- Sottotitolo:
319^ residenza artistica
- Summary:
In residenza artistica negli spazi del CSC San Bonaventura dal 20 ottobre al 4 novembre, Alessandro Businaro e Stefano Fortin proseguono la loro ricerca intitolata "Pay Per View"
- Data evento:
31-10-2024
- Dove:
CSC San Bonaventura
- Orario:
18.00
- Tipologia:
Teatro
Pay Per View di Alessandro Businaro e Stefano Fortin
con Lorenzo Frediani
Regia Alessandro Businaro
assistente alla regia e alla drammaturgia Chiara Businaro
Produzione Bus 14, prodotto esecutivamente da MALTE e con il sostegno di Teatro del Carro/ MigraMenti
Residenza realizzata grazie al supporto del progeto VENE.RE
Nel 2017 sul Messaggero del Veneto venne pubblicata una lettera di un 30enne friulano di nome Michele che, a causa di una società non in grado di offrirgli un mondo all’altezza delle sue aspettative, decise di suicidarsi.
Il processo creativo Pay-per-view è partito dagli interrogativi generazionali e politici suscitati da questa lettera e, dopo diverse fasi di studio e la prima residenza del bando VENE.RE al Teatro del Lemming di Rovigo, giunge a Bassano per approfondire e testare alcuni elementi drammaturgici e del dispositivo performativo.
Ognuna delle tre fasi di residenza è divisa in due momenti: il primo è quello, attraverso le reti dei tre partner, di realizzare interviste a giovani adulti per approfondire con loro i nuclei centrali della drammaturgia (la crudeltà dei rapporti di forza tra disponibilità economica e aspettative; la brutalità insita nell’atto di dover prendere una decisione; le dinamiche che si stabiliscono tra “pagare” e “vedere”); il secondo è quello di gettare le basi del dispositivo scenico, attraverso un laboratorio e un primo lavoro su palco, che permetteranno di esplorare alcune delle relazioni tra i tre soggetti fondanti del futuro spettacolo: il piano rappresentativo di una vicenda da osservare; il performer; le possibilità del pubblico di interagire con la visione, di interrompere, continuare o sospendere l’atto del vedere.
Grazie al supporto del progetto VENE.RE, che mette in rete le residenze della regione Veneto (Teatro del Lemming, Operaestate Festival/CSC Bassano del Grappa, Teatro Comunale di Vicenza), il gruppo avrà modo di poter lavorare con tre bacini di testimonianze diverse, riuscendo così a capire quali delle questioni sono strutturali e quali invece variano in base alla circostanza.
Alessandro Businaro (regista classe 1993, formatosi alla Scuola di teatro Galante Garrone e all'Accademia Silvio d'Amico) e Stefano Fortin (drammaturgo e dramaturg classe 1989, formatosi all'Accademia dello Stabile del Veneto) collaborano assieme dal 2018, prima per il progetto Amleto (finalista alla Biennale College Registi Under 30) ; poi nel 2020 per lo spettacolo George II (con cui partecipano alla 48ma edizione della Biennale Teatro); e poi nel 2021 ideano Orizzonte Postumo, progetto residenziale prodotto dal Teatro Stabile del Veneto, nel quale viene realizzata la trilogia Abitare lo specchio. Per formalizzare il rapporto pluriennale e produrre in autonomia i propri lavori, i due fondano nel 2023 la compagnia Bus 14, che attualmente comprende anche Chiara Businaro ed Enrico Catapano e ha all'attivo la performance 35040 e l’inaugurazione, nel 2024, di nidOramai, uno spazio residenziale nel comune di Villa Estense (PD). Individualmente, Businaro dal 2021 è direttore artistico di Teatro in Quota, festival di arte performativa di Rocca di Mezzo (AQ) attraverso il quale ha creato una rete internazionale che ha portato nel 2022 alla fondazione, assieme ad altri 5 registi provenienti da tutta Europa, del collettivo El Encuentro. Fortin, invece, tra il 2021 e il 2023 è coinvolto nei progetti Abbecedario, Calendario civile e Italian Stories, prodotti dal Piccolo di Milano. Nel 2022 vince, con il testo Cenere, il bando Biennale College Teatro Autori Under 40.

