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GIUSEPPE MASSA - DARIO MANGIARACINA

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Canzuna segreta - Progetto Koltes
  • Summary: Lettura del testo "La notte poco prima delle foreste" di Giuseppe Massa con le musiche di Dario Mangiaracina
  • Data evento: 25-08-2024
  • Dove: Villa Ca' Erizzo Luca
  • Prezzo: unico € 8 - fuori abbonamento
  • Orario: 17.00
  • Tipologia: Teatro
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Coproduzione Oe - Prima Nazionale

riscrittura e traduzione di “La nuit juste avant les forêts” di Bernard-Marie Koltès
traduzione e adattamento Giuseppe Massa
con Dario Mangiaracina, Giuseppe Massa
musiche Dario Mangiaracina

Uno straniero ferma uno sconosciuto sotto la pioggia. Attraverso un flusso notturno di parole conosciamo la sua solitudine, le sue speranze, i suoi sogni, il suo obiettivo. L’incontro tra i due uomini rende manifesta l’impossibilità di comunione tra esseri umani nella società contemporanea.

La notte poco prima delle foreste è un testo che dà le vertigini, privo di punteggiatura, una cascata sintattica che mi ha rimandato alla beat generation, al bebop e alla musica pop. Le tematiche universali e contemporanee di cui è intriso affiorano in maniera nitida: perdita d’identità, emarginazione, assenza di amore. Durante la traduzione ho provato a non tradire l’autore per quanto concerne il ritmo del testo; i vocaboli e i modi di dire sono invece quelli delle strade più buie e abbandonate della mia città, quelle con le quali penso e parlo quando la logica e la razionalità vanno a farsi fottere e ti ritrovi tra umani in cerca di comunione. Si può essere stranieri anche nella propria nazione, si può morire di solitudine anche nell’era della comunicazione e dei social.

Giuseppe Massa si forma con Claudio Collovà, Antonio Latella, Franco Scaldati e Matteo Bavera. Nel 2006 fonda insieme a Fabrizio Ferracane e Giuseppe Provinzano la compagnia Sutta Scupa. I suoi spettacoli vengono ospitati in Francia, Germania, Austria, Romania, Polonia, Grecia, in festival e teatri italiani. Dal 2015 cura la regia degli spettacoli multiculturali di Sutta Scupa. Nel 2019 è ospite dell’Università di Melbourne dove dirige, presso l’associazione per donne rifugiate Wellsprings, un workshop su Antigone Power di Ubah Ali Farah. L’anno scorso inizia un percorso di ricerca sul mito di Medea.

Dario Mangiaracina è polistrumentista e compositore palermitano, co-fondatore della band La rappresentante di lista, autore e interprete delle canzoni che hanno dato successo al progetto con Veronica Lucchesi. Si forma in teatro partecipando ai laboratori condotti da Emma Dante, Danio Manfredini, Franco Scaldati. Con la band ha pubblicato quattro dischi, ha partecipato al Festival di Sanremo con “Amare” e poi con “Ciao Ciao”. La loro musica ha fatto il giro del mondo grazie a Paolo Sorrentino che li ha voluti nella colonna sonora di New Pope e nella serie The white lotus. È autore di canzoni per interpreti come Patty Pravo, Fiorella Mannoia, Elettra Lamborghini. L’anno scorso collabora con Giuseppe Massa nella realizzazione di una performance ispirata a “Indovina Ventura” di Franco Scaldati.

B.MOTION, Teatro, Musica

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LEDA KREIDER / FEDERICA ROSELLINI / MATILDE VIGNA / NINO HARATISCHWILI

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: L'autunno dei succubi
  • Data evento: 27-08-2023
  • Dove: Palazzo Sturm
  • Prezzo: € 5
  • Orario: 17.30

Focus Drammaturgia Contemporanea Tedesca, a cura di Monica Marotta
testo di Nino Haratischwili
edito da Verlag der Autoren
(Francoforte s.M.)
lettura scenica di Leda Kreider, Federica Rosellini, Matilde Vigna
traduzione inedita di
Anna Benussi e Angelo Callipo
foto di Danny Merz/Sollsuchstelle¢

