Diary of a Move...in mostra!
Dopo la donazione al Museo del catalogo che raccoglie alcune pagine e testimonianze dei diari dei partecipanti al progetto multidisciplinare Diary of a Move di Masako Matsushita, il racconto del lockdown attraverso l’arte della danza entra di nuovo negli spazi del Museo Civico di Bassano del Grappa, con la mostra “Terzo Paesaggio: inchiostro degli occhi e diari in movimento - Testimonianze e colori dalla quarantena”, in programma dal 16 ottobre al 15 novembre. L’esposizione raccoglierà i diari di Diary of a Move dell’artista della danza Masako Matsushita, e le fotografie realizzate dagli studenti della scuola media paritaria “Santa Maria della Pieve” di Castelfranco Veneto.
Lo scorso agosto, durante B.Motion Danza, in occasione del debutto dell’omonima creazione coreografica nata da Diary of a Move, l’artista Masako Matsushita ha donato alla città di Bassano del Grappa il catalogo che riunisce il patrimonio umano raccolto durante il lockdown da aprile a maggio 2020, che rivela, attraverso una raccolta di movimenti, come sia stata la vita quotidiana in tempi di restrizioni della mobilità. Un archivio cartaceo che Masako Matsushita insieme ai 62 cittadini partecipanti al progetto, ha deciso di rendere accessibile per testimoniare questo tempo insolito, e che ora entra a far parte anche di una mostra temporanea nelle sale della Galleria Civica.
La mostra, parte del progetto Dancing Museums - the democracy of beings sostenuto dal programma Creative Europe dell'Unione Europea, raccoglierà una parte dei diari dei partecipanti, installazioni video, pannelli di pagine scelte, le grafiche di Giacomo Rastelli e i disegni di Luca Pierini, ma anche foto realizzate dal “Gruppo di Sostegno per Fotografi Pigri” coordinati dall’artista visiva Sara Lando. A completare l’esperienza, un angolo dedicato all’interazione in tempo reale con alcuni degli autori: l’“angolo telefonata”, in cui sarà possibile contattare alcuni autori dei diari e farsi raccontare l’esperienza della stesura del diario, per arricchire la mostra attraverso la viva voce di chi ha condiviso il processo creativo con l’artista.
Diary of a move è un processo creativo che ha origine nel 2012, quando, a Londra, Masako Matsushita comincia ad indagare il tema dell’archiviazione del movimento e del ruolo del corpo nella memoria a lungo termine: una sperimentazione artistica personale, portata avanti anche all'interno del progetto Dancing Museums the democracy of beings, e che evolve in un progetto di comunità proprio nelle prime fasi della pandemia. Durante i mesi di marzo e aprile 2020, infatti, Masako Matsushita, insieme a Operaestate Festival e al CSC Casa della danza di Bassano, lancia una call pubblica alla ricerca di partecipanti disponibili a registrare in un diario - analogico o digitale - un movimento al giorno per almeno 15 giorni: tra le molte persone che hanno risposto di diverse età e diversa provenienza, in 62 hanno poi deciso di condividere con la coreografa i propri diari.
Diary of a Move diventa così un processo creativo multidisciplinare e condiviso, che raccoglie la memoria di un momento storico speciale, e che segna l'inizio di un percorso che investiga l'umanità, condividendone fragilità e potenzialità, anche oltre i confini di quei movimenti e di quei corpi.
Nella seconda sala della mostra, un archivio fotografico raccoglie scatti e autoscatti realizzati durante il lockdown dagli studenti della scuola media paritaria “Santa Maria della Pieve” di Castelfranco Veneto, guidati dal docente di Arte e Tecnologia, l'architetto Giovanni Zonta.
- Parte del progetto Dancing Museums - the democracy of beings sostenuto dal programma Creative Europe dell'Unione Europea
The European Commission support for the production of this publication does not constitute endorsement of the contents which reflects the views only of the authors, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein.