Summary: (U.S.A., Regno Unito, 2016) di Jeff Nichols
con Michael Shannon, Joel Edgerton, Marton Csokas, Ruth Negga, Nick Kroll, Alano Miller, Jon Bass, Bill Camp, Terri Abney, Quinn McPherson
(durata: 123')
Summary: Lubomyr Melnyk è un compositore e pianista di origine ucraina che si contraddistingue per la sua abilità nel suonare fino a 19 note al secondo con ciascuna mano.
*AGGIORNAMENTO*: lo spettacolo andrà in scena al Teatro al Castello "Tito Gobbi" anzichè al Chiostro del Museo Civico. In caso di maltempo sarà invece spostato al Teatro Remondini.
con Lubomyr Melnyk e la partecipazione di Matthew Thomason pianoforte
Prima Nazionale - Coproduzione del Festival
Lubomyr Melnyk, musicista di origine ucraina, è uno dei più grandi pianisti del nostro tempo. Dagli anni '70 ha sviluppato un linguaggio pianistico totalmente nuovo, definito “continuous piano music”: onde di note velocissime che danno vita ad un flusso perpetuo e magico, ai confini tra percezione melodica e viaggio immaginativo. Basandosi sul principio di una corrente di suono costante e continua, senza interruzioni, crea pattern di note rapidi, complessi e virtuosi, che gli sono valsi anche il titolo di uno dei pianisti più veloci al mondo. Cominciò tutto a Parigi, negli anni ’70, quando accompagnava le lezioni di danza per la compagnia di Carolyn Carlson. Seguendo i danzatori della compagnia, iniziò a suonare un nuovo tipo di musica, spontanea e improvvisata, rispondendo non più alle rigide convenzioni classiche ma alla danza che vedeva svolgersi. Usando il pedale di risonanza per creare eco e riverbero, creando cascate di note a flusso libero in onde sonore ipnotiche. I critici hanno rilevato l’influenza di Ravi Shankar nella sua musica, insieme a quella di pionieri minimalisti come Steve Reich e Philip Glass. Lo stesso Melnyk cita il suo debito nei confronti del compositore americano Terry Riley che, dice, gli “ha aperto il mondo”. Aggiungendo che, ad un ascolto attento, la sua musica contiene anche i contorni cadenzati della musica popolare ucraina. La verità è che non esisteva niente come il lavoro di Melnyk: un pioniere musicale che ha sicuramente aperto una nuova strada.
Summary: Ultimo appuntamento dedicato ai giovani talenti della musica classica con il violoncellista Luca Giovannini e il pianista Leonardo Colafelice.
A conclusione della sezione dedicata ai giovani talenti della classica, il duo formato dal violoncellista Luca Giovannini, allievo di Brunello, Sollima, Capuçon e dal pianista Leonardo Colafelice, entrambi premiati in prestigiose competizioni internazionali. Brillante il programma che comprende due brani di Chopin: la Polonaise brillante op. 3 di grande tecnica e bellezza e l’Etude Op. 25 N°7; la Phantasiestücke Op. 73 di Schumann dalla scrittura strumentale preziosissima; e di Rachmaninov la Sonata Op. 19, densa di colori drammatici e ricca di effetti virtuosistici.
Programma:
Fryderyk Chopin Introduzione e polacca brillante in do maggiore op. 3 Etude Op. 25 N°7 in do diesis minore: Lento Robert Schumann Phantasiestücke Op. 73 Sergej Rachmaninov Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte, op. 19 Lento - Allegro moderato Allegro scherzando Andante Allegro mosso
Luca Giovannini, nato nel 2000, si è diplomato nel 2017 con 10 Lode e Menzione D’Onore con il M° Luca Simoncini. Numerosi sono i premi che si è aggiudicato, molti i Primi premi assoluti:uno dei piu importanti è stato al prestigioso J. Brahms Competition Austria, (unico italiano ad averlo vinto). Ha preso parte a varie master Class e collaborato con grandi maestri come Enrico Dindo, Giovanni Sollima e Pier Narciso Masi e si è esibito in importanti manifestazioni concertistiche come la stagione "Verdi Talenti" di Busseto, alla Gstaad String Academy (CH) e in vari teatri Brahms Saal des Musikvereines di Vienna.
