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PARINI SECONDO

  • Sottotitolo: 304^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 14 al 21 novembre, Parini Secondo sceglie il salto della corda come pratica atletica e come elemento ritmico, nella sua nuova ricerca artistica dal titolo do-around-the-world.
  • Data evento: 21-11-2023
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: sharing aperto al pubblico
  • Tipologia: Danza

di: Parini Secondo
con: Sissj Bassani, Martina Piazzi
secondo cast: Camilla Neri, Francesca Pizzagalli
coreografia: Parini Secondo, liberamente ispirata a contenuti online
suono: Alberto Ricca/Bienoise
luce: Bianca Peruzzi
costumi e intrecci: Giulia Pastorelli
corde: MarcRope Milano
organizzazione: Margherita Alpini
con il supporto di: Network Anticorpi XL, AMAT Marche, Culture Moves Europe, Magdalena Oettl
altri supporti: Parsec Bologna, ORA (Sondrio, IT), KOMMA Production (Copenhagen, DK), ERASMUS+ program, Armunia (Castiglioncello, IT), CSC-Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa, IT)
e la consulenza di: Camilla Rizzi, Lola Posani, Luigi Monteanni
Produzione: Parini Secondo, Nexus Factory

In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 14 al 21 novembre, Parini Secondo sceglie il salto della corda come pratica atletica e come elemento ritmico, nella sua nuova ricerca artistica dal titolo do-around-the-world.
In questo strumento, Parini identifica la potente unione tra l'atleta e il bambino, due figure eroiche che, insieme al poeta, condividono uno stretto rapporto con la morte (Jesi, 1958). Il salto, al contempo zoppìa e volo, è la danza stilizzata che conduce fuori dal labirinto, interpretata qui come negazione della condizione sistemica che ci vorrebbe immobili stesi a terra con gli occhi chiusi. Si può uscire dall’impasse come tamburi: creando un vuoto fisico in cui la pelle risuona ad/con ogni colpo, diventa eco delle parole sentite, diventa pietra che canta.
In una composizione elaborata insieme al musicista e ricercatore Alberto Ricca/Bienoise, la ripetitività illusoria del flusso rotatorio della corda intorno alle due danzatrici e saltatrici Sissj Bassani e Martina Piazzi diventa una spirale inesorabile che parabola il tempo dal reale al rituale. Ciò che viene prima, l’esercizio, è già tutto quello che viene dopo, è la danza. In questo binomio sportivo-rituale, si sviluppa un percorso di sublimazione della pratica atletica in cui la ripetizione occludente si trasforma in portale evolutivo. Il passaggio dalla sfera eserciziale a quella performativa avviene discretamente e per giustapposizione, velando il percorso iniziatico che li connette che si ispira al gioco della campana nella sua versione francese - l’escargot, una griglia spiralica numerata da compiere in andata e in ritorno saltando su un solo piede.
È proprio nella natura di quanto è sacro il poter essere udito, ma il voler essere visto in modo velato o il non voler essere visto affatto (Schneider, 2005).

Parini è un personaggio fittizio dal volto felino, un progetto coreografico e un futuro ristorante di piadina.
Parini Secondo nasce nel 2017 da un'idea di Sissj Bassani (Cesena, 1997) e Martina Piazzi (Bologna, 1997), coinvolgendo Camilla Neri (Lugo, 1997) e Francesca Pizzagalli (Cesena, 1997). Il collettivo lavora sul movimento in modo mutevole, mettendo in discussione i limiti della paternità e dell’aggiornamento. Con un atto ecologico e preconfezionato, il gruppo remixa le idee di altre persone e materiali coreografici presi dal mondo online, spesso sotto forma di tutorial, assemblando coreografie attraverso il campionamento. Parini sfrutta e supporta il potenziale dell'open source e del fai-da-te.
Dal 2019 il collettivo collabora con il musicista, produttore e docente Alberto Ricca/Bienoise (Verbania, 1985), presente nella realizzazione dei progetti "i"(2019), "ROCCO"(2019) e "SPEEED"(2020).
Fin dalla sua fondazione, il collettivo ha partecipato a diversi festival, eventi e concorsi:
BIM! BIM! Microfestival for Children di Katriém Ass. Cult. (Santarcangelo di Romagna, 2017) ; MAIONESE home vernissage (Bologna, 2017-2018); Concorso internazionale di danza OPUS 1 per giovani coreografi (Celje, Slovenia, 2018-2019); U.F.O. Art&sound Festival di Mastronauta e Migma Collective (Omegna, 2018-2020); Fron+@ Festival (Murska Sobota, Slovenia, 2018); ArtistInCasa Festival (Republic of San Marino, 2018); theWorkRoom by Fattoria Vittadini (Milan, Italy, 2019); NAOcrea at DidStudio by Ariella Vidach/AiEP (Milan, Italy, 2019); Multiplicidades Festival (Santa Cruz, Portugal, 2019); INDIEPride Festival (Bologna, Italia, 2019); ELEMENTI Festival di Magma & Mu (Cervia, Italia, 2020).

