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"Danzare è amore" intervista a Valeria Galluccio, danzatrice della Compagnie Marie Chouinard

 
Se Marie Chouinard è la femme sauvage du Québéc, i suoi interpreti sono delle fonti inesauribili di energia: di certo lo è Valeria Galluccio, danzatrice italiana, da cinque anni nella compagnia di Marie Chouinard, che con entusiasmo ci ha parlato della creazione ispirata a Bosch, Il giardino delle delizie, e del suo rapporto con la danza.
Come hai iniziato il tuo percorso nella danza contemporanea?
Ho studiato danza classica dall’età di 5 anni a Napoli, e ho proseguito fino ai 19 anni. Poi ho fatto un’audizione come solista per un progetto supervisionato da Ismael Ivo, allora direttore della Biennale danza, per una coreografia di Eleonora Folegnani, e sono stata selezionata. Dopo il progetto ho proseguito con l’allora neonato Choreographic Collision, un percorso di formazione per una ventina di danzatori che accoglieva ogni due settimane - per sei mesi - un coreografo diverso. Lì ho incontrato la danza contemporanea e ho pensato “voglio fare questo nella mia vita”: mi dava l’opportunità di esprimermi, mi dava una prospettiva diversa che mi apriva al mondo, anche interiore, un mondo che continua ad essere fonte di una spinta artistica. L’anno successivo ho ripetuto Arsenale danza e poi ho seguito dei progetti con altri due artisti italiani – ora al Teatro di Monaco - in giro per l’Europa. Nel 2011 ho fatto l’audizione per la compagnia Marie Chouinard a Vienna, ed è stato un colpo di fulmine, un incontro che doveva arrivare nella mia vita: dieci giorni dopo ero già a Montréal!
Un incontro deciso dal destino, quindi?
Ammetto che non conoscevo benissimo il lavoro di Marie prima dell’audizione, eppure durante la selezione, mentre provavamo il repertorio, ho sentito che la danza che lei crea mi apparteneva già…da secoli! La danza che crea, l’idea di danza che Marie ha, era, mi resi conto, quella che il mio corpo già sapeva. E ancora dopo cinque anni mi dico, nonostante il ritmo intenso della compagnia e della tournée, che sono felice artisticamente: l’esperienza che faccio in scena e la libertà che ho di espressione e interpretazione, mi rendono davvero felice artisticamente.
Libertà, felicità, sono parole importanti non solo a livello artistico…
Il mio rapporto con la danza è viscerale, spirituale, ancestrale: al di là della carriera, e di un percorso intellettuale, il mio rapporto con la danza coincide passo passo con il mio percorso personale. Quando riesco ad apprendere qualcosa in più non solo come artista, ma anche come essere umano, allora so che è ancora la strada giusta; se i due mondi non combaciano, allora devo farmi qualche domanda…Questa connessione con l’emozione è importante perché mi connette con il pubblico, e questo incontro con il pubblico per me è un privilegio, perché avviene tramite una comunicazione non verbale, non riduttiva. Danzare è amore.
Com’è il lavoro in sala con Marie Chouinard?
Lei lavora con assoluta libertà. Ha un’idea di base, ma non ci impone mai un movimento: crea in base a ciò che esce da noi danzatori improvvisando, e sceglie qualcosa che le interessa e la emoziona. Questo mi piace in lei: so che Marie è un’artista vera, profondamente connessa a quello che sente umanamente nel momento della creazione. Per me è importante sapere se le scelte di un coreografo sono legate a un percorso intellettuale o emotivo, ma ormai so che lei sceglie sempre qualcosa che la fa vibrare a livello emotivo. Perciò sarebbe facile improvvisare in base a ciò che a lei piace a livello artistico, ma non sarebbe giusto, perché ogni volta che lei mi sceglie per una parte da interpretare, è sempre legata a una situazione che sto vivendo a livello emotivo o personale. Specialmente in quest’ultima creazione su Bosch. E questo mi nutre: durante i mesi di performance riesco a trovare un’intuizione, una soluzione, a domande che mi pongo anche nella vita quotidiana.
Riflessioni filosofiche che si risolvono in una coreografia. Intelletto, emozioni e corpo non sono quindi indipendenti, ma un tutt’uno della persona…
Tutto è connesso. Marie fa un lavoro che parte da un sentire, una verità che tu danzatore senti, ed è una forma di libertà per l’interprete che è contemporanea, ma soprattutto umana: accetta la vita, e non cerca la finzione sul palcoscenico. Mai mi viene chiesto di nascondere la mia emozione di quel momento. È catartico il lavoro di Marie, ed è un tratto fondamentale del suo lavoro, perché la danza per me è spiritualità profonda ed è scoperta di dove sono ora, del perché sono qui, e di cosa devo imparare da questa vita, da questo momento. È filosofico, ma nel lavoro col corpo diventa concreto.
Com’è stato il lavoro a partire dal dipinto di Bosch?
L’approccio al dipinto di Bosch è stato molto semplice, del resto Marie è una persona semplice e al tempo stesso intelligente, estremamente sensibile; in questo caso poi si è messa a servizio del dipinto, ha avuto rispetto verso l’artista Bosch ed ha approcciato questo lavoro con molta umiltà.
Siamo partiti scegliendo un’immagine, e da quella abbiamo improvvisato: personalmente mi hanno ispirato molto delle immagini della parte centrale del trittico, che mi hanno toccato a livello emotivo dopo averle sperimentate nel movimento, e attraverso queste ho potuto esprimere l’emozione che stavo vivendo. Marie interviene poi a lavorare questo materiale grezzo su un livello estetico, ma come interpreti bisogna sempre ricordare la prima emozione, quella istintiva, da cui è nato quel movimento: perché questo è importante. Altra cosa importante, anche per lo sviluppo successivo della coreografia, è che Marie non dà mai il nome a un personaggio, non ti inserisce in uno schema: anche quando nomina le parti di una coreografia, per questioni di comodità, lo fa in base ai movimenti, non attraverso definizioni, per non costringerlo a una parte precisa!
Anche il dipinto originale in fondo sembra l’istantanea di una coreografia, una coreografia a tratti spaventosa…
Lavorando a livello coreografico su questo dipinto, puoi capire come in realtà le immagini non siano terribili: prima di tutto ti colpisce l’artista Bosch, così intelligente, all’avanguardia già nel Cinquecento, politicamente impegnato. Siamo stati anche al Prado, e dal vivo ti rendi conto ancora di più che lo stesso inferno di Bosch non è terribile ma ironico; mentre il Paradiso, l’altro pannello, sembra molto semplice: eppure vedendo l’analisi ai raggi infrarossi ti rendi conto delle complesse modifiche dell’artista, non solo in cambi di personaggi, ma anche in cambi di posizione dei personaggi! E la sfida non è solo nelle posizioni che assumono: anatomicamente nei dipinti di Bosch a volte mancano delle parti fondamentali di corpo, come il collo, ad esempio. Sembra un grave problema riprodurre il movimento di un’immagine cui manchi qualcosa, eppure questi limiti hanno alimentato la nostra creatività! Se un braccio nel dipinto lo vedo trasparente, come posso io danzatore rendere la trasparenza in un movimento? Cosa potrebbe vivere quest’immagine in quel momento?
La sfida non è solo a livello fisico, accennavi a un assolo di voce…
C’è una nuova sfida per me in questa creazione: un assolo vocale, che è capitato in creazione. Apre il secondo atto, ed è davvero una performance. È stata una bomba per me: non solo richiede tanta energia, ma è anche una parte di me che viene fuori e di cui non ho paura, e che Marie ha colto, lavorandola in una coreografia vocale che in realtà è un duetto con il tecnico del suono. Un duetto tra me sul palcoscenico e il tecnico posto dietro al pubblico, è una sfida complicata, ma molto divertente! Dopo questo lavoro con la voce, così viscerale, mi sono resa conto di aver perso molti dei filtri che mi ero imposta nella comunicazione, e mi sono sentita più completa come artista e come persona. E il bello è che non so come questo assolo evolverà nelle prossime rappresentazioni…
Il filtro viene così a mancare anche verso il pubblico, che pur stando seduto si sente vicino all’umanità in scena…
Sì, è un lavoro che ti porta vicino al pubblico emotivamente: gli interpreti sono davvero trasparenti, vulnerabili, non c’è una barriera tra i danzatori e il pubblico, c’è solo umanità. Ci tiene molto Marie a questo togliere strati di troppo e ad avvicinarsi al pubblico.
Il lavoro con Marie ti riavvicina anche all’Italia, vista la nuova nomina a direttrice di Biennale Danza per la coreografa…
Vedi com’è la vita? Mi riporta di nuovo a Venezia! Una città che per me è stata artisticamente importantissima, perché lì mi sono formata, lì ho incontrato la danza contemporanea, lì ho deciso che la mia vita sarebbe stata la danza contemporanea prima ancora di avere un lavoro, lì mi sono sentita completa e sono poi partita verso il Canada. Sono molto fiduciosa del lavoro che farà Marie, lei ha una visione della vita più leggera, ironica. E poi è geniale a livello artistico, ma anche a livello gestionale-economico: della nostra compagnia lei è direttrice artistica, ma anche direttrice generale, ed ha una forte coscienza del valore delle cose - materiali e immateriali - che compongono un progetto artistico. E soprattutto, se ha un’idea, la porta a termine fino alla fine, perché la sua è una natura istintiva e creativa: la sua idea nasce e comincia subito a dare frutti. Questo continuo generare è tipicamente femminile, secondo me; Marie dopotutto ama la femminilità, ed è consapevole del potere femminile, fondamentale nelle sue creazioni. Non troverai mai un personaggio femminile stereotipato nelle sue creazioni: non c’è un’idea fissa della donna, ma è certamente una presenza importante, che lascia un messaggio importante sia nella fragilità che nella forza, sia nell’orribile che nel meraviglioso, è una figura a 360 gradi.
È l’umanità al centro delle sue creazioni prima di tutto, in ogni sua sfumatura.