Produzione OE – Prima Nazionale

L’ultima tappa del Focus sulla Drammaturgia Contemporanea Tedesca, si concentra su uno degli ultimi e più famosi progetti teatrali di Nino Haratischwili, interpretato dalle tre attrici che hanno dato vita al progetto: Leda Kreider, Federica Rosellini, Matilde Vigna.
Una pièce che si svolge in una villa signorile in una qualche parte del mondo.
Da settimane imperversa una guerra civile. Nessuno sa dove sia il generale, padrone di casa, capo dello stato. Anche tutto il personale è fuggito, tranne la vecchia cuoca, la governante e una giovane domestica. Tagliate fuori dal mondo, le tre donne sono in balia di loro stesse.
In breve tempo si sviluppa una lotta di potere tra di loro, dove la più giovane, Luci, diventa un giocattolo nelle mani delle altre.
Si riaprono antiche ferite – storie di tradimento, fuga, allontanamento forzato. La guerra si insinua attraverso le crepe e la villa, sicura solo in apparenza, diventa un campo di battaglia …
L’opera, scritta nel 2014, è stata rappresentata in lingua
georgiana con soprattitoli in tedesco per la regia della stessa autrice a Friburgo, Marburgo ed Essen (febbraio 2023).

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Marsilio Arte - Marsilio Arte

 

B.MOTION, Teatro

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MARIO BRUNELLO / MARIANGELA GUALTIERI

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Acqua rotta
  • Summary: Al centro di questo nuovo progetto sarà uno degli elementi fondamentali della vita sul nostro pianeta: l’acqua.
  • Data evento: 11-08-2023
  • Dove: Teatro al Castello "Tito Gobbi"
  • Prezzo: Unico € 15
  • Orario: 21.00
  • Tipologia: Teatro
  • Luogo alternativo: Teatro Remondini
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

ACQUA ROTTA
concerto per violoncello e voce recitante
Mariangela Gualtieri versi
Mario Brunello violoncello
installazione “quasi zero” di Gianandrea Gazzola
testi di Mariangela Gualtieri

Musiche di Johann Sebastian Bach, Sofia Gubaidulina, Peter Joshua Sculthorpe, Lamberto Curtoni

In questo sodalizio fra Mario Brunello e Mariangela Gualtieri, violoncello e voce poetica si mettono in dialogo con una speciale attenzione al tema dell’acqua, sentita e cantata come preziosa viva sostanza, intelligente e una, malgrado i suoi molti nomi. In scena con loro, a scandire il tempo goccia a goccia, ‘’quasi-zero’’, installazione di Gianandrea Gazzola.
La partitura musicale di Acqua Rotta, spetta al violoncello di Mario Brunello che qui unisce le perfette architetture sonore di Bach, alla musica contemporanea di Sofia Gubajdulina, Peter Joshua Sculthorpe e del giovane Lamberto Curtoni.
«Da lungo tempo con Mariangela avevamo in mente questa collaborazione tra parola e suono sul tema dell’acqua – racconta Mario Brunello – Abbiamo iniziato le prove con la siccità dello scorso fine inverno e ultimate, come un segnale chiaro della natura, con l’alluvione che Mariangela ha vissuto proprio nella sua terra, a Cesena. L’acqua comanda, l’acqua segna il tempo della vita, che ci sia o che non ci sia va presa sul serio. Come la musica, come la poesia. Per questo abbiamo voluto la presenza in scena anche dell’acqua, gocce che daranno il tempo al nostro dire, al nostro suonare e all’ascolto.»
Il testo è composto in gran parte da versi inediti, scritti per questa occasione da Mariangela Gualtieri che racconta ad Angela Forin per Le Salon Musical: “Ad un certo punto si è cominciato a parlare delle acque radioattive di Fukushima, con la proposta di sversarle nell’oceano. Questo ci è sembrato un tale insulto all’acqua del mondo che ne abbiamo provato un imbarazzato dolore. Da questo e altro, ad esempio dalla consapevolezza che particelle di plastica ormai vengono rilevate anche a grandissime profondità oceaniche, è nato il sentimento che qualcosa abbia cominciato a rompersi dentro la meraviglia dell’acqua, a causa nostra, e di conseguenza il desiderio di comporre un concerto per questa sconosciuta...". Mario Brunello è uno dei più affascinanti, completi e ricercati artisti della sua generazione, oltre che fra i massimi violoncellisti viventi. Nella sua vita artistica riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d'arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Mariangela Gualtieri è una delle voci poetiche piú apprezzate della scena contemporanea. Nel 1983 ha fondato insieme a Cesare Ronconi il Teatro Valdoca. Ha pubblicato
diverse raccolte di poesie curandone anche letture ad alta voce in Italia e all’estero. E' molto attiva in ambito culturale e pedagogico con laboratori di scrittura e di lettura poetica. Gianandrea Gazzola è artista, designer e scenografo. Si dedica soprattutto all'indagine dei rapporti fra suono e forma attraversando i territori della sperimentazione musicale e della scultura. All'impegno di progettista, affianca interventi nell'ambito della scena teatrale e incarichi di docenza.