Residenza parte di ResidanceXL, azione del Network AnticorpiXL.
logo network anticorpi XL 

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DANIELE NINARELLO

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: 302^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 22 al 30 ottobre, Daniele Ninarello prosegue la ricerca "Healing Together".
  • Data evento: 27-10-2023
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: sharing a porte chiuse
  • Tipologia: Danza

Coreografia Daniele Ninarello
Performers Vera Borghini, Loredana Canditone, Silvia Brazzale, Raffaele Tori.
Assistente alla creazione Elena Giannotti
Consulenza Drammaturgica Gaia Clotilde Chernetich
Elaborazioni sonore Saverio Lanza
Disegno Luci Marco Santambrogio
Styling Ettore Lombardi

In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 23 al 29 ottobre, Daniele Ninarello prosegue la ricerca "Healing Together", una ricerca nata da una serie di brevi azioni coreografiche chiamate "proteste silenziose" create durante i periodi di lockdown e dedicate al concetto di "corpo della protesta". Il desiderio è quello di realizzare un processo in cui i/le performer possano abbandonarsi a uno spazio reciprocamente costruito in cui esporre i propri corpi vulnerabili. In questo spazio condiviso i/le performer procedono insieme attraverso una danza che emerge dal proprio flusso di coscienza attivato in tempo reale, al fine di liberare e rivelare tensioni nuove e trattenute. I nostri giorni richiedono una riflessione sul senso della cura, della partecipazione, dell'ascolto e della guarigione. I nostri corpi subiscono continui dettati dall'esterno, sono territori colonizzati dal controllo, dalla violenza e dall'offesa. Siamo costretti a non esprimere la nostra vulnerabilità, che rimane non osservata e non celebrata. L'intenzione è quella di creare un “corpo collettivo” che si autogenera nel presente, come forma di protesta. Quattro corpi si offrono alla comunità, con le loro vulnerabilità esposte e le loro ferite aperte. 

Daniele Ninarello è un artista attivo nel campo delle performing arts. Il suo linguaggio coreografico si articola attraverso una costante ricerca di movimento che mette al centro il “corpo vivo” come luogo di mediazione. I suoi lavori sono spesso costituiti da pratiche di movimento che si dispiegano in una dimensione coreografica esperienziale, dove i corpi sono spesso orientati e tenuti in vita da una coscienza collettiva. Dopo aver frequentato la Rotterdam Dance Academy danza con svariati coreografi internazionali tra cui Bruno Listopad, Barbara Altissimo, Meekers Uitgesprokendans, Virgilio Sieni, Sidi Larbi Cherkaoui. Dal 2007 porta avanti una propria ricerca coreografica e di movimento e presenta le sue creazioni in diversi festival nazionali ed internazionali.
Dal 2010 le sue produzioni entrano a far parte della rete Anticorpi Explo in Italia e successivamente all’estero grazie ai progetti Les Repérages e Dance Roads sostenuto da MosaicoDanza/Festival Interplay. Nel 2010 porta avanti la sua ricerca nel progetto Transforme con il sostegno di Festival Insoliti, sotto la direzione artistica di Miryam Gourfink alla Fondation Royaumont, esplorando la relazione tra danza, musica, video, e l’ausilio di nuove tecnologie insieme al compositore Daniel Zea, e collabora come coreografo nel Collettivo Burak a Spazi per la Danza Contemporanea.
Nel 2012 si aggiudica la menzione DNA Romaeuropa Festival, viene selezionato per partecipare al progetto internazionale Residenza in Sharing con i centri TROIS–CL e TanzTendenz di Monaco ed inizia una collaborazione come danzatore con la compagnia EASTMAN – Sidi Larbi Cherkaoui.Man Size è presentato nello stesso anno a Charleroi per Les Reperages e selezionato insieme a Non(leg)azioni per il CDC – Les Hivernales Avignon 2011 100% Danse “Quand les régions s’en mêlent…”. Sempre nel 2012 il Centro de Documentação e Pesquisa em Dança di Rio de Janeiro lo invita per una co-creazione con Ricardo Ambrózio, danzatore di Ultima Vez con cui crea Many finalista al Premio Equilibrio 2013.

