative del proprio percorso musicale ed artistico. Una Commissione composta dall’Assessore referente Giovanni Cunico, dal responsabile dell’Unione Operativa Spettacolo dott. Carlo Mangolini e dalla referente del progetto Alessia Zanchetta valuteranno le proposte arrivate e ne selezioneranno un numero pari a 4 sulla base della qualità e delle date disponibili in calendario. Tutte le attività si svolgeranno al “Teatro al Castello Tito Gobbi” in un periodo compreso tra il 14 e il 30 giugno 2017. L’amministrazione metterà a disposizione dei gruppi selezionati gratuitamente la sala del Teatro all’aperto con sedie e palco montato, una dotazione minima di illuminotecnica (piazzato bianco) e la fonica adeguata alle richieste. Ogni materiale illuminotecnico aggiuntivo sarà a carico del gruppo ospite. In caso di maltempo gli spettacoli verranno trasferiti presso il Teatro Remondini. In attesa di ricevere le vostre proposte restiamo a disposizione per ogni precisazione e/o chiarimento. A tal proposito potete contattare Alessia Zanchetta al tel. 0424 519804 o alla mail sopra indicata

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Una tre giorni dedicata agli intrecci dark tra Shakespeare e Bassano

Si inizia giovedì 18 agosto alle ore ore 21.00 al Chiostro del Museo di Bassano del Grappa, quando, con il suo ineffabile stile affabulatorio Luca Scarlini costruisce una trama ricca di curiosità e colpi di scena. Aemilia Bassano Lanier (1569-1645) è rimasta nella storia della cultura per numerosi aspetti della sua incredibile vita, ma soprattutto perché numerose fonti e studi puntano a lei come incarnazione della Dama Bruna, musa ispiratrice dei Sonetti shakespeariani. La realtà dei fatti vuole che la signora abbia vissuto una esistenza agitata, trascinata dal vento della passione e dell’intelletto. Nata da Battista Bassano, ella faceva parte di una famiglia (forse di origine ebraica, ma su questo gli studiosi sono in notevole disaccordo) di grande talento musicale il cui capostipite Jeronimo, nato a Bassano del Grappa nel 1480, aveva fatto carriera a Venezia, rivelandosi come maestro nell’esecuzione degli strumenti a fiato. I suoi figli Antonio, Jacomo, Alvise, Jasper, Giovanni e Battista ebbero il destino di recarsi a Londra, richiamati alla corte di Enrico VIII e qui si dedicarono specialmente alla musica per strumenti a fiato, di cui furono maestri.
A quella stirpe appartiene quindi la signora della passione; nata in ambito musicale e andata in sposa a un virtuoso, per coprire una gravidanza scomoda, dopo la sua lunga relazione con il cugino della regina Elisabetta I Lord Hunsdon. Scompigliò le regole del gioco letterario in terra d’Albione, pubblicando nel 1611 un libro di poesie “Salve Deus Rex Iudeorum”, esempio di trattato femminista ante litteram che rivela la modernità e la lungimiranza di questa donna davvero straordinaria.
Accompagnato da Pierluigi Polato al liuto tedesco e arciliuto, la narrazine di Scarlini sarà inframezzata da musiche di Bernardo Gianoncelli, Michelangelo Galilei e John Dowland
Venerdì 19 agosto ore 21. Castello degli Ezzelini Bassano del Grappa la Compagnia Anagoor porta in scena Master/Mistress of my passion. Un suonatore di liuto, un rapper americano, l'amore, la peste, la Regina e il Poeta, i versi, le chitarre elettriche, il sesso e l'enigma, il desiderio e la morte, i teatri chiusi a forza, la carestia che tutto divora, le maschere e le menzogne...
Chi era William Shakespeare? Chi erano il Fair Youth e la Dark Lady? Credere che i Sonetti possano rispondere a queste domande, illuminando una biografia che da secoli sfugge, è pura illusione. Allo stesso modo la struttura ambigua dei Sonetti, priva dello strumento della vita del loro autore e della sua voce, rimane un enigma impenetrabile, chiuso ermeticamente. Il bisogno di esprimere il sentimento dell’amore e del dolore si scontra con la volontà di mantenere l’anonimato, di coprire con i silenzi il suono pericoloso delle parole e delle verità. I Sonetti tacciono più di quanto rivelino del dettaglio personale, del privato, della sessualità. Anche a costo di mentire, Shakespeare impone al lettore, volente o nolente, il religioso rispetto delle oscure verità private. È questa l’unica religione che si riesca ad individuare nella sua poesia.
In scena Alberto Mesirca che suonerà il liuto, per l'occasione contaminato dell'elettronica di Mauro Martinuz e ancora i landscape sonori di Stefano Stech Durighel alla chitarra elettrica. Le voci sono affidate a Jeff The-Six, rapper americano, e Marco Menegoni. E con la partecipazione video di laura Curino e Marco Crosato.
Sabato 20 agosto ore 21.00 Chiostro del Museo di Bassano del Grappa I Pifari del Doge con Luca Scarlini rendono omaggio alla musica dei Bassano, con I fiati del tempo.
I Bassano, originari della pedemontana del Grappa, sono noti sin dal 400 come musicisti e costruttori di strumenti musicali. Il primo di cui si ha notizia è Battista Bassano. Il figlio Jeronimo all’inizio del XVI secolo si trasferisce a Venezia, dove nascono i sei figli: Antonio, Jacomo, Alvise, Jasper, Giovanni e Battista, poi convocati alla corte di Enrico VIII in Inghilterra verso il 1540. Qui vi rimasero attivi sia come musicisti che come liutai. Il gruppo I Pifari del Doge, si ispira al celebri quadri di Giovanni Bellini e Vittore Carpaccio, in cui si evidenziano alcuni strumenti a fiato utilizzati per le cerimonie civiche e religiose a Venezia nel Rinascimento. L’accostamento artistico ideale giustappone i principi della pittura veneta del rinascimento, in cui la mirabile armonia di composizione formale, la luce, le ombre di Bellini, Tiziano, Giorgione, Veronese, Carpaccio, riprendono gli stessi contenuti estetici delle musiche coeve dei principali maestri di cappella ed organisti attivi in S. Marco fra il ‘500 ed il ‘600, tra i quali spicca anche il nome di Giovanni Bassano.

