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W.I.T.C.H.E.S.S.

  • Data evento: 25-03-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Tipologia: Musica

Clotilde Cappelletti: danza
Andrea S. Giordano: voce, flauto, elettronica
Silvia Cignoli: chitarra elettrica, elettronica
Francesca Remigi: batteria, composizione

La seconda collaborazione col Centro di Produzione Musica del Piemonte Orientale We Start porta a Bassano negli spazi del CSC dal 20 al 25 Marzo il progetto W.I.T.C.H.E.S.S. (Womxn Implement The Creation of Harmonious Ecosystems of Selfless Species). Nato dalla collaborazione tra la batterista Francesca Remigi, la chitarrista Silvia Cignoli, la cantante Andrea Silvia Giordano e la ballerina Clotilde Cappelletti. Partendo da alcune opere di scrittrici femministe contemporanee (Angela Davis, Silvia Federici, Chimamanda Ngozi Adichie,…) il quartetto costruisce una performance interdisciplinare con l’obiettivo di immaginare una realtà libera dal patriarcato e modelli di genere predefiniti, partendo dalla rielaborazione di alcune tematiche quali la caccia alle streghe, la segregazione razziale, il capitalismo concepito come ostacolo alla sopravvivenza delle minoranze. 

Residenza realizzata in collaborazione con il Centro di Produzione Musica del Piemonte Orientale We Start 
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CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

  • Visite: 1175

BRAIN ON FIRE

  • Accessibilità: Si
  • Summary: Al CSC Agostinelli dal 15 al 18 febbraio, la residenza di Brain on Fire: un progetto che riunisce sei creative producer/curatori - Lisa Gilardino, Damien Modolo, Giulia Traversi, Aurelie Martin, Michele Mele e Mauro Danesi - che accompagnano artisti nel loro percorso professionale. Un'occasione per analizzare e navigare insieme i temi e le complessità urgenti del settore, e condividere strategie e progettualità.
  • Data evento: 15-02-2024
  • Dove: Palazzo Agostinelli
  • Orario: non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

Al CSC Agostinelli dal 15 al 18 febbraio, la residenza di Brain on Fire: un progetto che riunisce sei creative producer/curatori - Lisa Gilardino, Damien Modolo, Giulia Traversi, Aurelie Martin, Michele Mele e Mauro Danesi - che accompagnano artisti nel loro percorso professionale. Un'occasione per analizzare e navigare insieme i temi e le complessità urgenti del settore, e condividere strategie e progettualità.

 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

  • Visite: 347

FONDO: Elena Rivoltini e Vashish Soobah

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: 305^ residenza artistica
  • Summary: Parte delle azioni del Network FONDO, in residenza artistica dal 9 al 12 gennaio gli artisti Elena Rivoltini e Vashish Soobah esplorano la propria ricerca artistica.
  • Data evento: 12-01-2024
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

 Parte delle azioni del Network FONDO, in residenza artistica dal 9 al 12 gennaio gli artisti Elena Rivoltini e Vashish Soobah esplorano la propria ricerca artistica.

Elena Rivoltini
Elena Rivoltini (1994) è performer, attrice, cantante e sound artist. Si diploma nel 2017 presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano e porta avanti parallelamente gli studi musicali specializzandosi in polifonia vocale antica e musica elettronica. Debutta a teatro lavorando come performer per Bob Wilson in Odyssey (2016) e dal diploma ad oggi ha lavorato come interprete nel mondo del teatro di parola, del teatro danza, della performance e del teatro musicale. Parla cinque lingue – italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e cura un archivio di glossolalie. Indaga la voce, la propriocezione sottile del corpo e la respirazione per creare drammaturgie scenico-sonore e progetti site-specific.

Vashish Soobah
Vashish Soobah (1994) è un artista visivo, filmmaker e documentarista nato in Sicilia da genitori mauriziani cresciuto in Brianza e attualmente di base a Milano. Si è laureato in Media Design ed Arti Multimediali (2018) presso NABA e ha ottenuto un Master in Moving Image & Artist’s Film presso Goldsmiths, University of London (2019). Nella costruzione dei suoi lavori parte sempre dalla sua condizione di in-between, ovvero quella di essere in mezzo tra due culture, quella italiana e quella mauriziana. La sua pratica verte attorno al concetto di memoria e migrazione, sul significato di casa e di identità, sulla spiritualità e sulle questioni legate alla diaspora mauriziana attraverso narrazioni biografiche e personali.