#danceraids contest

DANCE RAIDS è l'evento che il 2 luglio porta la danza nelle vetrine, nelle piazze e negli angoli nascosti della città di Bassano Del Grappa
***
Partecipa all'evento, fai una foto agli spettacoli con instagram e tagga la foto con #danceraids;
le foto saranno automaticamente pubblicate qui sulla pagina di Operaestate e le immagini che riceveranno più like riceveranno in omaggio:
* 1 classificato 2 posti per "Alchemy" il nuovo spettacolo dei MOMIX + OE shopper
* 2 classificato 2 posti per Natalino Balasso + OE shopper
* 3 classificato 2 posti per il concerto sinfonico dell'Orchestra di Padova e del Veneto con musiche di Beethoven 27/7 + OE shopper
 

#Fuoriprogramma: Scapino Ballet conquista Piazza Libertà!

La compagnia olandese, che sarà in prima nazionale mercoledì 23 alle 21.20 al PalaBassano con lo spettacolo Pearl, si innamora della Città di Bassano del Grappa, e decide di danzare in Piazza.
Un fuoriprogramma inedito, un regalo alla città.
Così mercoledì 23 dalle ore 11 in Piazza Libertà il pubblico potrà avere un assaggio di quello che andrà in scena la sera.
QUI il trailer dello spettacolo.

29 NOVEMBRE PARKINSON DAY

  • Summary: Il 29 novembre, in occasione della giornata nazionale Parkinson, il CSC Centro per la Scena Contemporanea promuove un pomeriggio di performances e classi aperte a tutti al Museo Civico di Bassano del Grappa
  • Data evento: 29-11-2015
  • Dove: Museo Civico
  • Prezzo: libero
  • Orario: 15.00
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"5616";}
  • Tipologia: Danza
  • Galleria:

A MOMENT

  • Sottotitolo: Sabine Molenaar / Company Sandman
  • Summary: Negli spazi suggestivi del Palazzo Pretorio di Cittadella, la coreografa e danzatrice Sabine Molenaar, ambienta la sua nuova creazione, dove la danza diventa il viaggio di un istante “attraverso lo specchio”, per scoprire il lato nascosto della vita quotidiana. PRIMA NAZIONALE Ideazione, coreografia, interpretazione Sabine Molenaar musica Jochem Baelus tour management Kosmonaut produzione Sandman A moment fa parte di Krisztina’s Keuze 2, un’iniziativa di Krisztina de Châtel, coproduzione tra De Châtel sur Place, Dansateliers e DansBrabant.
  • Data evento: 20-08-2018
  • Dove: Palazzo Pretorio (BdG)
  • Prezzo: Intero € 7.00 / Ridotto € 5.00
  • Orario: 19.00 e 21.00
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"8869";}
  • Info: Biglietteria Operaestate Via Vendramini 35, Bassano del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811 (chiusa da dicembre a maggio) Ufficio Informazioni Operaestate 0424 519819
  • Tipologia: Danza
  • Galleria:

ACORPOLIBERO + TOYS?move on!

  • Sottotitolo: Silvia Gribaudi/Anna Piratti
  • Summary: L’accogliente scenario del Parco di Villa Rossi ospita Silvia Gribaudi con due lavori simbolo del suo percorso coreografico, sospeso tra ironia e impegno civile.
  • Data evento: 01-09-2013
  • Dove: Parco di Villa Rossi
  • Prezzo: € 7,00 - € 5,00
  • Orario: 21.00
  • Eventi Correlati: a:2:{i:0;s:3:"236";i:1;s:3:"252";}
  • Info:

    Biglietteria Operaestate Via Vendramini 35 tel. 0424 524214 - 0424 519811 www.operaestate.it

  • Tipologia: Danza
  • Galleria:
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ACT YOUR AGE: Restituzioni

  • Sottotitolo: Arthur Rosenfeld + Marco D’Agostin + Silvia Gribaudi
  • Summary: Creazioni legate al Progetto Europeo Act Your Age sui temi dell’invecchiamento attivo.
  • Data evento: 19-07-2013
  • Dove: Sedi Varie
  • Prezzo: € 5,00
  • Orario: 20.00
  • Eventi Correlati: a:2:{i:0;s:3:"308";i:1;s:3:"313";}
  • Info: Biglietteria Operaestate Via Vendramini 35 tel. 0424 524214 - 0424 519811 www.operaestate.it
  • Tipologia: Danza
  • Galleria:

AGGIORNAMENTO METEO: Aterballetto al Teatro Remondini

Si avvisa il gentile pubblico che, a causa del previsto maltempo, lo spettacolo "Storie" di Aterballetto, in programma per sabato 17 luglio alle 21.20, andrà in scena al Teatro Remondini. 
Restano validi i biglietti già acquistati, per info: Biglietteria del Festival, 0424524214.

Lo spettacolo:
Storie
 è una piccola antologia di frammenti danzati. Costituiscono solo una parte infinitesimale del ricchissimo universo artistico e umano di due trentenni di oggi: Diego Tortelli, coreografo residente ricercato anche all’estero come free lance, e Philippe Kratz, da anni danzatore di punta della compagnia già premiato con il premio Danza & Danza per la coreografia.
Tortelli crea due pezzi: Preludio, in apertura di serata, è una lettera d’amore al corpo per cinque danzatori, Another story è un duetto sul gesto impossibile di questi mesi, l’abbraccio.
Tra passato e futuro le due creazioni di Kratz. Il duo “O” propone due corpi / automi, che obbligano a interrogarsi su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico: resterà emotivo e sentito, o diventerà seriale e alienato? L’ultima creazione Alpha Grace, invece, è una riflessione sull’empatia, una forma di comunicazione gentile messa a dura prova dai tempi presenti.

