Il nuovo lavoro mira a riprodurre l'effetto di saturazione che deriva dal sovracarico di stimoli, impulsi e richiami a cui siamo oggi giorno sottoposti e che causa una sorta di "stanchezza di dello sguardo", una capacità di lettura e assimilazione arrendevole che non comprenda più tutto ciò che rientra nel suo vedere. Come creare questo effetto? La risposta è: mettendo in scena un corpo iperattivo, che si faccia carico di tutti gli stimoli del mondo. Un corpo che incarni, in un ritmo forsennato, senza respiro, tutte le iconografie di quello che oggi ci circonda per divertirci, eccitarci, interessarci. Un corpo iperattivo, uno spettacolo impazzito, una macchina senza soste. L'esperimento che Marco intende mettere alla prova con Everything is ok è quello di sottoporre allo sguardo di un pubblico un dispositivo coreografico che generi una sovrapproduzione di stimoli. Trascorso il tempo necessario per cui sia l'occhio di chi guarda, sia il corpo di chi agisce, saranno stanchi per continuare a guardare e a muoversi nello stesso modo, si proverà a rivelare il rovescio del meccanismo: un nuovo modo di agire, un nuovo modo di guardare. Lo sharing di presentazione del lavoro sviluppato durante la residenza è previsto per venerdì 19 dicembre alle ore 21.00. un progetto di e con Marco D'Agostin musiche originali LSKA prodotto da VAN con il supporto di Kilowatt Festival, inTeatro, CSC, D.ID Dance Identity In collaborazione con PUNGILALUNA verrà proposto dalle ore 19.00 alle ore 20.00 un angolo lettura per adulti e non solo, nel foyer del Garage. L'albo illustrato: l'incanto della Parola e l'incanto dell'Immagine. Ingresso libero