FONDO
Un progetto coordinato da Santarcangelo dei Teatri e sviluppato con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Centrale Fies, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione I Teatri – Reggio Emilia, Fuorimargine / Centro di produzione della danza in Sardegna, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino | Centro di Residenza Emilia-Romagna, Lavanderia a Vapore / Fondazione Piemonte dal Vivo, OperaEstate Festival Veneto / CSC Centro per la Scena Contemporanea, Ravenna Teatro, SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione della Liguria, Teatro Pubblico Campano, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, Teatro Stabile dell’Umbria, Triennale Milano Teatro

Santarcangelo dei Teatri, in collaborazione con 15 partner italiani, ha costruito una rete dedicata allo sviluppo produttivo di artiste e artisti emergenti, con l’obiettivo di sostenere le fasi di ricerca di progetti performativi che per loro natura richiedono lunghi tempi di creazione. I 16 enti e strutture che compongono Fondo rispondono a obiettivi distinti all’interno del sistema teatrale e performativo, facendo fronte in questo modo a esigenze di lavoro differenziate rispetto alla produzione artistica, dallo sviluppo alla circuitazione. Il programma, della durata di un anno, prevede un supporto economico di 20.000€ (a gruppo) destinato alla ricerca e alla produzione di un progetto creativo, così come la partecipazione di artiste, artisti e compagnie ad almeno 50 giornate di residenza ospitate dai partner, 4 masterclass o workshop guidati da autrici e autori internazionali.

 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

  • Visite: 323

PARINI SECONDO

  • Sottotitolo: 304^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 14 al 21 novembre, Parini Secondo sceglie il salto della corda come pratica atletica e come elemento ritmico, nella sua nuova ricerca artistica dal titolo do-around-the-world.
  • Data evento: 21-11-2023
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: sharing aperto al pubblico
  • Tipologia: Danza

di: Parini Secondo
con: Sissj Bassani, Martina Piazzi
secondo cast: Camilla Neri, Francesca Pizzagalli
coreografia: Parini Secondo, liberamente ispirata a contenuti online
suono: Alberto Ricca/Bienoise
luce: Bianca Peruzzi
costumi e intrecci: Giulia Pastorelli
corde: MarcRope Milano
organizzazione: Margherita Alpini
con il supporto di: Network Anticorpi XL, AMAT Marche, Culture Moves Europe, Magdalena Oettl
altri supporti: Parsec Bologna, ORA (Sondrio, IT), KOMMA Production (Copenhagen, DK), ERASMUS+ program, Armunia (Castiglioncello, IT), CSC-Centro per la Scena Contemporanea (Bassano del Grappa, IT)
e la consulenza di: Camilla Rizzi, Lola Posani, Luigi Monteanni
Produzione: Parini Secondo, Nexus Factory

In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 14 al 21 novembre, Parini Secondo sceglie il salto della corda come pratica atletica e come elemento ritmico, nella sua nuova ricerca artistica dal titolo do-around-the-world.
In questo strumento, Parini identifica la potente unione tra l'atleta e il bambino, due figure eroiche che, insieme al poeta, condividono uno stretto rapporto con la morte (Jesi, 1958). Il salto, al contempo zoppìa e volo, è la danza stilizzata che conduce fuori dal labirinto, interpretata qui come negazione della condizione sistemica che ci vorrebbe immobili stesi a terra con gli occhi chiusi. Si può uscire dall’impasse come tamburi: creando un vuoto fisico in cui la pelle risuona ad/con ogni colpo, diventa eco delle parole sentite, diventa pietra che canta.
In una composizione elaborata insieme al musicista e ricercatore Alberto Ricca/Bienoise, la ripetitività illusoria del flusso rotatorio della corda intorno alle due danzatrici e saltatrici Sissj Bassani e Martina Piazzi diventa una spirale inesorabile che parabola il tempo dal reale al rituale. Ciò che viene prima, l’esercizio, è già tutto quello che viene dopo, è la danza. In questo binomio sportivo-rituale, si sviluppa un percorso di sublimazione della pratica atletica in cui la ripetizione occludente si trasforma in portale evolutivo. Il passaggio dalla sfera eserciziale a quella performativa avviene discretamente e per giustapposizione, velando il percorso iniziatico che li connette che si ispira al gioco della campana nella sua versione francese - l’escargot, una griglia spiralica numerata da compiere in andata e in ritorno saltando su un solo piede.
È proprio nella natura di quanto è sacro il poter essere udito, ma il voler essere visto in modo velato o il non voler essere visto affatto (Schneider, 2005).

Parini è un personaggio fittizio dal volto felino, un progetto coreografico e un futuro ristorante di piadina.
Parini Secondo nasce nel 2017 da un'idea di Sissj Bassani (Cesena, 1997) e Martina Piazzi (Bologna, 1997), coinvolgendo Camilla Neri (Lugo, 1997) e Francesca Pizzagalli (Cesena, 1997). Il collettivo lavora sul movimento in modo mutevole, mettendo in discussione i limiti della paternità e dell’aggiornamento. Con un atto ecologico e preconfezionato, il gruppo remixa le idee di altre persone e materiali coreografici presi dal mondo online, spesso sotto forma di tutorial, assemblando coreografie attraverso il campionamento. Parini sfrutta e supporta il potenziale dell'open source e del fai-da-te.
Dal 2019 il collettivo collabora con il musicista, produttore e docente Alberto Ricca/Bienoise (Verbania, 1985), presente nella realizzazione dei progetti "i"(2019), "ROCCO"(2019) e "SPEEED"(2020).
Fin dalla sua fondazione, il collettivo ha partecipato a diversi festival, eventi e concorsi:
BIM! BIM! Microfestival for Children di Katriém Ass. Cult. (Santarcangelo di Romagna, 2017) ; MAIONESE home vernissage (Bologna, 2017-2018); Concorso internazionale di danza OPUS 1 per giovani coreografi (Celje, Slovenia, 2018-2019); U.F.O. Art&sound Festival di Mastronauta e Migma Collective (Omegna, 2018-2020); Fron+@ Festival (Murska Sobota, Slovenia, 2018); ArtistInCasa Festival (Republic of San Marino, 2018); theWorkRoom by Fattoria Vittadini (Milan, Italy, 2019); NAOcrea at DidStudio by Ariella Vidach/AiEP (Milan, Italy, 2019); Multiplicidades Festival (Santa Cruz, Portugal, 2019); INDIEPride Festival (Bologna, Italia, 2019); ELEMENTI Festival di Magma & Mu (Cervia, Italia, 2020).

