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ROMEO E GIULIETTA - L'amore è saltimbanco

Stivalaccio Teatro

ROMEO E GIULIETTA - L'amore è saltimbanco

Stivalaccio Teatro

10 Agosto 2016 | 21.00
Teatro Remondini,
Bassano del Grappa
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Prezzo: € 15,00/12,00


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Gli attori rivelazione di Stivalaccio Teatro, in un “Romeo e Giulietta” interpretato in chiave di commedia dell’arte
Venezia 1574, per onorare il futuro Re di Francia, Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di saltimbanchi dai trascorsi burrascosi, vengono incaricati di mettere in scena la più grande storia d’amore di tutti i tempi: “Romeo e Giulietta”. Ma dove trovare l’attrice giusta, casta e pura? A proporsi è Veronica Franco, poetessa e “honorata cortigiana” della Repubblica. Si assiste dunque a una prova aperta dove la celeberrima storia del Bardo si deforma nel mescolarsi di trame, dialetti, improvvisazioni, duelli e pantomime. 1574. Venezia in subbuglio. Per calli e fondamenta circola la novella: Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia, passerà una notte nella Serenissima. Un onore immenso per il Doge e per la città lagunare. Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanchi dai trascorsi burrascosi, vengono incaricati di dare spettacolo in onore del principe. Mica una storia qualunque, certo che no, la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: Romeo e Giulietta. Due ore di tempo per prepararsi ad andare in scena, provare lo spettacolo ma, sopratutto: dove trovare la “Giulietta” giusta, casta e pura, da far ammirare al principe Enrico? Ed ecco comparire nel campiello la procace Veronica Franco, poetessa e “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste dunque ad una “prova aperta”, alla maniera dei comici del “Sogno di una notte di mezza estate”, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime. Shakespeare diventa materia viva nel quale immergere le mani, per portare sul palco, attraverso il Teatro Popolare, le grandi passioni dell’uomo: le gelosie “Otelliane”, i pregiudizi da “Mercante”, “Tempeste” e naufragi. In una danza tra la Vita e la Morte, coltelli e veleni, il passato diventa spunto per riflettere su di noi e sul nostro presente. Con il loro stile travolgente, che rilegge la tradizione della Commedia dell’Arte in chiave contemporanea, Stivalaccio Teatro dimostra in questo nuovo lavoro una geniale spinta creativa, capace di coinvolgere il pubblico dall’inizio alla fine. soggetto originale e regia Marco Zoppello con Anna De Franceschi Michele Mori Marco Zoppello scenografia Alberto Nonnato costumi Antonia Munaretti maschere Roberto Maria Macchi duelli Giorgio Sgaravatto consulenza musicale Veronica Canale produzione Stivalaccio Teatro