Leonardo Colafelice, nato nel 1995 è allievo del M° Pasquale Iannone presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari. Nonostante la sua giovanissima età ha già conseguito, tra il 2005 ed il 2012, oltre 50 primi premi in competizioni nazionali ed internazionali tra cui il Torneo Internazionale di Musica (TIM) edizione 2010. E' stato finalista alla XIV edizione della Arthur Rubinstein International Piano Master Competition di Tel Aviv, dove ha ottenuto ben 3 premi speciali: premio come miglior interprete del Concerto classico; premio come miglior interprete di una composizione di Chopin; "Advanced Studies Grant" per il più notevole pianista sotto i 22 anni. Ha suonato, inoltre, con numerose e prestigiose orchestre tra cui Cleveland Orchestra, Rochester Philharmonic Orchestra, Aarhus Symfoniorkester.
narrazione di e con Luca Scarlini chitarra Alberto Mesirca
Programma Bepi de Marzi (tr. Gilardino) Scapa, oseleto Leo Brouwer Danza del Altiplano Violeta Parra Anticuecas Víctor Jara Luchin (vuoi cantarla?) Juan Antonio Sanchez Tonada por despedida Isaac Albeniz Asturias Einstürzende Neubauten Nagorny Karabach
Prima Nazionale
La seconda commissione per l’occasione della prossima mostra del Museo di Bassano su Giovanni Segantini, si concentra ancora sulla montagna come fonte di ispirazione, proprio da Segantini in poi, per gli artisti che cercavano nuovi modi di rappresentare il reale.
La luce, le forme, hanno ispirato figure rivoluzionarie, come quelle che hanno animato l'esperienza della Comune del Monte Verità in Canton Ticino, attraversata da fremiti mistici di ogni tipo, sospesa tra psicanalisi e invenzione di nuove forme di vita. O come i dadaisti che hanno scelto di agire in Tirolo, folgorati dalle immagini raccolte da Freud in Totem e tabù, o le invenzioni folgoranti di René Daumal nelle sue avventure metafisiche alla volta del misterioso e sfuggente Monte Analogo. E ancora, le rivelazioni sconcertanti elaborate da René Guenon nel suo classico Il re del mondo, ispirato all’avventuroso percorso di Ferdinand Ossendowski, in fuga dalla Russia rivoluzionaria, anche trasformato in canzone da Franco Battiato.
Esperienze diversissime tra loro che hanno ribadito il nesso tra i luoghi dell’altezza e l’avanguardia, con risultati sorprendenti e imprevedibili. Nel dopoguerra italiano spicca il percorso appartato di Lorenzo Alessandri, che fu a lungo in Tibet da cui riportò visioni paradossali e urticanti.
Questa seconda narrazione di Luca Scarlini sarà un’originale storia di immagini: dipinte, scritte e scolpite, raccontate per parole e musica, con l’accompagnamento della chitarra di Alberto Mesirca, nell’secuzione di brani ispirati a quelle visioni.
storytelling by and with Luca Scarlini guitar Alberto Mesirca
Programme Bepi de Marzi (tr. Gilardino) Scapa, oseleto Leo Brouwer Danza del Altiplano Violeta Parra Anticuecas Víctor Jara Luchin (vuoi cantarla?) Juan Antonio Sanchez Tonada por despedida Isaac Albeniz Asturias Einstürzende Neubauten Nagorny Karabach
National Premiere
For the upcoming Giovanni Segantini exhibition at the Bassano Museum, the second commission continues to focus on the mountain as a source of inspiration, particularly from Segantini onwards, for artists seeking new ways to represent reality. Its light and forms inspired revolutionary figures, such as those who animated the Monte Verità Commune in Canton Ticino or the Dadaists who chose to operate in Tyrol. This will be a narrative of images through words and music, featuring guitar performances of musical pieces inspired by those very visions.