Residenza parte di ResidanceXL, azione del Network AnticorpiXL.
logo network anticorpi XL 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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DANIELE NINARELLO

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: 302^ residenza artistica
  • Summary: In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 22 al 30 ottobre, Daniele Ninarello prosegue la ricerca "Healing Together".
  • Data evento: 27-10-2023
  • Dove: CSC San Bonaventura
  • Orario: sharing a porte chiuse
  • Tipologia: Danza

Coreografia Daniele Ninarello
Performers Vera Borghini, Loredana Canditone, Silvia Brazzale, Raffaele Tori.
Assistente alla creazione Elena Giannotti
Consulenza Drammaturgica Gaia Clotilde Chernetich
Elaborazioni sonore Saverio Lanza
Disegno Luci Marco Santambrogio
Styling Ettore Lombardi

In residenza artistica negli spazi del CSC S. Bonaventura dal 23 al 29 ottobre, Daniele Ninarello prosegue la ricerca "Healing Together", una ricerca nata da una serie di brevi azioni coreografiche chiamate "proteste silenziose" create durante i periodi di lockdown e dedicate al concetto di "corpo della protesta". Il desiderio è quello di realizzare un processo in cui i/le performer possano abbandonarsi a uno spazio reciprocamente costruito in cui esporre i propri corpi vulnerabili. In questo spazio condiviso i/le performer procedono insieme attraverso una danza che emerge dal proprio flusso di coscienza attivato in tempo reale, al fine di liberare e rivelare tensioni nuove e trattenute. I nostri giorni richiedono una riflessione sul senso della cura, della partecipazione, dell'ascolto e della guarigione. I nostri corpi subiscono continui dettati dall'esterno, sono territori colonizzati dal controllo, dalla violenza e dall'offesa. Siamo costretti a non esprimere la nostra vulnerabilità, che rimane non osservata e non celebrata. L'intenzione è quella di creare un “corpo collettivo” che si autogenera nel presente, come forma di protesta. Quattro corpi si offrono alla comunità, con le loro vulnerabilità esposte e le loro ferite aperte. 

Daniele Ninarello è un artista attivo nel campo delle performing arts. Il suo linguaggio coreografico si articola attraverso una costante ricerca di movimento che mette al centro il “corpo vivo” come luogo di mediazione. I suoi lavori sono spesso costituiti da pratiche di movimento che si dispiegano in una dimensione coreografica esperienziale, dove i corpi sono spesso orientati e tenuti in vita da una coscienza collettiva. Dopo aver frequentato la Rotterdam Dance Academy danza con svariati coreografi internazionali tra cui Bruno Listopad, Barbara Altissimo, Meekers Uitgesprokendans, Virgilio Sieni, Sidi Larbi Cherkaoui. Dal 2007 porta avanti una propria ricerca coreografica e di movimento e presenta le sue creazioni in diversi festival nazionali ed internazionali.
Dal 2010 le sue produzioni entrano a far parte della rete Anticorpi Explo in Italia e successivamente all’estero grazie ai progetti Les Repérages e Dance Roads sostenuto da MosaicoDanza/Festival Interplay. Nel 2010 porta avanti la sua ricerca nel progetto Transforme con il sostegno di Festival Insoliti, sotto la direzione artistica di Miryam Gourfink alla Fondation Royaumont, esplorando la relazione tra danza, musica, video, e l’ausilio di nuove tecnologie insieme al compositore Daniel Zea, e collabora come coreografo nel Collettivo Burak a Spazi per la Danza Contemporanea.
Nel 2012 si aggiudica la menzione DNA Romaeuropa Festival, viene selezionato per partecipare al progetto internazionale Residenza in Sharing con i centri TROIS–CL e TanzTendenz di Monaco ed inizia una collaborazione come danzatore con la compagnia EASTMAN – Sidi Larbi Cherkaoui.Man Size è presentato nello stesso anno a Charleroi per Les Reperages e selezionato insieme a Non(leg)azioni per il CDC – Les Hivernales Avignon 2011 100% Danse “Quand les régions s’en mêlent…”. Sempre nel 2012 il Centro de Documentação e Pesquisa em Dança di Rio de Janeiro lo invita per una co-creazione con Ricardo Ambrózio, danzatore di Ultima Vez con cui crea Many finalista al Premio Equilibrio 2013.

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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