- Sottotitolo:
285^ residenza coreografica
- Summary:
Vincitore di DNAppunti coreografici 2022, Alessandro Marzotto Levy sarà in residenza artistica al CSC S. Bonaventura dal 21 maggio al 4 giugno 2023, per proseguire la ricerca intitolata "Irene".
- Data evento:
04-06-2023
- Dove:
CSC San Bonaventura
- Orario:
sharing a porte chiuse
- Tipologia:
Danza
Vincitore di DNAppunti coreografici 2022, l'artista della danza Alessandro Marzotto Levy sarà in residenza artistica al CSC S. Bonaventura per proseguire la ricerca intitolata "Irene".
Ideazione e coreografia: Alessandro Marzotto Levy
Composizione musicale: Flavia Passigli
Supporto artistico: Alice Consigli / Physalia
Supporto alla Produzione: Tir Danza
Progetto vincitore di DNAppunti Coreografici 2022.
IRENE affronta la morte.
Lo spazio creato dalla mancanza.
La lontananza. La risoluzione e l’assenza non vanno per mano.
La vita va avanti immediatamente, non aspetta i lutti e niente può sembrare più assurdo.
Lo spettacolo si sviluppa nella scena con l’esplorazione delle sensazioni del corpo davanti alla perdita. La memoria dei momenti vissuti viene tradotta in linguaggio coreografico fatto di azioni rituali che celebrano un crescendo di emozioni e la sensazione del tempo che passa inesorabile. Un altro elemento alla base della ricerca coreografica è l’esplorazione della caduta come traduzione ritmica, sfiancante e ricorrente dell’assenza. Le memorie così difficili da tenere salde, sono l’unica cosa a cui ci possiamo aggrappare.
Durante le residenze del 2023 lo spettacolo vuole decollare verso dimensioni astratte, politiche e oniriche, con l'intenzione di creare una celebrazione non educata o coerente ma di spaziare nell'inesplorato e caotico sempre mantenendo la possibilità ad un pubblico di avere una chiave di lettura.
Nato a Firenze, Alessandro Marzotto Levy è un danzatore, coreografo, curatore ed insegnante, la cui formazione e carriera ha coinvolto diversi paesi europei. Lasciata la Toscana da giovanissimo inizia a ballare e si forma alla Rambert School di Londra. Dall'Inghilterra passa alla Spagna per completare la sua formazione con IT Dansa, compagnia nella quale ha l'opportunità di ballare il repertorio di coreografi come Jiri Kylian a Ohad Naharin.
A Groningen in Olanda inizia la sua ricerca coreografica sotto l'ombrello della casa di produzione Random Collision e lavora come danzatore per coreografi come Jasmine Ellis e Leo Lerus. Di ritorno in Inghilterra forma una compagnia di danza, Impermanence Dance Theatr. All'interno di Impermanence Alessandro è attivo come danzatore/performer ma anche nell'ambito della produzione e dalla coreografia e cura piccoli festival e serate di danza al Bristol Old Vic. Facendo tappa a Berlino, dove consolida la sua passione per la curatela di festival e l'insegnamento, Alessandro e' da poco tornato a vivere sulle sue colline intorno a Firenze, dove si dedica alla sperimentazione con agricolture biologiche e l'autosostentamento.
- Sottotitolo:
300^ residenza artistica
- Summary:
In residenza artistica negli spazi del CSC Guadagnin dall'1 all'8 ottobre, Alessandro Sciarroni prosegue la sua ricerca
- Data evento:
07-10-2023
- Dove:
CSC Piazzetta Guadagnin
- Orario:
sharing a porte chiuse
- Tipologia:
Danza
di Alessandro Sciarroni
con Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta, Annapaola Trevenzuoli
casting, direzione musicale, training vocale Aurora Bauzà & Pere Jou
casting, consulenza drammaturgica, training fisico Elena Giannotti
styling Ettore Lombardi
disegno luci e cura tecnica Valeria Foti
cura, consiglio e sviluppo Lisa Gilardino
U. è una performance musicale, un concerto, la cui drammaturgia è costituita da canti corali tratti dal repertorio italiano composti tra la metà del secolo scorso e i giorni nostri. Per l’occasione l’artista mette assieme un nuovo gruppo di interpreti, con formazione ed esperienze vocali molto diversificate. In U. l’alternanza tra canti corali e silenzio dà corpo a una coreografia di voci: un inno di gioia, speranza e amore, una sfida (quasi) impossibile?
Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle Performing Arts con alle spalle diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori vengono presentati in festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali rispetto ai tradizionali luoghi di fruizione e prevedono il coinvolgimento di professionisti provenienti da diverse discipline. Tra i vari riconoscimenti, gli viene assegnato nel 2019 il Leone d’Oro alla carriera per la Danza.
Il suo lavoro parte da un’impostazione concettuale di matrice duchampiana, fa ricorso ad un impianto teatrale, e può utilizzare alcune tecniche e pratiche derivanti della danza, e da altre discipline come il circo e lo sport. Oltre al rigore, alla coerenza e alla nitidezza di ogni creazione, i suoi lavori tentano di disvelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica degli interpreti, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una dimensione temporale altra, e di una relazione empatica tra spettatori e interpreti.
Le sue creazioni sono state presentate in tutta Europa, in Nord e Sud America, Medioriente e Asia. Tra le principali manifestazioni ha preso parte alla Biennale de la Danse di Lione, Kunstenfestivaldesarts di Brussels, Impulstanz Festival a Vienna, Festival d’Automne e Festival Séquence Danse del 104 a Parigi, Centrale Fies, Abu Dhabi Art Fair, Juli Dans Festival ad Amsterdam, Crossing the Line di New York, Hong Kong Art Festival, il Festival TBA di Portland, Festival Panorama Rio de Janeiro, la Biennale di Venezia (che gli dedica una monografica nel 2017) e presentato il suo lavoro presso il Centre Pompidou di Parigi, The Walker Art Center di Minneapolis, Punta della Dogana-Palazzo Grassi a Venezia e il Museo MAXXI di Roma.
Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE-PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024. I suoi spettacoli sono prodotti da Marche Teatro in collaborazione con diversi coproduttori nazionali e internazionali, a seconda dei progetti. Alcuni dei sostenitori storici sono Centrale Fies, Comune di Bassano del Grappa – Centro per la Scena Contemporanea, Amat, la Biennale de la danse – Maison de la Danse de Lyon, La Biennale di Venezia, Mercat de les Flors – Graner (Barcelona), Fondation d’entreprise Hermès nell’ambito di New Settings e l’Associazione corpoceleste_C.C.00# della quale è direttore artistico.
- Sottotitolo:
285^ residenza artistica
- Summary:
In residenza artistica negli spazi del CSC S.Bonaventura dal 23 aprile al 9 maggio, le artiste Alice Giuliani e Camilla Strandhagen proseguono la loro ricerca intitolata "And everything is as porous as a bodily crack"
- Data evento:
09-05-2023
- Dove:
CSC San Bonaventura
- Orario:
sharing a porte chiuse
- Tipologia:
Danza
In And everything is as porous as a bodily crack Alice e Camilla, in collaborazione con il duo synth-pop Acte Bonté, esplorano il tema delle cicatrici invisibili tracciate dall'esperienza della malattia cronica e della fatica. Utilizzano il movimento e il suono, la scrittura e il canto per comporre ed evocare atmosfere intime, fantascientifiche o distorte. Abbracciano la performatività come luogo di drammaturgia morbida, dove il tempo può dilatarsi all'insegna del criptime e dove i corpi possono ricercare le proprie conformazioni e azioni predilette, giocando a custodire o svelare i propri segreti nascosti, bagnandosi nel dolore e nella cura. Come può la condivisione delle esperienze diventare un percorso comune verso la cicatrizzazione, nel senso di vivere meglio con le nostre ferite?