Sottotitolo: La luce delle vette: Giovanni Segantini e la montagna dipinta
Data evento: 27-07-2025
Dove: Pieve di S. Martino (loc. Campese)
Orario: 18.30
Tipologia: Teatro
narrazione di e con Luca Scarlini canto Beppa Casarin Canti tradizionali dell’area alpina
Prima Nazionale
Nell’occasione della prossima mostra che il Museo di Bassano dedicherà a Giovanni Segantini da ottobre 2025 a febbraio 2026, la narrazione di Luca Scarlini si concentra sulla montagna come fonte di ispirazione, così come lo stesso Segantini ha rivelato all'arte europea, ottenendo strepitoso successo specialmente nei paesi del Nord Europa.
Il verbo divisionista si incardinò esattamente nella visione scientifica delle cime, determinando la rappresentazione di una nuova sensibilità, che superava il mito misterioso del passato, quando il valico dei passi era ritenuto assai periglioso e quei luoghi si ritenevano abitati da creature minacciose. La montagna entra di prepotenza nell’immaginario europeo con il Romanticismo: tra la visione del ghiacciaio di Caspar David Friedrich, con il viandante visto di spalle di fronte al minaccioso incanto della natura e la comparsa dello Spirito nel poema della fuga, Manfred, in cui Lord Byron proiettava le sue disavventure autobiografiche. La luce clamorosa delle montagne divenne quindi occasione di riflessione per tutti gli sperimentalismi: tra ricerche di tipo geometrico, e altre che puntavano alla definizione delle cime come luogo della metafisica e della mistica. I canti alpini e l'eco delle valli sono altrettanto presenti in opere che riflettono ogni dettaglio di un luogo, fino a poco prima vissuto come immagine del pericolo e ora come visione di un luogo dell'anima. E saranno proprio i canti tradizionali dell’area alpina, eseguiti da Beppa Casarin, a contrappuntare la narrazione di Luca Scarlini.
con il supporto di
NOTE L'evento non è in vendita online. È possibile prenotare chiamando allo 0424 524214 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e acquistare i biglietti al botteghino all'ingresso.
Sottotitolo: La luce delle vette: Giovanni Segantini e la montagna dipinta
Data evento: 27-07-2025
Dove: Pieve di S. Martino (loc. Campese)
Orario: 18.30
Tipologia: Teatro
storytelling by and with Luca Scarlini singer Beppa Casarin
National Premiere
For the upcoming exhibition at the Bassano Museum dedicated to Giovanni Segantini, Luca Scarlini's narrative will focus on the mountain as a source of inspiration, much as Segantini himself revealed it to European art. The Divisionist style took root precisely in the vision of the peaks, leading to the representation of a new sensibility. Alpine songs and the echo of the valleys are equally present in works that reflect every detail of a place previously perceived as an image of danger, but now seen as a vision of a place of the soul.
