Una storia un po’ paurosa per imparare a crescere di Sergio Manfio e Davide Stefanato regia Davide Stefanato con Polpetta e Frollino
Giardino scuole elementari (via Concordia)
Fascia d’età: 3-8 anni, teatro d’attore e pupazzi
Hansel e Gretel sono stati invitati alla festa di compleanno dei Cuccioli ma non si sono presentati. Polpetta e Caramella, preoccupati, decidono di partire alla ricerca dei fratelli, attirati in trappola da una strega, grazie ad una casetta fatta solo di dolci. Liberarli non sarà un’impresa facile ma tra prove di coraggio, canzoni e gare di abilità i nostri eroi riusciranno a superare la paura e porteranno a termine la missione!
Sottotitolo: Marco Centasso Quartet/Valentina Fin Quintet/Brew 4tet
Data evento: 30-07-2023
Dove: Monte Grappa (luoghi vari)
Orario: 11.00
Tipologia: Musica
h 11.00 Rifugio Alpe Madre - Solagna Marco Centasso Quartet Alberto Collodel clarinetto basso Giovanni Mancuso tastiera Marco Centasso contrabbasso e basso elettrico Raul Catalano batteria
h 14.30 Albergo San Giovanni - Solagna (VI) Valentina Fin Quintet Valentina Fin voce Manuel Caliumi sax Luca Zennaro chitarra Marco Centasso contrabbasso Marco Soldà batteria
h 18.00 Locanda al Lepre - Solagna (VI) Brew 4tet Giuseppe Giroffi sassofono Gianluca Manfredonia vibrafono Luca Varavallo contrabbasso Alessandro Perrone batteri
Con il sostegno di
Seconda giornata per Terre Graffiate Jazz, tra malghe e rifugi del versante del Grappa che scende verso la Valbrenta. Il percorso porterà il pubblico verso Lepre e i Colli Alti, attraverso un semplice anello da percorrere a piedi. Partenza da Lepre da cui, lungo una semplice mulattiera si raggiungerà il Rifugio Alpe Madre, sede del primo concerto della giornata con il Marco Centasso Quartet. La formazione del contrabbassista veneziano, presenta il suo disco d’esordio: Hidden Rooms, ricco di composizioni originali che rivelano le numerose influenze che ispirano il suo processo compositivo, dal cinema alla fotografia, alla filosofia e dove ogni brano suggerisce riflessioni che interrogano l’arte, la musica e la vita. Il secondo concerto si terrà nei pressi del Ristorante Albergo San Giovanni, a poco più di mezz'ora di camminata dall’ Alpe Madre e vedrà esibirsi il Valentina Fin Quintet con A chi esita, progetto ispirato alla poesia e caratterizzato da improvvisazione e sperimentazione sonora. Al centro, una ricerca artistica e musicale intima e profonda, urgente in un contesto così frenetico come quello attuale. Il terzo concerto, dopo una tranquilla discesa verso il punto di partenza, sarà presso la Locanda Al Lepre, con il Brew 4tet, in una miscela sonora dove tradizione e contemporaneità si fondono. Proporranno composizioni inedite e strutturate, e insieme costantemente riarrangiate in improvvisazioni estemporanee, soprattutto durante gli assoli dei musicisti che compongono il quartetto.
* AGGIORNAMENTO * Lo spettacolo "Hybris" di Rezzamastrella del 21 luglio alle ore 21.20 andrà in scena al Teatro Remondini a causa del previsto maltempo.
di Flavia Mastrella, Antonio Rezza con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista Manolo Muoio Chiara Perrini Enzo Di Norscia Antonella Rizzo Daniele Cavaioli e con la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Sughi (mai) scritto da Antonio Rezza habitat Flavia Mastrella assistente alla creazione Massimo Camilli luci e tecnica Daria Grispino macchinista Andrea Zanarini produzione RezzaMastrella, La Fabbrica dell’Attore–Teatro Vascello, Teatro di Sardegna coproduzione Spoleto, Festival dei Due Mondi
Prima Nazionale
Coproduzione del Festival
La nuova, dirompente creazione di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, massimi esponenti del teatro di ricerca italiano, artisti unici «per folle e lucida genialità» come recita la motivazione del Leone d’Oro alla Carriera ricevuto nel 2018. Con la consueta travolgente energia, Hybris interroga l’antico rapporto natura/cultura in uno spettacolo in cui ognuno perde l’orientamento, in cui l’uomo fa il verso alla belva che lui stesso rappresenta. La potente comicità di Rezza e Mastrella, costruisce mondi attraverso l’immagine di una porta che si apre sul nulla, tra cascate di parole e deliri matematici, per una serata all’insegna del più sfrontato teatro contemporaneo. La porta in scena ha perso la stanza e il suo significato, apre sul nulla e chiude sul nulla. Le gabbie naturali imposte dal mondo legiferano della nascita, della crescita e della cultura, ma la morte è come al solito insabbiata; la porta attraversata dal corpo si trasforma in un portale sul vuoto. Apre la porta sulle altrui incertezze, sull’ambiguità, sull’insicurezza dell’essere e la meschinità dello stare. Chi bussa sta dentro, chi bussa cerca disperatamente che qualcuno da fuori chieda “chi è?”. Bussiamo troppo spesso da fuori per tutelare le poche persone che vivono all’interno di piccoli centri di potere chiusi a chiave. Fuori ci sono tutti, l’esterno è proprietà riservata, condominio esistenziale, casa aperta: che senso ha accogliere il diverso quando ogni notte ci barrichiamo dichiarando l’invalicabilità della nostra dimora?