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I primi spettacoli a Bassano

La splendida cornice del Castello degli Ezzelini, intitolato a Tito Gobbi, sarà palcoscenico per i primi due appuntamenti musicali; la produzione dell’opera di Mendelssohn: “Sogno di una notte di mezza estate, a cura dell'orchestra Spira Mirabilis, che il festival accoglierà in residenza creativa insieme al Coro di voci bianche della Scuola di Musica di Fiesole (15 e 16/07). Innovativo progetto di ricerca musicale nato nel 2007 ad opera di giovani musicisti professionisti attivi nelle più importanti orchestre e teatri di tutta Europa, che hanno avvertito la comune esigenza di creare uno spazio dedicato allo studio, oltre il ritmo frenetico che il mondo musicale professionale impone, e di farlo insieme, per condividere esperienza, talento e competenza, continuando ad imparare gli uni dagli altri.  A seguire una serata concerto inaugurale del percorso dedicato alla grande classica,  Della virtù e della fantasia (19/7) un vero e proprio avvenimento musicale, che unisce il talento di uno fra i più acclamati musicisti del nostro tempo,  un grande direttore con la sua celebre orchestra e un programma d’eccezione. I Solisti Veneti di Claudio Scimone proporranno alcune pagine musicali di straordinario virtuosismo. Con loro Uto Ughi, artista che da sempre dedica molte energie ai giovani e alla cultura musicale nel nostro paese.

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