Fabio Liberti
274^ residenza coreografica
Fabio Liberti
274^ residenza coreografica
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“Non è il passato in quanto tale che ci governa, eccetto forse da un punto di vista biologico. E’ l’immagine del passato, spesso fortemente strutturato e mitizzato. Le immagini e le costruzioni simboliche del passato sono impresse, quasi come un’informazione genetica, nella nostra sensibilità”.
Il coreografo italiano, ma attivo a Copenaghen, Fabio Liberti è in residenza negli spazi del CSC dal 3 al 14 ottobre 2022 per un progetto che indaga i temi della memoria e dell'identità, attraverso i ricordi personali della danzatrice, performer e artista visuale Maud Karlsson. Il viaggio parte dal ricordo dei suoi nonni che negli anni ’50 e ’60 gestivano una fabbrica di pon pon nella Svezia del Nord, per poi arrivare al presente. Attraversando le sue memorie è possibile viaggiare nel tempo e nello spazio, in un’atmosfera al contempo concreta e astratta, in cui momenti drammatici si alternano ad eventi divertenti, avvolti in un travolgente caos di immagini e velocità.
Il lavoro di Fabio Liberti si focalizza sulla memoria come elemento strettamente connesso al nostro senso di identità, costruita sulla base di narrazioni di vita - esperienze soggettive, il contesto sociale e le storie collettive- che abbiamo interiorizzato. Il contesto sociale attuale ha moltiplicato in modo esponenziale le esperienze di vita possibili, mai come oggi infatti siamo in grado di stringere così tanti contatti umani, o di accedere a così tante informazioni o ancora di essere fisicamente presenti in luoghi diversi nell’arco di una sola vita. Davanti a questo scenario il coreografo pone delle domande e degli spunti di riflessione: in che modo questa accelerazione influenza la nostra memoria e la nostra identità? In che modo il nostro cervello filtra, selezione e assorbe stimoli significativi che modellano e danno forma all’identità in in tempi di iperconnessione e iperattività?
Partendo da questi interrogativi il lavoro di ricerca intende combinare la composizione del movimento, il live text ed elementi visuali per utilizzare le memorie personali di Maud e il contesto sociale e storico corrispondente, come materiale creativo per riflettere sull’intrinseca relazione tra memoria e identità.
Parte del progetto Dance & Dramaturgy.