Ai blocchi di partenza il progetto Dancing Museums

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Dancing Museums è un nuovo progetto in partnership europea con cinque centri coreografici – La Briqueterie – Centre de développement chorégraphique du Val de Marne (FR), Comune di Bassano del Grappa (IT), D.ID Dance Identity (AT), Dansateliers (NL) and Siobhan Davies Dance (UK) – e otto musei noti a livello internazionale, per esplorare nuove modalità di interazione col pubblico.
Da giugno 2015 a maggio 2017, cinque dance artist, uno da ogni organizzazione,  si impegneranno in un biennio di ricerca, sviluppo e partecipazione in residenze artistiche settimanali in ciascuno dei musei, che forniranno la possibilità a intervalli regolari di collaborare con i loro partner europei man mano che il progetto procede. Durante le residenze saranno anche affiancati da digital artist ed esperti in altri campi come la storia dell’arte, la formazione, arte visiva, social media e nuove tecnologie per contestualizzare la ricerca e stimolare nuove idee.
Dancing Museums culminerà nella creazione di un nuovo lavoro performativo in ciascuna delle cinque città europee, ideale termine di un percorso creato in modo che pubblico e artisti siano entrambi protagonisti (attraverso tour coreografici per il pubblico attraverso le sale dei musei, workshop e una piattaforma web), per sottolineare il ruolo che può giocare una performance dal vivo per la comprensione e l’apprezzamento dell’arte.
Dancing Museums è co-finanziato dal programma dell’Unione Europea Creative Europe.
Musei partecipanti:Arte Sella (IT), Museum Boymans van Beuningen (NL), Gemäldegalerie Wien (AT), Le Louvre (FR), Mac/Val (FR), Museo Civico e Museo di Palazzo Sturm di Bassano del Grappa (IT),  and The National Gallery (UK)
Artisti italiani:
MMaffesantiMatteo Maffesanti, nato a Verona nel 1972, è regista, videomaker e performer. Utilizza il linguaggio del teatro e della video art in contesti artistici e sociali. Si è diplomato al Teatro Nucleo_Ferrara, diretto da  Cora Herrendorf e la sua carriera è stata segnata dall’incontro con importanti rappresentanti del teatro nazionale e internazionale, della video art, del cinema In collaborazione con l’Università di Verona ha creato il coreotometraggio Cinquanta di questi giorni, edito e distribuito da Aracne Editore_Roma con il supporto della Regione Veneto. Dal 2011 Matteo ha iniziato a collaborare con alcuni coreografi e performer italiani: Alessandro Sciarroni, Francesca Foscarini e con progetti europei (SPAZIO, ACT YOUR AGE).  Come performer, ha collaborato con il Collettivo Jennifer Rosa di Vicenza ed è fondatore del Collettivo Elevator Bunker. Attualmente è impegnato in due progetti diversi con la coreografa e danzatrice Tiziana Bolfe e con la performer Chiara Bersani.
FNovembriniFabio Novembrini,nato a Bari nel 1993, ha iniziato gli studi di danza classica e contemporanea nella sua città natale. Dal 2011 al 2014 ha approfondito gli studi di danza alla scuola fiorentina del “Balletto di Toscana” diretta da Cristina Bozzolini. In questi anni ha partecipato a vari workshop, si è unito alla giovane compagnia di danza contemporanea “Antitesi Ensemble”; nel 2014 ha preso parte al progetto “Prove d’autore”, un’iniziativa del network Anticorpi XL, ed ha partecipato a creazioni di Tiziana Bolfe Briaschi, Masako Matsuchita, Maristella Tanzi e Riccardo Buscarini. Tra il 2014 e il 2015 si è trasferito a Berlino, dove ha potuto studiare alla Marameo. Tornato in Italia, ha danzato in 'La quiete apparente' di Tiziana Bolfe Briaschi al Premio Equilibrio a Roma, e nell'aprile 2015 è diventato un danzatore del Balletto di Roma, dove ha studiato processi di improvvisazione, instant composition ed ha preso parte al processo creativo di TEFER di Itamar Serussi.
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Dancing Museums is a new partnership project bringing together five European dance organisations - La Briqueterie - Centre de développement chorégraphique du Val de Marne (FR), Comune di Bassano del Grappa (IT), D.ID Dance Identity (AT), Dansateliers (NL) and Siobhan Davies Dance (UK) - and eight internationally renowned museums to explore new ways of interacting with audiences.
From June 2015 to May 2017, five selected dance artists, one from each organisation, will embark upon a two-year period of research and development and take part in a week-long residency in each of the museums, providing regular opportunities to collaborate with their European partners as the project progresses. As part of the residency they will also be joined by digital artists and experts from other fields.
Dancing Museums will culminate in the creation of a new participatory, performative work in each of the five European cities highlighting the role live performance can play in enhancing understanding and engagement in art.
Dancing Museums is co-funded by the European Union’s Creative Europe programme.
Participating museums: Arte Sella (IT), Museum Boymans van Beuningen (NL), Gemäldegalerie Wien (AT), Le Louvre (FR), Mac/Val (FR), Museo Civico e Museo di Palazzo Sturmdi Bassano del Grappa (IT),  and The National Gallery (UK).
Italian artists:
Matteo Maffesanti was born in Verona in 1972. He is director, video maker and performer.  He uses the language of theatre and video art in the artistic and social context. He graduated in Teatro Nucleo_Ferrara, directed by  Cora Herrendorf and his personal career was marked by the encounter with quite important leaders in the national and international theatre, video art, film and movie scenes. In collaboration with the University of Verona he created the short film Cinquanta di questi giorni, edited and distributed by Aracne Editore_Roma with the support of Regione Veneto. Since 2011 Matteo started his collaboration with some Italian choreographers and performers (Alessandro Sciarroni, Francesca Foscarini...) and he was involved as videoartist in european projects (SPAZIO, ACT YOUR AGE). As a performer he worked with Collettivo Jennifer Rosa, based in Vicenza, and he is founder of Collettivo Elevator Bunker. At the present he is involved in two different artistic projects with the choreographer and dancer Tiziana Bolfe and with the performer Chiara Bersani.
Fabio Novembrini,born in Bari in 1993, Fabio Novembrini started the studies of ballet, modern and contemporary dance in his home city. From 2011 till  2014 he deepened the study of ballet and contemporary techniques in Florence at the  “Balletto di Toscana” school directed by Cristina Bozzolini. During these years he parteciped in many workshops and joined in the youth contemporary dance company “Antitesi Ensemble”; in 2014 he was invited to take part in the project  “Prove d’autore”, an initiative promoted by the network  Anticorpi XL, and he participated in the creations of Tiziana Bolfe Briaschi, Masako Matsuchita, Maristella Tanzi and Riccardo Buscarini. Between 2014 and 2015 he moved to Berlin, and there he worked and studied at Marameo. Back in Italy, in February 2015, he danced in 'La quiete apparente' by Tiziana Bolfe Briaschi at the Premio Equilibrio in Rome and in April 2015 he became a member of  Balletto di Roma, there he explored improvvisation processes, instant composition and took part in the creative process of TEFER by Itamar Serussi.
 