Alice e Camilla si incontrano nel 2021 in Belgio dove frequentano il MA ISAC in studi coreografici presso l'Académie royal de beaux arts de Bruxelles. And everything is as porous as a bodily crack è la loro prima collaborazione.
Alice Giuliani è una performer e maker italiana con sede a Bruxelles, lavora tra Italia, Belgio, Svizzera e Germania. Si identifica come spoonie o crip. Formatasi come danzatrice sin dall'età di 5 anni, nel suo lavoro utilizza linguaggi interdisciplinari ponendo il corpo al centro come luogo di immaginazione, vulnerabilità e identità. Come autrice sta sviluppando il progetto A.ROOM.POURED.OVER.ME. ed è artista selezionata per il bando Live Works 2022/23 di Centrale Fies (IT). Negli ultimi anni ha lavorato come performer per diverse produzioni in Europa, tra cui: Madrigals di Benjamin Abel Meirhaeghe con musiche di Doon Kanda (2022, BE); Irene Russolillo, This is your skin (2018, IT); Marco D'Agostin, SAGA (2021, IT); Roberto Castello/ALDES In Girum imus nocte (2015, IT); Alessandro Schiattarella, One at a time (2017, CH) e Zer-brech-lich (première 2023, DE). Si è laureata al DAMS di Roma TRE e al dipartimento di danza di Paris VIII Université (2016). Nel 2019 si è formata nell'ambito di PACAP3 presso Forum Dança (Lisbona, PT).
Camilla Borud Strandhagen (1992) è nata ad Oslo, in Norvegia, e vive a Bruxelles. Si laurea presso l'Art Academy di Oslo in danza contemporanea nel 2014, da allora è attiva nel campo delle arti performative. Nel suo lavoro è incuriosita dalla relazione tra gli stati e le tensioni fisiche e mentali, e usa l'immaginazione, il sogno e le pratiche fisiche per aprire gli angoli torbidi abitati dall'ignoto. La sua ricerca attuale, che sta sviluppando nell'ambito del MA presso l'Académie royal de beaux arts de Bruxelles, ruota attorno alla potenziale trasformazione del corpo, attraverso un approccio sensoriale e fisico alla neuroplasticità, alle vibrazioni e ai sogni, e analizza come il corpo sia in grado di cambiare qualità e modalità di movimento per decostruire le forme. Lavora come performer, danzatrice e creatrice, e di recente ha collaborato con Parvin Saljoughi per la creazione "Make sense who may. I Switch off" con première al Beursschouwburg durante il Batârd Festival di Bruxelles.
Residenza in collaborazione con Centrale Fies / LIVE WORKS
- Sottotitolo:
248^ residenza coreografica
- Summary:
L'artista della danza Andrea Rampazzo e l'artista, social activist e ricercatrice in ambito legale Paula Fraschia lavorano a una ricerca dedicata all'introduzione della pratica della danza in ambito legale
- Data evento:
21-11-2021
- Dove:
CSC Piazzetta Guadagnin
- Orario:
Non è previsto sharing.
- Tipologia:
Danza
L'artista della danza Andrea Rampazzo e l'artista, social activist e ricercatrice in ambito legale Paula Fraschia lavorano a una ricerca dedicata all'introduzione della pratica della danza all’interno della formazione nelle Cliniche legali (centri di supporto legale per rifugiati e persone in difficoltà).
Obiettivo della residenza, in vista di una lecture/workshop dedicato al Convegno Nazionale delle Cliniche Legali, è quello di esplorare come le arti, e la danza in particolare, potrebbero contribuire al discorso del diritto d’asilo in generale, e condividere con i professionisti (avvocati, giuristi e studenti) delle pratiche fisiche nel tentativo di portare un punto di vista alternativo e affrontare i concetti legati al diritto attraverso la lente dell'arte.
Con il sostegno di Ass. Culturale ZEBRA
- Accessibilità:
Si
- Sottotitolo:
303^ residenza artistica
- Summary:
In residenza artistica negli spazi del CSC Guadagnin dal 16 al 28 ottobre, l'artista irlandese Aoife McAtamney prosegue la propria ricerca nell'ambito del progetto Choreography Connects.