narrazione di e con Luca Scarlini fisarmonica Mirko Satto
musiche di Giuseppe Verdi dalle opere Rigoletto, La Traviata, Il Trovatore, Aida canti popolari del Risorgimento: Ai giovani ardenti, La bandiera tricolore La bella Gigogin, Addio mia bella addio
Prima Nazionale
A Monticello Conte Otto, sull’antica sponda dell’Astico, sorge la Villa costruita nel 1878 da Giacomo Zanella (1820-1888), poeta, critico letterario e patriota. Ebbe sempre passione per la poesia, diviso tra la vicenda del presente e le accensioni mistiche. Fu legatissimo al paesaggio veneto, a cui dedicò poesie magnifiche, come la sequenza, estesa, ma incompiuta dedicata proprio al fiume Astichello che attraversava la sua proprietà a Monticello. La sua celebre lirica Sopra una conchiglia fossile, che ebbe straordinario successo ai suoi tempi e fu amatissima nel Novecento da Andrea Zanzotto, ha influenzato gli sviluppi della lirica italiana, raccontando la realtà di ogni giorno, nei minimi dettagli degli universi simbolici del quotidiano, ispirando il mondo dei Crepuscolari, che fecero tesoro di questa sua visione. Molto scrisse su Vicenza, intrecciando l’agire poetico al sostegno della causa del Risorgimento. Maestro di Antonio Fogazzaro e della poetessa Vittoria Aganoor Pompilj, ebbe contatti con numerosi scrittori e raccontò l’amato paesaggio veneto, proprio nella stagione in cui l'industrializzazione tessile iniziava a trasformarne radicalmente il volto, rivolgendosi alle Società Operaie di Mutuo Soccorso ed entrando nel mondo assai complesso delle dinastie industriali, quali i Roi di Vicenza e i Rossi di Schio. Luca Scarlini ne compone un ritratto poetico, soffermandosi su temi ancora oggi attualissimi, contrappuntato dalle musiche di Giuseppe Verdi eseguite alla fisarmonica da Mirko Satto.
narration by and with Luca Scarlini accordion Mirko Satto music by Giuseppe Verdi
National Premiere
Giacomo Zanella (1820-1888), a poet, literary critic and patriot, always harbored passion for poetry, divided by affairs of the present and mystical ignitions. His famous opera, Conchiglia fossile, admired by Andrea Zanzotto, influenced the development of the italian opera, narrating everyday reality, towards the movement of the Crepuscolari. Master of Antonio Fogazzaro and Vittoria Aganoor Pompilij, he was in contact with numerous writers and he spoke about his beloved Veneto landscape, in the moment in which the textile industrialization started to transform its appearence, entering into the complex world of the industrial dynasties, between the Roi of Vicenza and the Rossi of Schio.
Summary: VITA E AVVENTURE DI DOMENICO PELLEGRINI
Il pittore Domenico Pellegrini (1759-1840) da Galliera Veneta portò il lessico neoclassico in giro per l’Europa, passando da Lisbona a Londra, e ottenendo ovunque successo. I legami con
Canova, molteplici, sottolineano il suo profilo di ambasciatore dell’arte italiana. Nella manipolazione dello stile sta la grandezza di una generazione sempre in movimento, proprio come accade nelle mirabili Rossiniane di Mauro Giuliani, miniature per chitarra del compositore di Pesaro eseguite da Alberto Mesirca.
Data evento: 09-08-2017
Dove: Villa Imperiale
Prezzo: €8.00/€5.00
Orario: 21.00
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Info: Biglietteria Operaestate Via Vendramini 35, Bassano del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811
Sottotitolo: La furia del colore gli incantesimi di Tintoretto
Summary: Appena restituita al suo antico splendore, la Chiesetta di San Bartolomeo fu eretta più di mille anni fa sulla riva sinistra del Brenta, piccola chiesa campestre per i pellegrini sulla via verso il nord. In questo “luogo del cuore” Luca Scarlini, in contrappunto con il violino di Beatrice Zanon, racconterà di Jacopo Robusti detto il Tintoretto (1519-1594) che visse la sua avventurosa esistenza dipingendo di forza, e per questo fu detto furioso per l’impeto del suo colore, mai visto prima in laguna. Mirabili le opere della Scuola Grande di San Rocco, dipinte in tempo di peste e che recano il segno di quei tempi inquieti.
