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DON PASQUALE

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: musica di Gaetano Donizetti
  • Data evento: 10-10-2021
  • Dove: Sala Jacopo da Ponte
  • Prezzo: I settore € 30/25 - II settore € 25/20
  • Orario: 15.30
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  • Tipologia: Lirica
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

musica di Gaetano Donizetti
dramma buffo in tre atti di Giovanni Ruffini

Maestro concertatore e direttore
Giancarlo Andretta
regia Giuseppe Emiliani
progetto visual Federico Cautero
costumi Stefano Nicolao

interpreti
Don Pasquale Adolfo Corrado *
Norina Giulia Mazzola *
Dottor Malatesta Matteo Guerzé *
Ernesto Pietro Adaini
Un Notaro Antonio Feltracco

 * Vincitori del 50^ Concorso Internazionale per Cantanti Toti Dal Monte

Orchestra Regionale Filarmonia Veneta

Coro Iris Ensemble diretto da Marina Malavasi

Nuova Produzione
coproduzione: Comune di Bassano del Grappa, Teatro Comunale di Treviso, Comune di Padova, Teatro Sociale di Rovigo

Chiude il festival 2021 una deliziosa opera buffa, coinvolgente e dal ritmo serrato. Gioiello dell’opera comica ottocentesca, è l’ultimo capolavoro di Gaetano Donizetti ed anche una delle sue partiture più smaglianti, capace di appassionare il pubblico per l’irrefrenabile voglia di divertire.
È l’antica trama del vecchio (don Pasquale), economo e celibe, raggirato con l’offerta di una sposa ingenua, in realtà invece scaltra e maliziosa, che ama riamata il giovane nipote di don Pasquale. Equivoci e travestimenti, finte nozze, spese pazze, simulati tradimenti, fanno sì che il vecchio maledica il suo matrimonio, fino a scoprire la verità architettata a suo danno e a rassegnarsi volentieri a benedire le nozze, questa volta tra i due giovani.
Il libretto, come pure la definizione drammaturgica offerta dalla musica di Donizetti è un modello di eleganza e un vero manuale di comicità, ritmata da un intuito teatrale malizioso e attuale.
Eppure il Don Pasquale è qualcosa di più di un’opera buffa. È una riflessione lucida, disincantata, spietata sulla vecchiaia e sul contrasto generazionale. Lo stesso libretto ci dice che Don Pasquale è un «vecchio celibatario, tagliato all’antica», Norina una «giovane vedova», Ernesto «giovine entusiasta». Malatesta non ha appellativi anagrafici, ma caratteristiche tali («uomo di ripiego, faceto, intraprendente») da escludere che sia troppo in là con gli anni. Questo conflitto ci offre una chiave di lettura fondamentale.
In un’opera intrisa di lirismo e di cantabilità, che sia impostura, finzione, sfogo emotivo tutti cantano, tranne Don Pasquale (che anzi è talvolta costretto a fare da spettatore).
Tutto ciò mal si addice però al desiderio di ringiovanire (sposare una donna giovane, fare tanti figli) del protagonista. Un desiderio che si schianta miseramente contro la
sberla di Norina nel terzo atto. Un gesto estremo, inusitato, che colpì profondamente il pubblico dell’epoca, ma necessario, quasi terapeutico.
È come un risveglio - pur se amaro - da un sogno. Insomma Donizetti, scegliendo un soggetto arcinoto, spiazza le attese del pubblico, lo catapulta nel reale e gliene fornisce un’immagine deformata dall’umorismo, intrisa di malinconia e di «ilare rassegnazione».

OPERAESTATE FESTIVAL, Lirica

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Storie

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Aterballetto
  • Data evento: 17-07-2021
  • Dove: Teatro Remondini
  • Prezzo: Intero 20€ / Ridotto 16€
  • Orario: 21.20
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  • Tipologia: Danza
  • Luogo alternativo: Teatro Remondini
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

A causa del previsto maltempo, lo spettacolo andrà in scena al Teatro Remondini. Invariati data e orario.

Preludio
coreografia Diego Tortelli
con Clément Haenen, Arianna Kob, Ivana Mastroviti, Roberto Tedesco, Hélias Tur-Dorvault
musica Nick Cave
luci Carlo Cerri
assistente alla coreografia Casia Vengoechea
O
coreografia Philippe Kratz
con Clément Haenen, Ivana Mastroviti
musica Mark Pritchard, The Field
luci Carlo Cerri

Another Story
coreografia Diego Tortelli
con Estelle Bovay, Hélias Tur-Dorvault
musica Spiritualized
consulenza musica Federico Bigonzetti
luci Carlo Cerri

Alpha Grace
coreografia Philippe Kratz
con Estelle Bovay, Clément Haenen, Arianna Kob. Ivana Mastroviti, Roberto Tedesco, Hélias Tur-Dorvault
musiche Barrio Sur, Fela Kuti
consulente alla drammaturgia Tyrone Isaac-Stuart
luci Carlo Cerri

con il sostegno di CSC Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Coproduzione Teatro Ristori di Verona

 

Storie è una piccola antologia di frammenti danzati, costituita da coreografie che rappresentano una parte infinitesimale del ricco universo artistico e umano di due trentenni
di oggi: Diego Tortelli, coreografo residente ricercato anche all’estero come freelance, e Philippe Kratz, da anni danzatore di punta della compagnia già premiato con il premio
Danza & Danza per la coreografia. Entrambi presentano due coreografie, create per i danzatori della compagnia:

Preludio
Apre la serata Preludio di Diego Tortelli, una creazione per 5 interpreti costruita attorno ad alcuni dei più intensi poemi e brani del cantautore australiano Nick Cave, uno dei più grandi esponenti del Post Punk. Come Cave affronta
l’intreccio tra temi come l'amore, il “credo”, l'ossessione e la perdita, come se stesse raccontando una storia, in questa coreografia Tortelli si interroga sul proprio credo, il credo
nella fragilità e nella forza del corpo, firmando una preghiera profana in forma di lettera d'amore.
O
Il duo O di Philippe Kratz, invece, mette in scena due corpi/automi, che obbligano a interrogarsi su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico: resterà emotivo e sentito, o
diventerà seriale e alienato? Un duetto ispirato a una storia vera: nell'estate del 2017 a Hong Kong per la prima volta due robot umanoidi hanno interagito l'un con l’altro; un momento che ha reso più vicino un futuro in cui l'intera conoscenza umana sarà trasmessa da materiale inorganico comunicante.
Another Story
Another Story di Diego Tortelli riflette su come un gesto semplice come un abbraccio sia diventato il desiderio più nascosto: la coreografia diventa quindi un abbraccio solitario
e condiviso, violento e desiderato allo stesso tempo. Un abbraccio per cui il coreografo scrivere un’altra storia.
Alpha Grace
Infine, Alpha Grace di Philippe Kratz guarda al passato e all’empatia come percezione di sé su un piano comune con gli altri: una doppia ricerca catturata nel titolo, dove alpha,
simbolo dell’arcaico, si abbina a grace, una gentilezza dal valore quasi sacrale. Nella danza, l’empatia viene celebrata come stato che permette di comprendere davvero l’altro,
di imparare a provare le sue stesse emozioni e così conoscerne il valore.

OPERAESTATE FESTIVAL, Danza

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STEFANIA TANSINI

  • Sottotitolo: 236^ residenza coreografica
  • Summary: Stefania Tansini, vincitrice del Bando DNA Appunti coreografici, in residenza al CSC con il progetto My Body.
  • Data evento: 03-05-2021
  • Dove: CSC Piazzetta Guadagnin
  • Orario: non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

Non è previsto sharing.

My Body di Stefania Tansini, ha vinto  l’edizione 2020 del Bando di Dna Appunti coreografici, che la giuria ha premiato “per la genuina investigazione del lavoro corporeo percepita nel suo progetto MY BODY, per il linguaggio rigoroso e la costruzione sonora.”

My Body indaga la questione esistenziale attraverso una doppia prospettiva: da una parte l’individualità e il mondo, dall’altra la comunità e il mondo.
Come stiamo? Che cosa ne facciamo di questa vita, in questo corpo, in questa situazione? Ragiona sull’esistenza umana attraverso una sperimentazione del corpo che, mediante l’azione, il gesto, la danza, ricerca un linguaggio libero da ogni vincolo linguistico e ideologico, in grado di instaurare una relazione universale e sempre meno limitante.
Un corpo capace di reagire agli stimoli esterni: oggetti, persone, ambienti differenti, che lo modificano e che lui a sua volta modifica.
My Body, senza tralasciare la precisione della tecnica, si pone principalmente come un’intima ricerca della nostra umanità.

Stefania Tansini è una danzatrice e coreografa diplomata presso la Paolo Grassi di Milano. Ha lavorato con Simona Bertozzi, Luca Veggetti, Ariella Vidach, Romeo Castellucci, Motus. Accompagna alla formazione artistica un personale percorso autoriale, realizzando i propri progetti come: “Punti di ristoro” 2020, “La grazie del terribile” 2019, “Questione di vita o di morte” 2018, “Linea Umana” 2017. 

 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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SILVIA GRIBAUDI / MARGHERITA LANDI

  • Sottotitolo: 231^ residenza coreografica
  • Summary: In residenza artistica dal 1 al 7 febbraio negli spazi del CSC Guadagnin, la coreografa Silvia Gribaudi lavora alle prime fasi di ricerca per la coreografia Peso Piuma
  • Data evento: 07-02-2021
  • Dove: CSC Piazzetta Guadagnin
  • Orario: Non è previsto sharing.
  • Tipologia: Danza

In residenza artistica dal 1 al 7 febbraio negli spazi del CSC Guadagnin, la coreografa Silvia Gribaudi lavora alle prime fasi di ricerca per la coreografia Peso Piuma, una rivisitazione contemporanea del solo classico La morte del cigno. In particolare, la ricerca si concentra sulla versione del solo per il palcoscenico e su una ricerca coreografica che includa l'uso di dispositivi di Realtà Virtuale, con il supporto dell’artista Margherita Landi.

 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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GIACOMO CITTON

  • Sottotitolo: 230^ residenza coreografica
  • Summary: Il giovane danzatore e coreografo prosegue la ricerca finalista a DNAppunti coreografici 2020, dedicata all'esplorazione del'identità di artista. Non è previsto sharing.
  • Data evento: 25-01-2021
  • Dove: CSC Piazzetta Guadagnin
  • Orario: non è previsto sharing
  • Tipologia: Danza

Non è previsto sharing.

di e con Giacomo Citton
progetto finalista a DNAppunti Coreografici 2020

La ricerca, in forma di solo coreografico, muove dalla costante ricerca di sé, della propria identità di persona e di artista: cosa significa essere un artista? chi sono io? Sono le domande che spingono l’autore ad esporsi in prima persona, riformulando la risposta, provando e trovando identità diverse, divergenti, attraverso varie pratiche fisiche e tecniche performative. Un’indagine sulla propria percezione della realtà (tra società, identità e umanità), che mette in discussione il concetto di identità, di valore e “opinione personale”.
Attraverso diverse strategie performative - task coreografici, improvvisazione, l’uso della parola e la recitazione, il playback/lip-sync - l’io in scena cambia e si evolve, attraversando personaggi allegorici, paradossali e non convenzionali. 

CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, Residenze

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