- Data evento:
28-10-2023
- Dove:
CSC Piazzetta Guadagnin
- Tipologia:
Danza
Parte del progetto Choreography Connects, in collaborazione con CoisCéim Broadreach, Le Gymnase CDCN a Roubaix, Francia, sostenuto dall'International Residency (IRIS) award dell'Arts Council of Ireland e parte delle azioni di Boarding Pass Plus Dance, sostenuto dal Ministero della Cultura.
In residenza artistica negli spazi del CSC Guadagnin dal 16 al 28 ottobre, l'artista irlandese Aoife McAtamney prosegue la propria ricerca nell'ambito del progetto Choreography Connects, che riunisce sei artiste della danza che sviluppano pratiche artistiche socialmente impegnate, con uno sguardo attento alla natura e alla sostenibilità. A Bassano McAtamney proseguirà la propria ricerca sulla voce, e sulle connessioni tra l'acqua e la propria pratica di danza, oltre a riconnettersi le artiste visive incontrate a Bassano in occasione del workshop annuale del progetto.
Aoife McAtamney è una ballerina/ coreografa, musicista, attrice e insegnante con sede a Dublino. Ha iniziato una carriera come ballerina e coreografa producendo lavoro a livello locale e internazionale e dal 2019, è stata in tour con Oona Doherty come cantante e ballerina per la performance Lady Magma e danza con la coreografa Emma Martin in Night Dances. Come attrice, Aoife può essere vista in Paula Keohos, documentario televisivo I diavoli in lei e anche a fianco di Olwen Fouéré per BBCNI e TG4.
Come coreografa, ha ricevuto numerosi premi e borse di studio dall'Arts Council e Culture Ireland ed è stata la prima artista femminile Lgbtq+ Aerowaves in Irlanda come parte della coorte del 2014 con il suo primo assolo Softer Swells - che successivamente ha girato a livello internazionale anche a La Briqueterie a Vitry-sur-Seine e il festival Instances a Chalon-sur-Saône.
La sua pratica del movimento si è evoluta in musica, songwriting e paesaggi sonori per le esibizioni e all'inizio del 2020 Aoife si è laureata con un MA (1 º) in songwriting presso l'Università di Limerick. Accanto al lavoro nella danza e nella coreografia, Aoife istruisce i ballerini e insegna laboratori nel movimento vocale e coltiva una pratica artistica comunitaria sviluppando indagini di genere, ascendenza e natura. Dal 2020 - 2022 Aoife è stata la principale artista del movimento per la Dublin City Council Culture Company e crediti di pratica di partecipazione con corpi di invecchiamento della cultura includono Broadreach di Coiscéim Dance Theatre e ora con Macushla Dance Group.
- Sottotitolo:
322^ residenza artistica
- Summary:
In residenza artistica negli spazi del CSC San Bonaventura dal 14 febbraio al 5 marzo, Babilonia Teatri prosegue la sua ricerca artistica
- Data evento:
05-03-2025
- Dove:
CSC San Bonaventura
- Orario:
sharing a porte chiuse
- Tipologia:
Teatro
di Babilonia Teatri
con Enrico Castellani, Valeria Raimondi, Francesco Scimemi, Emanuela Villagrossi
scene e costumi Babilonia Teatri
produzione Teatro Metastasio di Prato
foto Sara Castiglioni
Abracadabra vuole essere uno spettacolo che fonda, leghi e intrecci magia e morte. La magia si nutre della sua vera o presunta capacità di dominare le forze della natura.
L'interrogativo è se la sua forza e il suo immaginario possano qualcosa anche nei confronti della fine.
Apparizione e sparizione sono un classico della magia. Il fatto che i corpi prendano vita e poi, a un tratto, la perdano, nonostante tutte le spiegazioni di tipo scientifico, ha qualcosa di incommensurabile. Qualcosa di sconvolgente, di straordinario nella sua ordinarietà.
Tutti conoscono il numero della colomba che esce dal cilindro. A tutti è capitato di vedere sparire sotto i propri occhi, grazie a un gioco di prestigio, un foulard, una moneta, un orologio. Un attimo prima c’erano, un attimo dopo no.
Abracadabra fonde teatro e magia. Sacro e profano. Fantasmi e corpi. Vita e ossessioni. Morte e mondo onirico.
Il progetto, nella sua forma definitiva, sarà presentato all'edizione 2025 di Operaestate Festival.
Babilonia Teatri è una formazione entrata con passo deciso nel panorama teatrale contemporaneo distinguendosi per un linguaggio che a più voci viene definito pop, rock, punk.
I fondatori del gruppo, Enrico Castellani e Valeria Raimondi, compongono drammaturgie dall’incedere unico, sorta di litanie scolpite nelle contraddizioni dell’oggi, portate in scena con attitudine ribelle. Hanno indagato diverse angolazioni della vita di provincia, cristallizzandola come microcosmo di un dolore universale, affrontato con coraggio dissacrante. Coraggio che è valso al gruppo il prestigioso Leone d’argento della Biennale di Venezia.
Babilonia Teatri si caratterizza per il suo sguardo irriverente e divergente sull’oggi che mostra i nervi scoperti del nostro tempo. Per uno stile fuori dagli schemi che intende il teatro come specchio della società e della realtà. Attraverso l’uso di nuovi codici visuali e linguistici esprime la necessità e l’urgenza dell’interrogazione, per far emergere conflitti e tensioni, con ironia e cinismo, affetto e indignazione.
- Sottotitolo:
282^ residenza artistica
- Summary:
In residenza artistica negli spazi del CSC S.Bonaventura dal 21 al 27 febbraio 2023, l'associazione Base9 esplorerà pratiche di co-creazione e co-immaginazione.
- Data evento:
26-02-2023
- Dove:
CSC San Bonaventura
- Orario:
non è previsto sharing
- Tipologia:
Danza
Cosa significa co-immaginare? Cosa succede se ci prendiamo il tempo per pensare il futuro?
il team artistico di Base 9, in residenza negli spazi del CSC San Bonaventura, esplorerà processi di co-immaginazione e co-creazione che attingono dalle poetiche dei singoli per strutturarsi in nuovi ecosistemi di movimento e relazione. Un tempo prezioso in cui riflessioni e pratiche fisiche si intrecciano, per approfondire una rete di progettualità che l’associazione sta sviluppando.
Base 9 è una piccola comunità artistica che riconosce nelle pratiche coreografiche, di danza e movimento le sue principali forme di espressione. Hanno collaborato con artistə quali Mélanie Demers, Nora Chipaumire, Yasmeen Godder, Silvia Gribaudi, Chiara Bersani, Andrea Costanzo Martini, Ivan Pérez, Masako Matsushita, Marina Mascarell, Marco D'Agostin, Cullberg Ballet, de Stilte, Divadlo Studio Tanca. I loro progetti di natura performativa, partecipativa o laboratoriale, vengono ospitati presso numerosi festival, musei, spazi urbani o naturali. Il team di artistə di Base 9 ha esperienza nel lavorare con professionisti della danza e non, sviluppando parallelamente un'attenzione per pratiche di movimento per le comunità.
- Sottotitolo:
240^ residenza coreografica
- Summary:
In residenza dal 27 al 30 luglio e dal 13 al 14 settembre, prosegue il lavoro sulla performance Borderline insieme ad alcuni artisti del territorio.
- Data evento:
30-07-2021
- Dove:
CSC Piazzetta Guadagnin
- Orario:
Non è previsto sharing.
- Tipologia:
Danza
In residenza dal 27 al 30 luglio e dal 13 al 14 settembre, prosegue il lavoro sulla performance Borderlineinsieme ad alcuni artisti del territorio. Un gioco coreografico per spazi urbani, in cui – a partire da alcune domande – la comunità è invitata a scegliere uno space coin (un gettone colorato), da cui si generano brevi danze inattese, che diano spazio a qualcosa che non ha abbastanza spazio.
ph. Erika Fregolent