Data evento: 17-08-2017
Dove: Chiesetta di San Bartolomeo
Prezzo: €7.00 / €5.00
Orario: 19.00
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Info: Biglietteria Operaestate Via Vendramini 35, Bassano del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811
narrazione di e con Luca Scarlini canti Beppa Casarin
h. 17.00 percorso a piedi con visita guidata al paesaggio: parcheggio e ritrovo al Garden Relais di Borso del Grappa
h.18.00spettacolo all’esterno del Santuario della Madonna dell’acqua di Mussolente
a seguire visita al Santuario e Buffet (necessaria la prenotazione) in collaborazione con CentOrizzonti
Con il sostegno di
Prenotazione obbligatoria
Paola Drigo (Castelfranco Veneto, 1876 – Padova, 1938), vissuta a lungo a Mussolente, fu narratrice di grande forza e voce importante e originale della narrativa italiana. Legata d'amicizia a Bernard Berenson e ai maggiori intellettuali del suo tempo, visse una esistenza appartata, ma seppe captare in modo perfetto, la situazione delle campagne tra Veneto e Friuli. Nei suoi racconti e diari infatti, narra della sua esperienza tra i contadini delle sue campagne, con un’empatia rara nella letteratura degli anni ’30. La sua memoria è legata soprattutto al romanzo Maria Zef (1936), drammatica storia contadina di ambiente friulano, adattata anche per la televisione nel 1981 da Vittorio Cottafavi. Nei pressi della villa dove abitò, sul colle che domina l’antica proprietà della famiglia Drigo e dove sorge il Santuario della Madonna dell’acqua, è ambientato l’evento teatrale che la ricorda, anticipato da un passeggiata guidata tra i colli circostanti e i sentieri natura. Il racconto di Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo, storyteller, sarà contrappuntato da canti della tradizione orale veneta e friulana, proposti da Giuseppina (Beppa) Casarin, cantante e fine conoscitrice della tradizione popolare. L’amore, il lavoro, la montagna, l’emigrazione, le relazioni familiari, la preghiera sono i temi toccati dalla straordinaria poetica dei canti che esprime, il “sentire” e il punto di vista del mondo contadino e in particolare quello femminile sulla propria condizione.
Percorso a piedi con visita guidata al paesaggio - 40 posti disponibili - su prenotazione tel. 371 1926476 (Centorizzonti)
Apericena su prenotazione entro il 21 luglio (costo € 20,00) tel. 371 1926476 (Centorizzonti)
Info e prenotazioni solo spettacolo tel. 0424 524214 (Operaestate)
Sottotitolo: Nuova Produzione al Castello di Bassano
Summary: Nuova produzione di “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti, ambientata tra le mura del Castello bassanese. Un allestimento di grande impatto visivo firmato da Paolo Giani per esaltare un capolavoro assoluto del melodramma romantico. Un magistrale ritratto musicale della fragile e appassionata protagonista femminile, tra toccanti e struggenti accenti che hanno il loro culmine nella celebre aria della pazzia. Dirige l'Orchestra di Padova e del Veneto Giampaolo Bisanti, protagonista di tante splendide produzioni operistiche al festival di Bassano.
In programma in più repliche: h 11.00 Piazza Corte Maggiore h 16.30 Parco di Villa Binetti h 17.30 Vecchio Cimitero di Santa Maria in Colle h 18.30 Sagrato della Chiesa di Santa Maria in Colle Montebelluna (TV)
autori Giacomo Calli e Lucrezia C. Gabrieli musica Giacomo Calli testo Lucrezia C. Gabrieli e Giacomo Calli voce Lucrezia C. Gabrieli in collaborazione con Andrea Merendelli coreografia Lucrezia C. Gabrieli produzione Anghiari Dance Hub progetto vincitore del Bando Abitante con il supporto di Centro di Produzione Nazionale della Danza Virgilio Sieni e Fondazione Cr Firenze coproduzione 42STEMSandPOSAR-PiccoloOsservatorioArtistico in collaborazione con Associazione Culturale Mearevolutionae
In collaborazione con CombinAzioni Festival Ph. Gianluca Naphta Camporesi - Festival IPERCORPO
Il progetto nasce come atto di sensibilizzazione alla ricerca della bellezza, dell'arte, della cultura e della relazione, che non sono considerate essenziali per esistere, ma che dovrebbero esserlo per vivere. #sunflowerexperience è la declinazione di una ricerca su Vincent Van Gogh che si concretizza attraverso un proposta di arte performativa, sonora ed esperienziale, per spazi non teatrali in cui i partecipanti condividono lo spazio performativo (urbano o naturale, interno esterno…) con un performer e una traccia audio in cui si intrecciano suono e voce. Nel corso dell’evento, i partecipanti indosseranno delle cuffie bluetooth (SilentDisco) e potranno godere la visione dello spazio, oltre che arricchirla a beneficio dei passanti che li vedranno abitare lo spazio, urbano o naturale, senza alcun impatto sonoro. I partecipanti, indossando le cuffie, saranno infatti immersi nel luogo pubblico, ma potranno viverlo in una modalità intima, protetti dal mondo esterno; potranno decidere se ascoltare il percorso della voce guida, lasciare che il proprio sguardo sia veicolato dal movimento della performer, ascoltare la musica, aprirsi alle suggestioni o lasciarsi guidare da nuove associazioni visive. Pur stando in uno spazio limitato (saranno invitati a stare all’interno di un cerchio personale definito), potranno fare esperienza della performance ed esplorare lo spazio, con grande libertà.
