In residenza artistica dal 1 al 7 ottobre, il coreografo Daniele Ninarello prosegue la propria ricerca, dal titolo "Pastorale", negli spazi del CSC Guadagnin. Non è previsto sharing.
Foto di repertorio della compagnia: spettacolo STILL
PASTORALE – residenza
La danza mira a rivelare ciò che scaturisce sia dalla percezione dell'esterno sia da una visione intima, capace di generare una Pastorale che catturi gli elementi che circondano la figura umana, e ai quali essa stessa si aggrappa, per non soccombere al vuoto interiore. Pastorale affronta la paura della morte e dell'oblio: i corpi, elementi poliritmici e compositivi, cercano di sfuggire al buio nel tentativo di accordarsi, di raggiungere l'altro e il suo tempo per non perderlo; e in questa delicata operazione, dell'anima che cerca di unirsi a una nuova unità, si intravede il tentativo di ingannare la morte.
La Pastorale è l'altrove: luogo utopico in cui la natura spalanca la propria bellezza; uno spazio musicale in cui i corpi sono uniti da un principio di trasformazione che si esprime nella ricerca di un movimento naturale, perpetuo.
Nell'accordatura tra i corpi si intravede un rituale cui affidarsi, cogliendo quell'intangibile empatia che esiste tra corpo sonoro e corpo fisico, via di fuga per quell'altrove che è stato di grazia, in cui tempo e spazio coincidono, e la paura svanisce.
Foto di repertorio della compagnia: spettacolo STILL
