Makaya McCraven batteria Marquis Hill tromba Junius Paul basso Matt Gold chitarra Joel Ross vibrafono
Makaya McCraven è un batterista, compositore e producer, tra i più prolifici della scena contemporanea. Il suo ultimo album In These Times, che presenta a Bassano, è il gran finale di un progetto lungo più di 7 anni, che si aggiunge al suo ricco catalogo. Definirlo con la parola "Jazz" non sarebbe sufficiente: è un artista che unisce e ridisegna passato, futuro e presente del suono, destrutturando arrangiamenti predefiniti a cui dà nuovi significati sonori. Nato a Parigi nel 1983, McCraven cresce nella vibrante zona di Northampton, Massachusetts, dove il padre condivideva palchi e sessioni con importanti musicisti locali e con una lunga serie di musicisti Gnawa africani. Una commistione di generi che definisce il suo mood: una vera e propria filosofia folk all’interno dello “schema jazz”, ma anche una profonda scoperta del ruolo sociale della musica, e di come possa essere importante nel costruire e riflettere un’intera comunità. Partendo da questo melting pot culturale, negli anni '90 tenta di ridurre il gap tra jazz e hip hop col suo primo progetto Cold Duck Complex; e tra il 2012 e il 2015 collabora a tantissimi progetti fino al suo doppio LP di In The Moment, tra i migliori dischi dell'anno secondo PopMatters, NPR, e il Los Angeles Times. In These Times è quindi il sunto di tutte le esperienze di Makaya, uno studio iniziato sette anni fa e finito solo adesso: un suono che connette passato e presente ma puntando al futuro, in una continua e mai banale evoluzione.
In programma in più repliche: h 11.00 Piazza Corte Maggiore h 16.30 Parco di Villa Binetti h 17.30 Vecchio Cimitero di Santa Maria in Colle h 18.30 Sagrato della Chiesa di Santa Maria in Colle Montebelluna (TV)
autori Giacomo Calli e Lucrezia C. Gabrieli musica Giacomo Calli testo Lucrezia C. Gabrieli e Giacomo Calli voce Lucrezia C. Gabrieli in collaborazione con Andrea Merendelli coreografia Lucrezia C. Gabrieli produzione Anghiari Dance Hub progetto vincitore del Bando Abitante con il supporto di Centro di Produzione Nazionale della Danza Virgilio Sieni e Fondazione Cr Firenze coproduzione 42STEMSandPOSAR-PiccoloOsservatorioArtistico in collaborazione con Associazione Culturale Mearevolutionae
In collaborazione con CombinAzioni Festival Ph. Gianluca Naphta Camporesi - Festival IPERCORPO
Il progetto nasce come atto di sensibilizzazione alla ricerca della bellezza, dell'arte, della cultura e della relazione, che non sono considerate essenziali per esistere, ma che dovrebbero esserlo per vivere. #sunflowerexperience è la declinazione di una ricerca su Vincent Van Gogh che si concretizza attraverso un proposta di arte performativa, sonora ed esperienziale, per spazi non teatrali in cui i partecipanti condividono lo spazio performativo (urbano o naturale, interno esterno…) con un performer e una traccia audio in cui si intrecciano suono e voce. Nel corso dell’evento, i partecipanti indosseranno delle cuffie bluetooth (SilentDisco) e potranno godere la visione dello spazio, oltre che arricchirla a beneficio dei passanti che li vedranno abitare lo spazio, urbano o naturale, senza alcun impatto sonoro. I partecipanti, indossando le cuffie, saranno infatti immersi nel luogo pubblico, ma potranno viverlo in una modalità intima, protetti dal mondo esterno; potranno decidere se ascoltare il percorso della voce guida, lasciare che il proprio sguardo sia veicolato dal movimento della performer, ascoltare la musica, aprirsi alle suggestioni o lasciarsi guidare da nuove associazioni visive. Pur stando in uno spazio limitato (saranno invitati a stare all’interno di un cerchio personale definito), potranno fare esperienza della performance ed esplorare lo spazio, con grande libertà.
Sottotitolo: Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (estratto) + Op. 22 No. 2
Summary: Una rielaborazione della più recente creazione di Alessandro Sciarroni per Marta Ciappina, ripensata per lo spazio delle Bolle Nardini.