Summary: Lucrezia Lavino Mercuri (2005) all’età di tre anni è stata avviata allo studio del piano e del canto e a sei del violino. Vincitrice di numerosi Concorsi Nazionali e Internazionali, è anche la giovanissima vincitrice del Premio “Campus delle Arti” 2016. Il Campus delle Arti nasce nel 2004, e dal 2014 è a Bassano: è un progetto di formazione residenziale dedicato a giovani musicisti e ogni anno, in collaborazione con il Conservatorio Pollini di Padova, propone due settimane di corsi di base e di perfezionamento a ragazzi tra gli 8 e i 25 anni.
Summary: (Germania, 2015) di David Wnendt
con Oliver Masucci, Fabian Busch, Christoph Maria Herbst, Katja Riemann, Franziska Wulf, Lars Rudolph, Michael Kessler
(Durata 116')
Summary: Lukasz Krupinski è il vincitore del VII Concorso pianistico Internazionale Repubblica di San Marino 2016. Nato a Varsavia nel 1992, ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 5 anni e attualmente sta terminando gli studi all’Università di Musica “Frederick Chopin” di Varsavia. A Bassano presenta un ricco programma che si apre con la Sonata in la minore n. 8 di Mozart, prosegue con i Preludi (I-VI) Op. 37 di Ferruccio Busoni, di chiara ascendenza chopiniana, il Grande Valse Brillante di Chopin, traboccante vitalità, per finire con i Symphonic Etudes di Schumann.
Summary: Candidato all’Oscar per il miglior film straniero (prima volta per il Bhutan!), Lunana è un viaggio tra due mondi all’interno dello stesso paese, compiuto da un giovane maestro che parte, di malavoglia, per insegnare, e finisce con l’apprendere un possibile e inaspettato modo diverso di vivere.
Candidato all’Oscar per il miglior film straniero (prima volta per il Bhutan!),Lunanaè un viaggio tra due mondi all’interno dello stesso paese, compiutoda un giovane maestro che parte, di malavoglia, per insegnare, e finisce conl’apprendere un possibile e inaspettato modo diverso di vivere. Il protagonistaè Ugyen, giovane insegnante di città che sogna di lasciare il Bhutan per raggiungere l’Australia. Intanto però, viene inviato a Lunana, paesino di 56 animelungo la catena dell’Himalaya, a 4.800 metri. Lì manca qualsiasi comfort, ma i bambini sono molto affettuosi e partecipi e proprio qui Ugyen scopre che i maestri possono “toccare il futuro”. Con meraviglia il film indaga il legame trauomo e natura, dipinge con sincerità il mistero della crescita, e Ugyen che altempo stesso trasmette e riceve, è l’esempio di una società in movimento che, per ritrovare sé stessa, riparte dall’innocenza dei più piccoli.