creative europe
 
 

Al via il contest #MyOperaestate2017!

La 37ma edizione di Operaestate si preannuncia più social che mai! In occasione degli eventi a partecipazione libera inseriti in cartellone, Dance Raids del 19 luglio e Bassano City of Jazz del 26 luglio (con gli Itinerari Coreografici dei Dance Makers1 al Museo Civico), si apre il contest #MyOperaestate2017.
Aperto a tutti, senza limite di foto (purché non offensive e contrarie alla morale) e gratuito, il contest si svolgerà su Instagram, a colpi di like. Tutto quello che dovete fare per partecipare è seguire il profilo Instagram di Operaestate (@operaestate), scattare foto delle due serate e pubblicarle usando gli hashtag: #operaestate17 #myoperaestate17 (pena l’esclusione dal contest!).
Le foto appariranno in una gallery online e su Facebook, con il nome dell'autore; l'immagine che riceverà più like vincerà la challenge!
Scopriremo il vincitore sui canali social del Festival entro le 12 del giorno 31 agosto 2017; l’autore della foto più apprezzata avrà la possibilità di accedere allo spettacolo “Botanica - l’universo musicale tra scienza e musica” di Operaestate FestivalVeneto in forma gratuita ricevendo 2 accrediti nominali, oltre alla pubblicazione della foto con il nominativo sui social network ufficiali di Operaestate FestivalVeneto.
QUI il regolamento completo.

ALCHEMY

  • Sottotitolo: Momix
  • Summary: Dopo "Bothanica" e "The Best of Momix", tornano ad incantare il pubblico di Operaestate i Momix con lo spettacolo multimediale Alchemy! 1 - 2 - 3 agosto 2014 Bassano del Grappa
  • Data evento: 01-08-2014
  • Dove: PalaBassano
  • Prezzo: Platea €35-€33/ Gradinata centrale €28-€25/ Gradinata laterale €23-€20
  • Orario: 21.20
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"3229";}
  • Info: Acquista su Vivaticket Biglietteria Operaestate Via Vendramini 35, Bassano del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811
  • Tipologia: Danza
  • Galleria:

ALCHEMY

  • Sottotitolo: Momix
  • Summary: Dopo "Bothanica" e "The Best of Momix", tornano ad incantare il pubblico di Operaestate i Momix con lo spettacolo multimediale Alchemy! 1 - 2 - 3 agosto 2014 Bassano del Grappa
  • Data evento: 02-08-2014
  • Dove: PalaBassano
  • Prezzo: Platea €35-€33/ Gradinata centrale €28-€25/ Gradinata laterale €23-€20
  • Orario: 21.20
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"2948";}
  • Info: Acquista su Vivaticket Biglietteria Operaestate Via Vendramini 35, Bassano del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811
  • Tipologia: Danza
  • Galleria:

ALCHEMY

  • Sottotitolo: Momix
  • Summary: Dopo "Bothanica" e "The Best of Momix", tornano ad incantare il pubblico di Operaestate i Momix con lo spettacolo multimediale Alchemy! 1 - 2 - 3 agosto 2014 Bassano del Grappa
  • Data evento: 03-08-2014
  • Dove: PalaBassano
  • Prezzo: Platea €35-€33/ Gradinata centrale €28-€25/ Gradinata laterale €23-€20
  • Orario: 21.20
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"3138";}
  • Info: Acquista su Vivaticket Biglietteria Operaestate Via Vendramini 35, Bassano del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811
  • Tipologia: Danza
  • Galleria:

ALESSANDRO SCIARRONI

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (estratto) + Op. 22 No. 2
  • Summary: Una rielaborazione della più recente creazione di Alessandro Sciarroni per Marta Ciappina, ripensata per lo spazio delle Bolle Nardini.
  • Data evento: 05-09-2023
  • Dove: Le Bolle Nardini
  • Prezzo: Intero € 20 Ridotto € 16
  • Orario: 20.30
  • Tipologia: Danza

Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (Estratto)
Pièce creata nell'ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO
coreografia e regia Alessandro Sciarroni
azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Stefano Sardi
interpretazione Estratto Simone Arganini, Stefano Sardi
musiche John Cage, Stefano Sardi
abiti Ettore Lombardi

Op. 22 No. 2
di Alessandro Sciarroni
con Marta Ciappina
musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2, "Tuonelan joutsen")
costumi Ettore Lombardi
cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino

Il festival torna ad abitare con la danza l’architettura delle Bolle di Fuksas, con un estratto di Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE creato da Alessandro Sciarroni nell’ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO: un lavoro che crea una nuova forma di tenerezza, attraverso l’aspetto più leggero e misterioso della ripetizione di un gesto. Op. 22 No. 2 è invece un solo creato per Marta Ciappina, danzatrice con la quale il coreografo collabora da diversi anni, ispirata al poema sinfonico di Sibelius, Il cigno di Tuonela, basato su un poema epico finlandese.

ALESSANDRO SCIARRONI

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (estratto) + Op. 22 No. 2
  • Summary: Una rielaborazione della più recente creazione di Alessandro Sciarroni per Marta Ciappina, ripensata per lo spazio delle Bolle Nardini.
  • Data evento: 06-09-2023
  • Dove: Le Bolle Nardini
  • Prezzo: Intero € 20 Ridotto € 16
  • Orario: 18.30
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (Estratto)
Pièce creata nell'ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO
coreografia e regia Alessandro Sciarroni
azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Stefano Sardi
interpretazione Estratto Simone Arganini, Stefano Sardi
musiche John Cage, Stefano Sardi
abiti Ettore Lombardi

Op. 22 No. 2
di Alessandro Sciarroni
con Marta Ciappina
musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2, "Tuonelan joutsen")
costumi Ettore Lombardi
cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino

Il festival torna ad abitare con la danza l’architettura delle Bolle di Fuksas, con un estratto di Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE creato da Alessandro Sciarroni nell’ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO: un lavoro che crea una nuova forma di tenerezza, attraverso l’aspetto più leggero e misterioso della ripetizione di un gesto. Op. 22 No. 2 è invece un solo creato per Marta Ciappina, danzatrice con la quale il coreografo collabora da diversi anni, ispirata al poema sinfonico di Sibelius, Il cigno di Tuonela, basato su un poema epico finlandese.

ALESSANDRO SCIARRONI

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (estratto) + Op. 22 No. 2
  • Summary: Una rielaborazione della più recente creazione di Alessandro Sciarroni per Marta Ciappina, ripensata per lo spazio delle Bolle Nardini.
  • Data evento: 05-09-2023
  • Dove: Le Bolle Nardini
  • Prezzo: Intero € 20 Ridotto € 16
  • Orario: 18.30
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (Estratto)
Pièce creata nell'ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO
coreografia e regia Alessandro Sciarroni
azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Stefano Sardi
interpretazione Estratto Simone Arganini, Stefano Sardi
musiche John Cage, Stefano Sardi
abiti Ettore Lombardi

Op. 22 No. 2
di Alessandro Sciarroni
con Marta Ciappina
musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2, "Tuonelan joutsen")
costumi Ettore Lombardi
cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino
produzione esecutiva Chiara Fava
cura tecnica Valeria Foti
Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE–PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024
L’opera Op. 22 No. 2 nasce nell’ambito della rete “Swans never die”: progetto di Lavanderia a Vapore (Piemonte dal Vivo) Operaestate Festival; Triennale Milano Teatro; Fondazione Teatro Grande di Brescia; Festival Bolzano Danza; Gender Bender International Festival; “Memory in Motion. Re-Membering Dance History (Mnemedance)” – Università Ca’Foscari Venezia; DAMS–Università degli Studi di Torino.

