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OPEN CALL: cercasi 12 cittadini per il progetto artistico "Scrivere lettere è sempre pericoloso" con Marco D’Agostin

Sarà vero che scrivere lettere è sempre pericoloso? Ma soprattutto, chi scrive ancora lettere?
Lo fa il coreografo Marco D’Agostin, che ispirandosi ai diari di Antonio Canova, apre a 12 cittadini il processo creativo del suo ultimo progetto, portando avanti la propria ricerca sui carteggi e sulla creazione artistica “a distanza”.

Il progetto Scrivere lettere è sempre pericoloso, è aperto a persone di ogni età (purché maggiorenni), anche senza esperienza di danza, che vogliano sorprendersi e immergersi in una nuova esperienza, individuale e collettiva. Prenderanno parte al processo creativo di Marco D’Agostin, e saranno protagonisti di una condivisione pubblica, che andrà in scena nel programma di Danza di Operaestate.
Il gruppo di partecipanti riceverà dal coreografo delle lettere, con le indicazioni per la costruzione di movimenti che ogni partecipante praticherà per proprio conto, e per lo scambio di lettere tra partecipanti. Nella seconda parte del progetto, seguiranno incontri individuali tra i partecipanti e Marco D’Agostin, per gli ultimi dettagli di una coreografia durante la quale i partecipanti si incontreranno per la prima volta in scena.

Per partecipare è sufficiente seguire con costanza il percorso individuale, e poter incontrare il coreografo tra il 20 e 21 luglio per delle sessioni di prova individuali. È inoltre fondamentale dare disponibilità ad andare in scena nei pomeriggi dal 22 al 24 luglio.
Iscrizioni tramite il modulo online entro il 10 aprile 2022: https://forms.gle/UKgL1DkcvD5AwEdx9

Marco D’Agostin è un artista attivo nel campo della danza e della performance, vincitore del Premio UBU 2018 come Miglior Performer Under 35. Il suo lavoro si interroga sul ruolo e il funzionamento della memoria, e pone al centro la relazione tra performer e spettatore.
La danza, una geografia complessa in cui suoni, parole e movimenti collidono di continuo, tende sempre verso la compromissione emotiva di chi la compie e di chi la guarda. 
Dopo una formazione con maestri di fama internazionale (Yasmeen Godder, Nigel Charnock, Rosemary Butcher, Wendy Houstoun, Emio Greco), ha iniziato la propria carriera come interprete, danzando per, tra gli altri, Claudia Castellucci / Socìetas Raffaello Sanzio, Alessandro Sciarroni, Liz Santoro, Iris Erez, Tabea Martin, Sotterraneo. Dal 2010 ad oggi ha sviluppato la propria ricerca coreografica come artista ospite di numerosi progetti internazionali (ChoreoRoam Europe, Act Your Age, Triptych). È stato per due volte tra le Priority Company del network europeo Aerowaves ed ha presentato i propri lavori in molti dei principali festival e teatri europei. Dal 2019, su invito di Boris Charmatz, è uno dei venti danzatori del progetto XX Dancers for the 20th century, per il quale interpreta il repertorio «Schuhplattler» dello spettacolo Folk-s di Alessandro Sciarroni. Nel 2020 è stato invitato da Marie Chouinard, direttrice della Biennale Danza, a realizzare una nuova creazione per i danzatori di Biennale College.