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AOIFE MCATAMNEY

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: 303^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC Guadagnin dal 16 al 28 ottobre, l'artista irlandese Aoife McAtamney prosegue la propria ricerca nell'ambito del progetto Choreography Connects.
  • Data evento: 28-10-2023
  • Dove: CSC Piazzetta Guadagnin
  • Tipologia: Danza

Parte del progetto Choreography Connects, in collaborazione con CoisCéim Broadreach, Le Gymnase CDCN a Roubaix, Francia, sostenuto dall'International Residency (IRIS) award dell'Arts Council of Ireland e parte delle azioni di Boarding Pass Plus Dance, sostenuto dal Ministero della Cultura.

In residenza artistica negli spazi del CSC Guadagnin dal 16 al 28 ottobre, l'artista irlandese Aoife McAtamney prosegue la propria ricerca nell'ambito del progetto Choreography Connects, che riunisce sei artiste della danza che sviluppano pratiche artistiche socialmente impegnate, con uno sguardo attento alla natura e alla sostenibilità. A Bassano McAtamney proseguirà la propria ricerca sulla voce, e sulle connessioni tra l'acqua e la propria pratica di danza, oltre a riconnettersi le artiste visive incontrate a Bassano in occasione del workshop annuale del progetto. 

Aoife McAtamney è una ballerina/ coreografa, musicista, attrice e insegnante con sede a Dublino. Ha iniziato una carriera come ballerina e coreografa producendo lavoro a livello locale e internazionale e dal 2019, è stata in tour con Oona Doherty come cantante e ballerina per la performance Lady Magma e danza con la coreografa Emma Martin in Night Dances. Come attrice, Aoife può essere vista in Paula Keohos, documentario televisivo I diavoli in lei e anche a fianco di Olwen Fouéré per BBCNI e TG4.
Come coreografa, ha ricevuto numerosi premi e borse di studio dall'Arts Council e Culture Ireland ed è stata la prima artista femminile Lgbtq+ Aerowaves in Irlanda come parte della coorte del 2014 con il suo primo assolo Softer Swells - che successivamente ha girato a livello internazionale anche a La Briqueterie a Vitry-sur-Seine e il festival Instances a Chalon-sur-Saône.
La sua pratica del movimento si è evoluta in musica, songwriting e paesaggi sonori per le esibizioni e all'inizio del 2020 Aoife si è laureata con un MA (1 º) in songwriting presso l'Università di Limerick. Accanto al lavoro nella danza e nella coreografia, Aoife istruisce i ballerini e insegna laboratori nel movimento vocale e coltiva una pratica artistica comunitaria sviluppando indagini di genere, ascendenza e natura. Dal 2020 - 2022 Aoife è stata la principale artista del movimento per la Dublin City Council Culture Company e crediti di pratica di partecipazione con corpi di invecchiamento della cultura includono Broadreach di Coiscéim Dance Theatre e ora con Macushla Dance Group.