Il festival torna ad abitare con la danza l’architettura delle Bolle Nardini, opera di Massimiliano Fuksas, con un estratto di Dialogo Terzo: In a Landscape creato da Alessandro Sciarroni nell’ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO e con la sua recente creazione: Op. 22 No. 2. con Marta Ciappina.
In a landscape è una creazione che riprende il titolo di un brano di John Cage, composto per “calmare la mente e aprirla ad influenze divine”, e che indaga una nuova forma di tenerezza, attraverso l’aspetto più leggero e misterioso della ripetizione di un gesto, che sembra avere un’energia opposta rispetto alla pazienza, alla fatica, e all’ostinazione dell’azione, ma in cui si intuisce una serena determinazione, un atto d’amore estremo.
Op. 22 No. 2 è invece il titolo di un assolo coreografato da Alessandro Sciarroni, ispirato al poema sinfonico del compositore finlandese Jean Sibelius: Il cigno di Tuonela e basato sul poema epico Kalevala della mitologia finlandese.
Il solo coreografico viene interpretato da Marta Ciappina, danzatrice con la quale Sciarroni collabora da diversi anni, e con la quale, durante il percorso creativo, ha condiviso video e passi di pratiche coreografiche che sono state e sono fondanti del loro percorso artistico: da Trisha Brown ai video di musica pop anni ottanta e novanta, creando le basi per un linguaggio/scrittura comune.

A partire da questi materiali si sono addentrati in un lavoro di scrittura coreografica, fino a un dispositivo non solo di movimento, ma anche di ascolto, che spettatori e spettatrici scopriranno attraversando la creazione.
Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle Performing Arts con alle spalle diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e della ricerca teatrale. I suoi lavori vengono presentati in festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali. Tra i vari riconoscimenti, gli viene assegnato nel 2019 il Leone d’Oro alla carriera per la Danza. Il suo lavoro può utilizzare alcune tecniche e pratiche derivanti della danza, come da altre discipline come il circo e lo sport.
Oltre al rigore, alla coerenza e alla nitidezza di ogni creazione, i suoi lavori tentano di svelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica degli interpreti, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una dimensione temporale altra, e di una relazione empatica tra spettatori e interpreti.

ALESSANDRO SCIARRONI

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (estratto) + Op. 22 No. 2
  • Summary: Una rielaborazione della più recente creazione di Alessandro Sciarroni per Marta Ciappina, ripensata per lo spazio delle Bolle Nardini.
  • Data evento: 06-09-2023
  • Dove: Le Bolle Nardini
  • Prezzo: Intero € 20 Ridotto € 16
  • Orario: 20.30
  • Tipologia: Danza
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (Estratto)
Pièce creata nell'ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO
coreografia e regia Alessandro Sciarroni
azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Stefano Sardi
interpretazione Estratto Simone Arganini, Stefano Sardi
musiche John Cage, Stefano Sardi
abiti Ettore Lombardi

Op. 22 No. 2
di Alessandro Sciarroni
con Marta Ciappina
musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2, "Tuonelan joutsen")
costumi Ettore Lombardi
cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino
produzione esecutiva Chiara Fava
cura tecnica Valeria Foti
Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE–PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024
L’opera Op. 22 No. 2 nasce nell’ambito della rete “Swans never die”: progetto di Lavanderia a Vapore (Piemonte dal Vivo) Operaestate Festival; Triennale Milano Teatro; Fondazione Teatro Grande di Brescia; Festival Bolzano Danza; Gender Bender International Festival; “Memory in Motion. Re-Membering Dance History (Mnemedance)” – Università Ca’Foscari Venezia; DAMS–Università degli Studi di Torino.

Il festival torna ad abitare con la danza l’architettura delle Bolle Nardini, opera di Massimiliano Fuksas, con un estratto di Dialogo Terzo: In a Landscape creato da Alessandro Sciarroni nell’ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO e con la sua recente creazione: Op. 22 No. 2. con Marta Ciappina.
In a landscape è una creazione che riprende il titolo di un brano di John Cage, composto per “calmare la mente e aprirla ad influenze divine”, e che indaga una nuova forma di tenerezza, attraverso l’aspetto più leggero e misterioso della ripetizione di un gesto, che sembra avere un’energia opposta rispetto alla pazienza, alla fatica, e all’ostinazione dell’azione, ma in cui si intuisce una serena determinazione, un atto d’amore estremo.
Op. 22 No. 2 è invece il titolo di un assolo coreografato da Alessandro Sciarroni, ispirato al poema sinfonico del compositore finlandese Jean Sibelius: Il cigno di Tuonela e basato sul poema epico Kalevala della mitologia finlandese.
Il solo coreografico viene interpretato da Marta Ciappina, danzatrice con la quale Sciarroni collabora da diversi anni, e con la quale, durante il percorso creativo, ha condiviso video e passi di pratiche coreografiche che sono state e sono fondanti del loro percorso artistico: da Trisha Brown ai video di musica pop anni ottanta e novanta, creando le basi per un linguaggio/scrittura comune.

A partire da questi materiali si sono addentrati in un lavoro di scrittura coreografica, fino a un dispositivo non solo di movimento, ma anche di ascolto, che spettatori e spettatrici scopriranno attraversando la creazione.
Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle Performing Arts con alle spalle diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e della ricerca teatrale. I suoi lavori vengono presentati in festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali. Tra i vari riconoscimenti, gli viene assegnato nel 2019 il Leone d’Oro alla carriera per la Danza. Il suo lavoro può utilizzare alcune tecniche e pratiche derivanti della danza, come da altre discipline come il circo e lo sport.
Oltre al rigore, alla coerenza e alla nitidezza di ogni creazione, i suoi lavori tentano di svelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica degli interpreti, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una dimensione temporale altra, e di una relazione empatica tra spettatori e interpreti.