Data evento: 05-09-2023
Dove: Le Bolle Nardini
Prezzo: Intero € 20 Ridotto € 16
Orario: 20.30
Tipologia: Danza
Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (Estratto) Pièce creata nell'ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO coreografia e regia Alessandro Sciarroni azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Stefano Sardi interpretazione Estratto Simone Arganini, Stefano Sardi musiche John Cage, Stefano Sardi abiti Ettore Lombardi
Op. 22 No. 2 di Alessandro Sciarroni con Marta Ciappina musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2, "Tuonelan joutsen") costumi Ettore Lombardi cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino
Il festival torna ad abitare con la danza l’architettura delle Bolle di Fuksas, con un estratto di Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE creato da Alessandro Sciarroni nell’ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO: un lavoro che crea una nuova forma di tenerezza, attraverso l’aspetto più leggero e misterioso della ripetizione di un gesto. Op. 22 No. 2 è invece un solo creato per Marta Ciappina, danzatrice con la quale il coreografo collabora da diversi anni, ispirata al poema sinfonico di Sibelius, Il cigno di Tuonela, basato su un poema epico finlandese.
Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (Estratto) Pièce creata nell'ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO coreografia e regia Alessandro Sciarroni azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Stefano Sardi interpretazione Estratto Simone Arganini, Stefano Sardi musiche John Cage, Stefano Sardi abiti Ettore Lombardi
Op. 22 No. 2 di Alessandro Sciarroni con Marta Ciappina musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2, "Tuonelan joutsen") costumi Ettore Lombardi cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino
Il festival torna ad abitare con la danza l’architettura delle Bolle di Fuksas, con un estratto di Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE creato da Alessandro Sciarroni nell’ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO: un lavoro che crea una nuova forma di tenerezza, attraverso l’aspetto più leggero e misterioso della ripetizione di un gesto. Op. 22 No. 2 è invece un solo creato per Marta Ciappina, danzatrice con la quale il coreografo collabora da diversi anni, ispirata al poema sinfonico di Sibelius, Il cigno di Tuonela, basato su un poema epico finlandese.
Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE (Estratto) Pièce creata nell'ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO coreografia e regia Alessandro Sciarroni azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini, Stefano Sardi interpretazione Estratto Simone Arganini, Stefano Sardi musiche John Cage, Stefano Sardi abiti Ettore Lombardi
Op. 22 No. 2 di Alessandro Sciarroni con Marta Ciappina musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2, "Tuonelan joutsen") costumi Ettore Lombardi cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino produzione esecutiva Chiara Fava cura tecnica Valeria Foti Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE–PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024 L’opera Op. 22 No. 2 nasce nell’ambito della rete “Swans never die”: progetto di Lavanderia a Vapore (Piemonte dal Vivo) Operaestate Festival; Triennale Milano Teatro; Fondazione Teatro Grande di Brescia; Festival Bolzano Danza; Gender Bender International Festival; “Memory in Motion. Re-Membering Dance History (Mnemedance)” – Università Ca’Foscari Venezia; DAMS–Università degli Studi di Torino.
Il festival torna ad abitare con la danza l’architettura delle Bolle Nardini, opera di Massimiliano Fuksas, con un estratto di Dialogo Terzo: In a Landscape creato da Alessandro Sciarroni nell’ambito del progetto ‘Dialoghi’ di CollettivO CineticO e con la sua recente creazione: Op. 22 No. 2. con Marta Ciappina. In a landscape è una creazione che riprende il titolo di un brano di John Cage, composto per “calmare la mente e aprirla ad influenze divine”, e che indaga una nuova forma di tenerezza, attraverso l’aspetto più leggero e misterioso della ripetizione di un gesto, che sembra avere un’energia opposta rispetto alla pazienza, alla fatica, e all’ostinazione dell’azione, ma in cui si intuisce una serena determinazione, un atto d’amore estremo. Op. 22 No. 2 è invece il titolo di un assolo coreografato da Alessandro Sciarroni, ispirato al poema sinfonico del compositore finlandese Jean Sibelius: Il cigno di Tuonela e basato sul poema epico Kalevala della mitologia finlandese. Il solo coreografico viene interpretato da Marta Ciappina, danzatrice con la quale Sciarroni collabora da diversi anni, e con la quale, durante il percorso creativo, ha condiviso video e passi di pratiche coreografiche che sono state e sono fondanti del loro percorso artistico: da Trisha Brown ai video di musica pop anni ottanta e novanta, creando le basi per un linguaggio/scrittura comune.
A partire da questi materiali si sono addentrati in un lavoro di scrittura coreografica, fino a un dispositivo non solo di movimento, ma anche di ascolto, che spettatori e spettatrici scopriranno attraversando la creazione. Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle Performing Arts con alle spalle diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e della ricerca teatrale. I suoi lavori vengono presentati in festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali. Tra i vari riconoscimenti, gli viene assegnato nel 2019 il Leone d’Oro alla carriera per la Danza. Il suo lavoro può utilizzare alcune tecniche e pratiche derivanti della danza, come da altre discipline come il circo e lo sport. Oltre al rigore, alla coerenza e alla nitidezza di ogni creazione, i suoi lavori tentano di svelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica degli interpreti, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una dimensione temporale altra, e di una relazione empatica tra spettatori e interpreti.