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MATILDE VIGNA

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: 301^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica nello spazio del CSC S. Bonaventura dall'8 al 18 ottobre, Matilde Vigna, giovane e accreditata attrice rodigina, indaga il complesso tema della perdita del linguaggio, attraverso l’incrocio di diverse storie, intrecci, esperienze, punti di vista, innamoramenti.
  • Data evento: 18-10-2023
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Tipologia: Teatro

Parte del progetto Vene.Re, di Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Comune di Bassano del Grappa – Opera Estate Festival Veneto/CSC e Teatro del Lemming.

In residenza artistica nello spazio del CSC S. Bonaventura dal 10 al 18 ottobre, Matilde Vigna, giovane e accreditata attrice rodigina, indaga il complesso tema della perdita del linguaggio, attraverso l’incrocio di diverse storie, intrecci, esperienze, punti di vista, innamoramenti.

Matilde Vigna si forma come attrice alla scuola del Teatro Stabile di Torino dove si diploma con la direzione di Valter Malosti nel 2015. Prosegue la formazione con il corso di Alta Formazione di Emilia Romagna Teatro sotto la direzione di Antonio Latella. "SANTA ESTASI - Atridi: otto ritratti di famiglia", il progetto conclusivo del percorso, è vincitore del premio Ubu 2016 come miglior spettacolo e miglior attore under35 (ex-aequo a tutto il cast). Come attrice collabora con compagnie indipendenti (Compagnia Ragli, Domesticalchimia, Ariel dei Merli) e con registi come Valter Malosti, Antonio Latella, Michele di Mauro, Leonardo Lidi.
E' parte del cast vincitore del bando per registi under 30 indetto dalla Biennale di Venezia nel 2018 sotto la regia di Leonardo Lidi. E' finalista al premio Ubu 2018 nella categoria Miglior Attrice under35.

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MATILDE VIGNA

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: 305^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica nello spazio del CSC S. Bonaventura dal 18 al 23 dicembre, Matilde Vigna, giovane e accreditata attrice rodigina, prosegue la sua ricerca
  • Data evento: 22-12-2023
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: sharing aperto al pubblico
  • Tipologia: Teatro

Parte del progetto Vene.Re, di Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Comune di Bassano del Grappa – Opera Estate Festival Veneto/CSC e Teatro del Lemming.

In residenza artistica nello spazio del CSC S. Bonaventura dal 18 al 23 dicembre, Matilde Vigna, giovane e accreditata attrice rodigina, indaga il complesso tema del linguaggio, attraverso l’incrocio di diverse storie, intrecci, esperienze, punti di vista, innamoramenti.

Cosa vuol dire avere le parole? Cosa vuol dire perderle? Matilde Vigna con Anna Zanetti, Greta Cappelletti e Giacomo Agnifili si interrogano sulle inifnite implicazioni, pratiche e metaforiche, della perdita del linguaggio. Partendo da una famiglia in cui la madre "perde" la capacità di esprimersi correttamente ritornando ad un'infanzia della mente, una famiglia in cui una nuova nascita evidenzia altre, infinite possibilità di comunicazione, la riflessione sul linguaggio si allarga per diventare un discorso più ampio, pubblico e sociale.

Matilde Vigna si forma come attrice alla scuola del Teatro Stabile di Torino dove si diploma con la direzione di Valter Malosti nel 2015. Prosegue la formazione con il corso di Alta Formazione di Emilia Romagna Teatro sotto la direzione di Antonio Latella. "SANTA ESTASI - Atridi: otto ritratti di famiglia", il progetto conclusivo del percorso, è vincitore del premio Ubu 2016 come miglior spettacolo e miglior attore under35 (ex-aequo a tutto il cast). Come attrice collabora con compagnie indipendenti (Compagnia Ragli, Domesticalchimia, Ariel dei Merli) e con registi come Valter Malosti, Antonio Latella, Michele di Mauro, Leonardo Lidi.
E' parte del cast vincitore del bando per registi under 30 indetto dalla Biennale di Venezia nel 2018 sotto la regia di Leonardo Lidi. E' finalista al premio Ubu 2018 nella categoria Miglior Attrice under35.

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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