Summary: È il 15 dicembre 1840, il giorno del funerale di Napoleone. Victor Hugo alle sei e mezzo si sveglia al suono del tamburo che chiama a raccolta per le strade.
di Davide Sacco da Victor Hugo con Lino Guanciale Simona Boo Amedeo Carlo Capitanelli regia Davide Sacco aiuto regia Flavia Gramaccioni scene Luigi Sacco luci Andrea Pistoia organizzazione Luigi Cosimelli Produzione LvF - Teatro Manini do Narni
Parigi, 15 dicembre 1840. Sono passati vent'anni dalla morte di Napoleone, ma solo in questa freddissima giornata d'inverno viene concesso alle sue spoglie di tornare in patria e di essere tumulate nella chiesa de Les Invalides. La Francia, per la prima volta, si confronta con la memoria di un imperatore e di un uomo che aveva segnato la storia di una nazione e di un'epoca. Tra la folla accorsa ad assistere al funerale, anche un giovane Victor Hugo. Ne scriverà in un saggio denso e appassionato, in cui ritroviamo le parole: “Sì, è veramente una festa: la festa di un feretro esiliato che torna in trionfo. La neve s'infittisce. Il cielo si fa nero. I fiocchi di neve lo seminano di lacrime bianche. Sembra che anche Dio voglia partecipare ai funerali”. I taccuini nei quali Hugo descriveva le cose più disparate e annotava episodi piccoli e insignificanti, anonimi incontri e i risvolti segreti della vita politica sono il vademecum necessario per capire il lungo, accidentato percorso di questa vita fortunata e fortunosa: l’adesione ai Borboni e all’Orléans fino al rifiuto del secondo impero di Napoleone III e all’esilio. Infine la Comune. Chiamava Napoleone III «Napoleone il piccolo» per distinguerlo dal «grande», quel grande che ora, nel freddissimo inverno del 1840, vedeva - con commozione umana ma occhio attento e impietoso - ritornare a Parigi.
Taccuini interessanti da riscoprire, perché sono lo specchio dell’altra faccia di Hugo: quella di uno scrittore dotato di umiltà, l’umiltà che vuole seguire il percorso minuto del¬la vita. E attraverso le parole di Hugo e le immagini di quell’ultimo viaggio si ricostruisce la figura di Napoleone, imperatore e uomo, l’«uomo che sfidò Dio», per dirla con le parole di Hugo. Quell’uomo che Jacques-Louis David definì “il suo eroe”, ammirato da Winston Churchill, idola¬trato dagli italiani Foscolo, Monti e Manzoni. Le sue spoglie tornano a Parigi e l’incredibile accade: l’ombra di quest’uo¬mo, accompagnato dai vecchi veterani, vicinissimi a morire, non si lascia piegare alle ragioni della propaganda ma ha ancora la forza di creare clamore ed entusiasmo popolare, e insieme paura e orrore. Partendo dal testo di Victor Hugo, Davide Sacco costru¬isce un percorso polifonico sulla morte degli eroi, delle divinità, dei padri; uno spettacolo in cui Lino Guanciale in¬terpreta un figlio che ha perso il padre, forse Napoleone, forse un Dio, forse solo un uomo. Tra la neve che scende e il freddo che avvolge il respiro, si affronta la perdita e la necessaria ricostruzione.
testo e regia Dario Spadon con Simone Melchiori, Alice Ravagnani
Fascia d’età : dai 6 anni, teatro d’attore e proiezioni
Questa è la storia di Colapesce, un bambino nato da una magia, così amante del mare da scegliere di rimanervi per sempre, proprio come un pesce. Dallo scontro con la terribile Carridi all’incontro con una sirena, il nostro protagonista affronterà magiche avventure, visiterà regni fantastici, conoscerà gli abitanti degli abissi marini e la sua fama si spingerà oltreoceano. Ispirato ad una delle fiabe di Italo Calvino, è uno spettacolo che vi farà sognare.