in collaborazione con
Antiruggine per Brunello     

OPERAESTATE FESTIVAL, Teatro, Musica

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MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY / MAURO BIGONZETTI / ADRIANO BOLOGNINO

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Ballade / Skrik
  • Summary: La compagnia MMCompany torna a Bassano con Skrik e Ballade.
  • Data evento: 02-08-2023
  • Dove: Teatro Remondini
  • Prezzo: € 20.00 intero/ € 16.00 ridotto
  • Orario: 21.00
  • Tipologia: Danza
  • Luogo alternativo: Teatro Remondini
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

Per necessità di premontaggio, lo spettacolo andrà in scena al Teatro Remondini. Invariati data e orario: 2/8 h.21.

Coproduzione OE – Prima Nazionale

BALLADE
BALLADE
coreografia e regia Mauro Bigonzetti
musiche Nick Cave, CCCP - Fedeli alla linea, Leonard Cohen, Arvo Pärt, Prince, Nina Simone, Frank Zappa
disegno luci Carlo Cerri
costumi Silvia Califano
assistente alla coreografia
Roberto Zamorano
maestro ripetitore Paolo Lauri
danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella

SKRIK
coreografia Adriano Bolognino
musica Max Richter
disegno luci Gessica Germini
realizzazione costumi Nuvia Valestri
assistente alla coreografia Rosaria Di Maro
maestro ripetitore Paolo Lauri
danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella

creazione nata nell’ambito di Prove d’Autore azione del Network Anticorpi XL

Due coreografi di generazioni diverse, per una serata che vede il ritorno a Bassano della MM Contemporary Dance Company, con i suoi splendidi danzatori.
Ballade, la nuova creazione di Mauro Bigonzetti per la MMCDC vuole essere un omaggio, un racconto corale, un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca. Una narrazione per immagini musicali che recupera le sensazioni di una generazione, i profumi della vitalità e la densa creatività artistica sperimentale che caratterizzavano una società in rapida evoluzione, che si andava trasformando via via, al passo con gli impeti della condivisione e l’ansia del cambiamento.
Un lavoro allestito senza artifici, interpretato dai danzatori della MMCDC e cucito su una drammaturgia musicale strutturata sulle tensioni e le visioni di quegli anni, che attinge da autori diversi, protagonisti di quel periodo: da Prince all’anarchica genialità di Frank Zappa, alla poesia profonda di Leonard Cohen, sino all’estetica punk ed esistenziale dei CCCP.
Un viaggio che porta gli spettatori a scoprire il dolore, l'amore, l'abbandono, alla ricerca incessante di una nuova rinascita collettiva dove la bellezza arricchisca e guidi il cammino.

La seconda creazione è affidata ad Adriano Bolognino: una ricerca che si ispira al dipinto L’Urlo di Eduard Munch, per indagare il tema della tragedia, dell’angoscia e della piccolezza dell’uomo nell’immensità dell’universo. Racconta Bolognino: "Il grido sordo del quadro - di cui decido di conservare il titolo norvegese “Skrik” che fonicamente riporta ad un suono sgradevole, un urto, una scossa - sembra deformare il paesaggio donandoci instabilità e paura, conservando comunque la sua immensa bellezza. Aggrappandomi a questo dualismo, il desiderio è poter creare una danza che possa essere un accumulo senza fiato di tutto il malumore di questi ultimi anni ma arrivare agli occhi del pubblico come una cascata rigeneratrice."

La MM Contemporary Dance Company è la compagnia di danza contemporanea diretta dal coreografo Michele Merola, nata nel 1999 come centro di produzione, e con l’obiettivo di favorire scambi e alleanze fra artisti italiani e internazionali. Nel 2010 la MM Contemporary Dance Company ha vinto il prestigioso Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente e oggi, è, a tutti gli effetti, una realtà di eccellenza della danza italiana; nel 2022 il premio Danza&Danza è andato invece a Ballade come migliore produzione italiana e ad Adriano Bolognino come miglior coreografo emergente.

OPERAESTATE FESTIVAL, Danza

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GABRIELE VACIS / PEM (Potenziali Evocati Multimediali)

  • Accessibilità: Si
  • Sottotitolo: Risveglio di Primavera
  • Summary: Nel “Risveglio di primavera” portano in scena un testo tratto del libro di Frank Wedekind, in cui l’adolescenza è il tema centrale.
  • Data evento: 26-09-2023
  • Dove: Teatro Remondini
  • Prezzo: Unico € 12
  • Orario: 21.00
  • Tipologia: Teatro
  • Acquista Biglietto: Acquista Biglietto

da Frank Wedekind
traduzione e adattamento
Gabriele Vacis, Davide Pascarella,
Enrica Rebaudo, Gabriele Mattè,
Erica Nava
in scena: Andrea Caiazzo, Lucia Corna, Lucia Raffaella Mariani, Erica Nava, Enrica Rebaudo, Edoardo Roti,
Letizia Russo, Lorenzo Tombesi,
Gabriele Valchera
regia Gabriele Vacis
scenofonia Roberto Tarasco
Produzione PEM Impresa Sociale
In collaborazione con Rete Pictor
con il sostegno di   camera di commercio vi 

Nel Risveglio di primavera i giovani attori di PEM, guidati da Gabriele Vacis, portano in scena l’omonimo testo di Frank Wedekind che racconta con un’intensità ancora oggi intatta la censura e l’oppressione che il mondo degli adulti proietta sugli adolescenti e dove si guarda alle giovani generazioni come una speranza da salvaguardare e da trattare con rispetto, senza nascondere loro le bellezze della vita, comprese l’affettività e la sessualità. E scopriamo che nei quattordicenni di fine ‘800 si ritrovano gli stessi dolori dei quattordicenni di oggi, e che la società di ieri come quella di oggi è incapace di educare al sentimento.
«In Risveglio di primavera ci sono Moritz, Melchior, Wendla, Hänschen, Ilse, Martha, quattordici anni a testa. E intorno a loro c’è una generazione che non sa di essere persa. Come tutte le generazioni di adolescenti. Gli adulti sono muti, non hanno le parole per reggere il cambiamento in arrivo, e quando parlano non sanno cosa dire. I ragazzi sentono il loro corpo cambiare, ma non ci sono maestri che possano insegnare come si fa a sopravvivere. Così il sesso, lo stupro, l’aborto, l’omosessualità e il suicidio vanno a braccetto con i compiti di matematica, i nastri rosa da passare nelle camicie, i nontiscordardimé da cogliere al fiume.
È una “tragedia di ragazzi” e in questa tragedia si riflettono gli spettri di un Novecento che stava arrivando ma anche quelli del nostro millennio, che protrae all’infinito le adolescenze» (Gabriele Vacis).

OPERAESTATE FESTIVAL, Teatro

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