ALESSANDRO SCIARRONI

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: U. (un canto)
  • Summary: U. è una performance musicale, costituita da canti corali tratti dal repertorio italiano composti tra la metà del secolo scorso e i giorni nostri.
  • Data evento: 26-07-2024
  • Dove: Teatro Remondini
  • Prezzo: intero € 20/ ridotto € 18
  • Orario: 21.20
  • Tipologia: Danza, Musica
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

di Alessandro Sciarroni
con Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta, Annapaola Trevenzuoli
casting, direzione musicale, training vocale Aurora Bauzà & Pere Jou
casting, consulenza drammaturgica, training fisico Elena Giannotti
styling Ettore Lombardi
disegno luci e cura tecnica Valeria Foti
cura, consiglio e sviluppo Lisa Gilardino
amministrazione e produzione esecutiva Chiara Fava
casting, relazioni stampa e comunicazione Pierpaolo Ferlaino
social media Giulia Traversi
Produzione Corpoceleste_C.C.00#, MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale – coproduzione Progetto RING (Festival Aperto – Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Bolzano Danza – Fondazione Haydn, FOG Triennale Milano Performing Arts, Torinodanza Festival, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale), CENTQUATRE – PARIS, Festival D’Automne à Paris, Snaporazverein e partner in via di definizione – in collaborazione con Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa. Col supporto di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels.

 

U. è una performance musicale, un concerto, la cui drammaturgia, curata da Alessandro Sciarroni con Aurora Bauzà e Pere Jou, è costituita da canti corali tratti dal repertorio italiano composti tra la metà del secolo scorso e i giorni nostri. Per l’occasione l’artista mette assieme un nuovo gruppo di interpreti. Attraverso un accurato processo di ricerca e selezione, nasce un coro di sette cantanti con formazione ed esperienze vocali molto diversificate: Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta, Annapaola Trevenzuoli.

La prima intuizione sulla ricerca nasce grazie a una commissione della Fondazione Cartier che invita l’artista nel Novembre 2022 a co-curare una delle sue Soirées Nomades. In questa occasione, dieci cori folkloristici provenienti da diverse nazioni si esibiscono negli spazi espositivi della Triennale di Milano eseguendo canti tradizionali che parlano di amore, natura, esilio e resistenza. L’artista rimane particolarmente colpito dal repertorio dei due gruppi italiani invitati: il coro maschile “Voci dalla Rocca” e quello misto dei giovanissimi “Piccoli Cantori della Brianza”.

Questa musica d’ispirazione popolare affonda le radici nel secolo scorso, nonostante alcuni dei compositori che s’inscrivono in questo genere siano ancora attivi, come Renzo Bertoldo, Piercarlo Gatti e Bepi de Marzi. Un altro elemento di fascinazione nei programmi di questi cori è il fatto che l’elemento popolare si possa fondere, a volte, con quello cantautorale. Come nel caso di “Dolce sentire” di Riz Ortolani che è allo stesso tempo colonna sonora del film di Franco Zeffirelli Fratello Sole, Sorella Luna, e canto religioso.

In U. l’alternanza tra canti corali e silenzio dà corpo a una coreografia di voci: un inno di gioia, speranza e amore, una sfida (quasi) impossibile?

Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle performing arts, con una formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori partono da un’impostazione concettuale di matrice duchampiana, facendo ricorso ad un impianto teatrale, e sono ospitati in festival, musei e spazi non convenzionali, in tutta Europa, Nord America, Sud America e Asia. Nelle sue creazioni coinvolge artisti provenienti da diverse discipline, facendo proprie le tecniche della danza, del circo o dello sport. I suoi lavori tentano di disvelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una relazione empatica tra spettatori e interpreti. Nel 2019 gli viene assegnato il Leone d'Oro alla carriera per la Danza. Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE – PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024.

ALL WAYS

  • Sottotitolo: CIE Sharon Fridman
  • Summary: Un atteso ritorno per il pubblico di Operaestate: Sharon Fridman torna a Bassano con la coreografia All Ways coreografia Sharon Fridman danzatori Melania Olcina, Diego Arconada Tania Garrido, Freddy Houndekindo Richard Mascherin, Lucía Montes Juan Carlos Toledo, Fátima Cué musica Danski-Idan Shimoni produzione Compañía Sharon Fridman, co-produzione INAEM, CAM, Centro de Danza Canal, Coreógrafos en Comunidad and Teatro del Bosque proiezioni live e design sonoro Ofer Smilansky disegno luci Olga García (AAI) costumi MIZO, di Inbal Ben Zaken design grafico oficina 4Play suono Iñaki Ruiz produzione & management Lola Ortiz de Lanzagorta
  • Data evento: 17-07-2018
  • Dove: Teatro Remondini
  • Prezzo: €20.00 intero/ €16.00 ridotto
  • Orario: 21.20
  • Eventi Correlati: a:1:{i:0;s:4:"8856";}
  • Info: Acquista su Vivaticket Biglietteria Operaestate Via Vendramini 35, Bassano del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811 (chiusa da dicembre a maggio) Ufficio Informazioni Operaestate 0424 519819  
  • Tipologia: Danza
  • Galleria:
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